Alle volte ci si rifiuta di crederci, si fa resistenza civile alle idiozie che ci piovono addosso come meteore e si spera che dopotutto non possa essere vero. Invece purtroppo quasi sempre è vero. Così vediamo cose che gli umani non possono immaginare, fiamme intorno ai bastardi di Orione, raggi di ottusità balenare alle porte della Facciatosta. E tutto questo purtroppo non andrà perduto nel tempo, ma ci perseguiterà chissà fino a quando.
L’ultima di questa saga italiana senza fine e senza senso viene da Rai uno, il cui direttore, Giancarlo Leone ha annunciato una trovata da Albert Schweitzer dell’etere: l’imminente puntata dell’odioso reality Mission in cui alcuni vip da quattro soldi fingeranno di raccontare le storie e la tragedia dei profughi africani, non sarà interrotta da pubblicità: «mi sembrava improprio interrompere un programma del genere con degli spot». Ma come mandi la donzelletta Barale che vien dalla sciampagna e Filibevto di Mangiatoia a fare questa indecorosa sceneggiata e poi ti dà fastidio la pubblicità che tra l’altro in questo caso acquisterebbe una insperata dignità?
Ma già, il principino dei sottaceti, aspirante al trono di Saclà, ha fatto sapere di essere corrucciato per le polemiche, ha detto che siamo dei senza cuore, gente che sta in poltrona mentre il mondo soffre, mica come lui che “va a donare un sorriso a che ne ha bisogno” e ci guadagna pure sopra. Come si dice Vaffanculo in bantu?