-Di Donatella Amina Salina
Cari lettori,
A Dio piacendo (inshà Allah) verso il 20 del mese di Luglio inizierà il “Mese sacro di Ramadan” il cui nome deriva dalla radice araba R-M-D che rimanda al significato di ‘essere ardente’, ‘bruciare’, e perciò per estensione di ‘bruciare i peccati’.
Si tratta del nono mese del calendario islamico, calendario lunare, che è di circa 9/10 giorni l’anno, più corto del Calendario Gregoriano. Quest’anno cade nel culmine della stagione estiva e calda. Il digiuno dura dall’alba al tramonto, ma non si tratta solamente di non mangiare, non bere, e di astenersi dai rapporti sessuali coniugali, ma si tratta anche di ‘perfezionare la propria condotta’ cercando di fare il bene (khayr) il più possibile.
Recentemente, la pratica del digiuno (che era prevista anche nelle altre Tradizioni Abramiche) ma caduta in disuso, è stata rivalutata negli ambienti Cattolici, anche Papa Woytila lo raccomandava ai credenti della Chiesa Cattolica Cristiana.
Nonostante il digiuno, con i suoi diversi modi di eseguirlo, sia una pratica un po’ diffusa in tutti gli ambienti religiosi, il digiuno com’è praticato dalla Comunità Islamica desta ancora molta meraviglia ai non musulmani. Si pensa che il digiuno islamico comporti un sacrificio a volte persino eccessivo, si pensa che sia un fatto quasi ‘eroico’ o per alcuni altri che sia indice di fanatismo. Invece, il digiuno cosi praticato è una disciplina che si perfeziona soprattutto attraverso la concentrazione mentale, siamo musulmani (sottomessi a Dio) con la mente e con il corpo, non esiste scissione tra l’una e l’altro. Il digiuno del Mese di Ramadan è un’importantissima ed efficace “Scuola di pazienza”; durante questo mese si è obbligati a controllare tutti i nostri organi sensoriali, gli appetiti del cibo e dei piaceri sessuali, i nostri gesti e le nostre parole (che devono essere improntate al bene). Anche il musulmano che non è molto praticante nel corso dell’anno, durante il Mese Sacro di Ramadan cerca, tramite il suo digiuno, di ottenere il perdono di Allah.
L’Islam è venuto per facilitare gli uomini verso Dio e non per portare loro difficoltà, perciò in questo Mese di Ramadan ci sono delle facilitazioni sul digiuno per le categorie più deboli: i bambini e gli adolescenti cosi come gli anziani lo praticano secondo le loro possibilità, mentre gli affetti da malattie croniche incompatibili con il digiuno (perché arrecherebbe pericolo di vita) se ne astengono e lo sostituiscono con il nutrimento di un povero per ogni giorno di digiuno non fatto. Così pure la donna incinta, se teme per la vita del nascituro, può astenersi dal digiuno, recuperandolo in seguito.
Nei paesi a maggioranza islamica e nelle famiglie particolarmente religiose non è raro vedere ragazzi anche solo di dieci anni praticare il digiuno di Ramadan, tenuto conto che comunque è assicurata una buona disponibilità di cibo durante la notte fino all’alba, tale da non interferire negativamente con la loro crescita.
I vantaggi del digiuno non sono misurabili col metro terreno perché Allah si riserva di ricompensare il credente in una maniera che Lui solo sa e che sarà superiore alle nostre previsioni più rosee. Basti dire che secondo un detto profetico (hadith): «Non vi è servitore che digiuni un giorno (solo) sulla Via di Allàh senza che, per questo giorno di digiuno, Allàh non gli tenga lontano la sua faccia dal Fuoco (dell’Inferno) per settanta annate», e questo nel caso uno vi fosse destinato anche per breve tempo, come può accadere al credente meno assiduo che non cura la sua realizzazione spirituale. Per questi grandi benefici, sono raccomandati anche i digiuni supererogatori volontari che si possono fare durante il resto dell’anno, in genere due volte alla settimana o in particolari periodi dell’anno più propizi.
Il Mese di Ramadan è anche il ‘Mese del Nobile Corano’, durante questo mese è consigliato leggere tutto intero il Libro Santo del Corano (in arabo), si medita sul significato delle parole di Allàh contenute in esso, è un mese dove si intensificano le visite ai fratelli e alle sorelle per amore di Allàh, e si curano e si fortificano i legami di parentela, sollevando inoltre dal bisogno chi necessita di aiuto. Nelle case dei Musulmani al tramonto (maghrib), s’invitano amici e parenti e si mangiano assieme a loro i cibi tradizionali, si prega e si medita su Dio e sulle cose Spirituali. E’ un mese carico di Benedizioni (Bàraka), un tempo sospeso tra cielo e terra.
Il Mese di Ramadan è un mese bellissimo, pieno di Luce, è il mese in cui in cui gli Angeli si riversano sulla terra a raccogliere le buone azioni dei credenti e dei pii. Coloro che entrano nell’Islam, non hanno particolare difficoltà a digiunare in questo Mese Sacro, segno che il digiuno è possibile e benefico per il corpo e per la mente.
E Allah è il più Sapiente.