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“Rambo di Seattle” trovato morto nel Mountain Rainer National Park

Creato il 03 gennaio 2012 da Mondoinformazione @matteopartenope

Il soprannominato “Rambo di Seattle” è stato trovato morto nel Parco in un fossato

Benjamin Colton Barnes denominato rambo “Rambo di Seattle” trovato morto nel Mountain Rainer National Park

Il caso che ha riempito di terrore le persone che si trovavano a soggiornare all’interno di uno dei più bei parchi degli Stati Uniti, nello stato di Washington, si è concluso con il ritrovamento di Benjamin Colton Barnes, 24 anni, reduce della guerra in Iraq, soprannominato “Rambo di Seattle”.

E’ durata un giorno la fuga in mezzo ai boschi di  Benjamin Colton Barnes che, dopo aver forzato un posto di blocco, ha sparato ed ucciso freddamente Margaret Anderson, 34 anni, madre di due figlie e da anni in servizio al Mountain Rainer National Park. Si è dato poi alla fuga nella neve e nascondendosi nel bosco portando con sè più di un’arma da fuoco. Il suo cadavere è stato trovato stamane in un fossato tra gli alberi dello stesso parco che lo ha visto protagonista di questo efferato gesto.

Se ben ricordo non è il primo caso di un veterano, magari pluridecorato, della guerra in Iraq che, qualche tempo dopo il suo ritorno dal fronte esplode “psicologicamente” fino a commettere gesti così.

Del resto la definizione “ Rambo di Seattle” calza a pennello a Benjamin Colton Barnes che a soli 24 anni, ha visto e fatto cose che un comune mortale, non riuscirebbe a fare e commettere almeno in 10 vite.

Si perché, come tutti ci ricordiamo, il film di “Rambo” quello di Sylvester Stallone per intenderci, non faceva altro, specialmente all’inizio del primo film della fortunata serie, che inquadrare il caso di un ragazzo con seri problemi di adattamento Sociale al ritorno dalla guerra del Vietnam.

Quindi, il problema, addirittura trattato in un film, era già ben noto ai medici e agli specialisti “Comportamentali”.

Il fatto di quanto potesse essere pericoloso addestrare questi “soldati macchina” capaci di commettere azioni belliche, al di sopra della comune capacità e sensibilità umana, ma con una integrità mentale purtroppo, dopo tanti sforzi fisici e soprattutto “psico”fisici, con possibilità di veloce deterioramento. Sì, ho usato il termine “deteriorarsi” proprio perché anche il nostro cervello si logora e si usura.

Ora tornando al reduce: Benjamin Colton Barnes, di appena 24 anni, nella cui auto sono state trovate diverse munizioni e un giubbotto antiproiettile, era già ricercato per alcuni episodi di violenza, l’ultimo una sparatoria avvenuta nella notte di Capodanno a Skyway, località vicino a Seattle, nel corso della quale quattro persone sono rimaste ferite.

Ma Benjamin Colton Barnes aveva avuto anche altri precedenti. Il “Rambo di Seattle” così denominato perché nelle foto diffuse dalla polizia locale appare nel suo appartamento a torso nudo, pieno di tatuaggi e imbracciando due mitragliatrici, era anche padre di un bimbo e, negli ultimi anni, era stato più volte denunciato dalla madre di suo figlio per violenze domestiche.

Non a caso il giudice gli aveva permesso di vedere il bimbo solamente due volte a settimana. I conoscenti raccontano come il giovane non si era mai ripreso dalla esperienza di guerra in Iraq dove ha prestato servizio dal 2007 al 2008.


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