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Rapaflo, un nuovo farmaco per l’iperplasia prostatica benigna

Creato il 12 febbraio 2013 da Laprostata @espriweb

rapaflo eiaculazione retrograda BPH Dei ricercatori hanno di recente sviluppato un nuovo farmaco per il trattamento dell’iperplasia prostatica benigna (BPH): Rapaflo. Questa condizione colpisce attualmente un’altissima percentuale di uomini e si manifesta con: minzione frequente (anche durante la notte), perdita urinaria e difficoltà di svuotamento della vescica. Anche se l’allargamento della prostata è un segnale tipico dell’iperplasia prostatica benigna, la gravità dei sintomi non è direttamente correlata alla dimensione della prostata. Purtroppo, la ritenzione urinaria cronica spesso porta ad infezioni delle vie urinarie ed i pazienti colpiti sono anche più inclini a sviluppare calcoli alla vescica ed infezioni renali. BPH può anche avere un impatto negativo sulla qualità di vita degli uomini, in quanto può portare a disfunzioni sessuali, insonnia e diminuzione della capacità di svolgere le attività quotidiane. Se poi questa condizione è associata a problemi di obesità e di ipertensione, la situazione si complica ulteriormente. Attualmente, i medici ricorrono alla prostatectomia solo in casi di emergenza, quando vi è un’improvvisa e completa ostruzione delle vie urinarie. In presenza di condizioni meno gravi, invece, ai pazienti vengono solitamente somministrati dei farmaci che, però, oltre a migliorare il flusso urinario ed a rilassare il muscolo della prostata, causano anche una dilatazione dei vasi sanguigni ed un calo della pressione. Inoltre, tra i pasti e l’assunzione del farmaco ci sono dei tempi di attesa da rispettare. Il Dr. Leonard S. Marks dell’Università della California a Los Angeles ha recentemente condotto uno studio su 821 pazienti ed ha scoperto che un nuovo farmaco, Rapaflo, aggira questo problema. Questo medicinale va a colpire in modo specifico i recettori della muscolatura liscia della prostata e dell’uretra, causandone il rilassamento, senza produrre effetti, però, sul sistema circolatorio. L’unico problema riscontrato con l’assunzione di questo farmaco è l’eiaculazione retrograda. Quest’ultima si verifica quando, durante l’orgasmo, il seme viene scaricato nella vescica piuttosto che nell’uretra. Questa condizione, però, interessa spesso anche gli uomini sottoposti ad una prostatectomia. L’eiaculazione retrograda, comunque, non è pericolosa e, per chi soffre di gravi problemi urinari, può risultare un effetto collaterale sopportabile. La compressa di Rapaflo deve essere assunta tutti i giorni insieme ai pasti.


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