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Ragazzo vestito da imam gira per Milano

Creato il 19 febbraio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Milano- Mercoledì 18 febbraio è stato pubblicato da “Empty tv” questo video che ritrae un ragazzo italo-egiziano vestito da imam, con in mano il Corano, che gira impassibile per le strade di Milano tra gli sguardi, le paure e gli insulti dei passanti.

In realtà, questo è un esperimento sociale che dimostra come gli Italiani siano molto influenzati dai media e come la cultura di una città cosmopolita come Milano sia stata condizionata dagli avvenimenti accaduti nell’ultimo periodo riguardanti gli attentati terroristici.

“Mi sono prestato a questo test per vedere il grado di tolleranza dei cittadini milanesi nei confronti di un musulmano, soprattutto in un periodo dove i media non parlano d’altro che del terrorismo islamico” ha detto il protagonista del video, Hamdy Mehisen.

“Venerdì 27 gennaio mi sono vestito da imam e ho attraversato la città di Milano per diverse ore, ricevendo parecchi insulti, soprattutto da parte dei ragazzini” ha confessato Hamdy. “Oltre alla camminata in città ho fatto un tragitto in metro e sono stato fermato da un poliziotto vestito in borghese che mi ha pregato di scendere e seguirlo, confidandomi che il mio abbigliamento ha creato disagio ai passeggeri. Se l’abito non fa il monaco, la barba non fa l’imam” aggiunge.

Impazzano le condivisioni sui sociale network e i commenti difficilmente si discostano dai pensieri espressi dai passanti. Tra questi ci pare opportuno evidenziare quello che risulta il più apatico: “Beh intanto probabilmente dovrebbe ringraziare questo Paese che ha accolto i suoi genitori, magari clandestini. Probabilmente deve ringraziare il comune che ha pagato le bollette e l’affitto alla sua famiglia e tutti gli Italiani che con le loro tasse gli hanno pagato scuola e sanità. Quando avrà restituito a questo Paese quello che ha ottenuto, gratis, potrà fare lo schizzinoso. Se ci sono reazioni non amichevoli non è colpa degli Europei ma del comportamento di tanti suoi fratelli arabi.”

In fin dei conti, la colpa di tutto questo non è imputabile solo a chi ha osservato e commentato il video. Dopotutto, gli utenti di internet non sono consapevoli del fatto che il ragazzo soggetto di discriminazione è un 25enne universitario, cresciuto in Italia e perfettamente integrato con la cultura del nostro Paese.

Questo comunque non giustifica la scarsa tolleranza che Milano ha dimostrato di avere con questo esperimento.

Tags:HamdyMehisen,imam,isis,islam,milano,pregiudizi Next post

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