Lontana dalla buona compagnia e dal buon cibo la famiglia Bicini non ci sa stare, questo oramai s’è capito!
Sbarcati sulla terraferma al rientro da Koh Payam (di cui ho parlato dando informazioni pratiche su Viaggio Vero come promesso) non abbiamo neppure fatto in tempo a disfare le valige che subito ci siamo trovati ad esplorare questa provincia tailandese al confine meridionale con la Birmania.
Meno di 30 mila abitanti risiedono in questa provincia che si affaccia sul Mare delle Andamane - Oceano Indiano; una zona prevalentemente montuosa, nel punto più stretto della penisola, dove sfocia il fiume Chan. Per la cronaca mondiale Ranong divenne nota nel 2008 quando una cinquantina di immigrati clandestini morirono soffocati in un container mentre venivano trasportati a Phuket. Come un po’ ovunque al sud della Thailandia, anche qui a Ranong la manodopera è spesso fornita dal sempre maggiore numero di immigrati birmani (molti senza permesso di soggiorno e sottopagati), tanto da aver reso il mercato e lo sfruttamento dei clandestini e il contrabbando una fonte fiorente di guadagno.
Roti ed altre specialità della cucina mussulmana tipica di questa zona
Il porto di Ranong, e il mercato ittico ad esso connesso, sono da sempre una delle attività economiche più redditizie di questa provincia così come la produzione della gomma, degli anacardi, delle palme da zucchero e da olio e dell’argilla per la porcellana. Recentemente anche il turismo, soprattutto con la riapertura dell’aeroporto, ha iniziato ad interessare Ranong.
Ingresso alle acque termali naturali di Porn Rong (niente legato al sesso nonostante il “porn” nel nome, v’assicuro)
E così, dopo aver imparato qualcosa sulla zona abbiamo deciso che quello che volevamo fare nel poco tempo a disposizione era RILASSARCI!
Sì! Il relax è l’attività che più si confà a questa parte di Thailandia dove piove 8 mesi l’anno e la natura è così generosa da aver arricchito le montagne dove scorrono ruscelli e fiumiciattoli con sorgenti d’acqua calda naturale! Un paradiso a basso costo - da 0 a 100 baht!
Prima l’acqua fredda e poi quella calda, in un’alternanza che ha lo scopo di tonificare la pelle, stimolare la circolazione, far fluidificare il sangue, rilassare la muscolatura e distendere i nervi! In alcuni punti è anche possibile nuotare nelle acque cristalline del fiume in modo da praticare anche un po’ di sport.
Vasca d’acqua calda naturale (l’acqua, non la vasca)
Non so se avete già provato quelle vasche piene di pesciolini che ti mangiano le pellicine morte. Quelle che chiamano “Dott Fish” e che da un paio d’anni si trovano un po’ ovunque. Si immergono i piedi e una miriade di piccoli pesciolini iniziano a mangiarti le pelli morte di piedi e gambe. Un solletico assurdo, al limite del fastidioso. Provate? Ecco… qui nei ruscelli di Ranong i pesciolini (neppure poi tanto piccoli) fanno esattamente la stessa cosa!
Tutti a mollo! (quando mia madre vede la foto m’ammazza - la faccia non era dovuta all’acqua fredda ma ai pesci che mordicchiavano piedi)
Pesciolini carnivori!
Ma a Ranong non ci sono solo le terme di Porn Rong. A poca distanza dal centro della cittadina abbiamo rischiato l’ustione con gli oltre 65° delle pozze di Bopo
Sorgenti calde di Bopo
Qui hanno anche convogliato i vapori sotto un pavimento su cui le persone con problemi reumatici e asmatici si sdraiano…attenti solo se avete la pressione bassa: con il caldo delle pozze e del pavimento rischiate che scenda sotto i minimi compatibili con la vita! E per non perdere nulla tanto vale farsi delle uova sode sfruttando direttamente il calore dell’acqua termale!
In poche parole: io mi sono ritrovato con la ferita a un piede curata dai pesci, mia madre non riuscivamo a farla uscire dalle vasche d’acqua calda per quanto ci stava bene dentro e mio padre…s’è fatto prendere dall’entusiasmo e ha cucinato uova per tutti per 2 settimane! Di certo un posto dove varrà la pena passarci più tempo la prossima volta.
La vecchiaia nuoce gravemente alla salute.
Pino Caruso
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