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Rapace (IV parte)

Da Lerigo Onofrio Ligure @LerigoOLigure
Lo scossone che annunciava il lancio del modulo di abbordaggio rese CJ nervosa. Fino a quel momento l’idea di tornare sulla Magpie era rimasta solamente un’ipotesi e la rabbia per il tradimento di Keller l’aveva spinta a chiedere favori persino agli europs, ma una volta tornata a bordo le ipotesi sul destino di quei traditori sarebbero diventate realtà. Non ci sarebbe stato spazio per alcuna esitazione, tutti coloro che non si fossero schierati con CJ sarebbero dovuti morire. Solo così sarebbe riuscita a far capire che non si poteva minacciare il Capitano Jennings. Il modulo di abbordaggio non era esattamente una navetta: c’erano solo una dozzina di sedili, nessun timone per la manovra e spazio appena sufficiente per portare le armi. Un propulsore T9 li avrebbe spinti con un’accelerazione molto simile a quella del balzo, mentre dalla nave madre una salva EMP avrebbe disabilitato i motori dell’obiettivo. Il rostro avrebbe aperto una breccia nella corazza abbastanza larga da permettere a chi la occupava di uscire e il modulo sarebbe rimasto a fare da tappo per mantenere il settore pressurizzato. L’abbordaggio di navi spaziali non era mai una pratica piacevole, specie perché di solito fallire equivaleva a morire dopo aver mancato il bersaglio o rimanere sulla nave abbordata, mentre questa sfuggiva agli attaccanti. Abbordare navi mercantili era abbastanza facile e persino la Magpie aveva razziato mercantili anche due volte più grandi della piccola corvetta di classe Arrow, farlo su navi la cui propulsione poteva essere ristabilita in poco tempo era pericoloso per la squadra d’attacco ed esponeva la nave madre. – Se Keller non ha cambiato i miei codici, riusciremo a penetrare nei sistemi della nave senza problemi, altrimenti la postazione più vicina è a metà del ponte. – – Quanto impiega la nave a isolare le sezioni? – chiese il capo di quella squadra d’assalto. – Dieci minuti, in caso di emergenza anche meno, ma non credo che abbiamo energia da spendere in questo: le vostre corvette sembrano aver raggiunto le posizioni dei separatisti fin trop… – le parole di CJ le morirono in bocca, mentre il modulo d’abbordaggio sfondava le paratie della Magpie – Andiamo! – CJ si lanciò fuori impugnando l’arma automatica che gli europs le avevano dato, sapeva che avrebbe dovuto essere in testa al gruppo e sapeva che nessuno tra gli europs voleva essere guidato da una piratessa spaziale intenzionata a vendicarsi del suo secondo. Isa era dietro di lei, fedele come lo era stata salvandola dalla prigionia, eppure anche lei non doveva vedere alcuna esitazione: per quanto i loro destini fossero intrecciati, era meglio dimostrare che sarebbe stata CJ a comandare. Arrivarono alla prima consolle, gli allarmi della nave erano scattati e sicuramente dalla sicurezza il vecchio Sinfield avrebbe mandato qualcuno – I miei codici non vanno, pensateci voi. Isa e altri due con me, intercettiamo la squadra di sicurezza! – I difensori non si fecero attendere. Scariche di plasma riempirono l’aria intorno alla loro posizione, obbligando CJ a trovare un riparo – Voi li, sono il Capitano Jennings. Abbassate le armi e fatevi riconoscere, prima che i miei amici vi arrostiscano le chiappe! – – Capitano? – chiamò una voce che CJ non riconobbe. – Abbassate le armi. – – Sono Bullet, Capitano Jennings! – CJ si sporse dal proprio riparo, una mezza dozzina di persone erano uscite dai loro nascondigli con le armi abbassate, davanti a tutti c’era un uomo con indosso l’uniforme che CJ pretendeva di far indossare dagli ufficiali. La giacca era aperta rivelando la fondina di un pugnale vuota, lo sguardo sorpreso quanto stranamente felice – Capitano Jennings non posso credere che sia proprio lei! – la salutò “Bullet” Mountain. – Puoi scommetterci Bullet, anche se mi avete lasciato a marcire in una cella. – – Keller ci ha detto che era impossibile fare altrimenti, che ci avrebbero distrutto. – – Ha mentito. – – Jennings per ora abbiamo il controllo della propulsione. – avvertì il caposquadra degli europs – La pattuglia che avete incontrato è stata neutralizzata? – Bullet la fissò con preoccupazione, di certo non gli erano sfuggiti gli innesti dei due europs, ma rimase ad aspettare il proprio destino – Sono dei nostri, questa sezione è sicura. – – Ricevuto. La mia squadra procederà verso gli armamenti. – – Bullet dov’è Vince? – – In plancia, Keller lo ha voluto sempre sott’occhio. – CJ imprecò, Vince era uno dei motivi che l’avevano spinta a tornare a bordo di persona, ma immaginarlo alla propria postazione nel ponte inferiore era stato troppo facile – Io e i miei uomini saliremo sul ponte alloggi, passo e chiudo. – La squadra di Bullet la seguì come se non avesse atteso altro dal giorno in cui CJ era stata catturata dai Jaguar, eppure CJ sapeva che tra loro doveva esserci qualcuno fedele a Keller. Il suo secondo era pur sempre un ottimo elemento e tradimento a parte, la Magpie non poteva sperare in un comandante migliore di lui. Peccato ti abbia tradito! L’accesso di servizio al ponte mediano non era molto utilizzato, complice anche il fatto che nessuno utilizzava le stive durante uno scontro e che l’ascensore era più rapido. Purtroppo per CJ, Keller aveva immaginato che la forza d’attacco preferisse quella via e c’erano delle guardie all’accesso. – Capitano devo dirti una cosa importante. Sinfield è con Keller, il bastardo lo ha nominato primo ufficiale dopo che Vince ha preteso di sapere perché non eri parte dello scambio. – – E immagino che gli uomini della sicurezza siano con loro. – – Keller ha messo i suoi amici separatisti in plancia e tra gli uomini della sicurezza, ma ci sono ancora alcuni membri dell’equipaggio che ti saranno fedeli. Persino Hardtop si è opposto, finché non è stato rinchiuso negli alloggi. – proseguì Bullet – La nave è per metà in mano ai separatisti, come quelli che stanno controllando l’accesso e nel ponte mediano ci sono almeno altre due pattuglie. – – Sei pronto ad ammazzare questi bastardi? – – Non vedevo l’ora di fracassare qualche cranio neocanadese, Capitano. – CJ sorrise – Allora facciamo vedere loro di che pasta è fatto l’equipaggio della Magpie! – Si mossero, Isa era accanto a CJ e mentre le guardie comprendevano che Bullet li aveva traditi, le armi europs che la Scipio aveva concesso a CJ freddavano quei due intrusi – Ora dobbiamo sbrigarci, Bullet guidaci da Hardtop e dagli altri, penseremo a Keller solo dopo che avremo radunato un po’ di gente. – L’addetto alla sicurezza non si fece ripetere quelle parole e abbottonandosi la giacca dell’uniforme aprì loro la strada verso il ponte mediano, pronto come CJ mai l’aveva visto.

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