Sarebbe stato legato mani e piedi al buio per molti giorni, cinque, secondo il racconto dello stesso sequestrato. Edoardo Monti, il 34enne di Casale Monferrato figlio del noto avvocato, ha vissuto nel terrore per quasi una settimana a San Pietroburgo, in Russia, dove viveva per diversi periodi all’anno insegnando italiano. Da una prima ricostruzione l’uomo è stato sequestrato la notte tra il 12 e il 13 febbraio insieme a un amico, B.M. di 50 anni in un appartamento della città russa. L’amico sarebbe poi stato liberato allo scopo di contattare la famiglia Monti per chiedere un riscatto di 30 mila euro in contanti o su una carta di credito. L’uomo era arrivato in Italia e nella notte tra il 14 e il 15 febbraio aveva incontrato l’avvocato Paolo Monti. Il giorno prima di partire. però, l’avvocato è stato stroncato da un attacco di cuore. Così l’intermediario è tornato in Russia a mani vuote, ma fortunatamente Edoardo Monti è stato liberato lo stesso. Si è presentato al Consolato italiano poche ore dopo che l’amico era sbarcato all’aeroporto.
I molti lati oscuri della vicenda sono ancora la vaglio degli investigatori della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Torino, aiutati dall’Interpol, dalla polizia di Alessandria e di Torino in collaborazione con la polizia russa.