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Rapporti civili

Creato il 05 aprile 2011 da Ladybug
Domenica pomeriggio, io e Mr Arsenico sedevamo su una panchina del parco, guardando la Pulcetta indaffarata tra scivoli e altalene. Accanto a noi, una ragazza si rivolgeva ad un’amica con tono concitato, parlando indubbiamente dell’ex marito, riferendosi a lui con appellativi che di gentile avevano ben poco, e chiarendo che non gli avrebbe più fatto vedere il figlio. Io e Mr A ci siamo guardati per qualche secondo, dopodiché lui ha rotto il silenzio dicendo:"Comunque io e te siamo in buoni rapporti”.Io ho annuito dandogli ragione, ma non sono più riuscita a togliermi una domandina dalla testa: come abbiamo fatto a rimanere in buoni rapporti, a non odiarci, a non scannarci, a riuscire anche a passare un’intera giornata insieme in assoluta serenità?E per rispondere a questa domanda, sono costretta a mettere da parte tutta la mia modestia. Per una volta voglio nascondere in un angolo la Ladybug insicura e sempre pronta ad addossarsi tutte le colpe, per una volta vorrei essere sicura di me ed essere presuntuosa fino quasi a sembrare fastidiosa. Per una volta vorrei prendermi dei meriti legittimi o illegittimi che siano.Se io e Mr A siamo in buoni rapporti è solo grazie a me. Sono io che in tutti gli anni passati assieme ho sempre cercato di appianare le nostre incomprensioni.Io che ho sopportato il peso di sua madre, cercando di non intaccare il rapporto con lei e sforzandomi di essere “più intelligente”, come lui diceva che avrei dovuto essere (ma mi sono sempre chiesta: essere intelligente equivale a farsi mettere i piedi in testa?).Sono io che ho cercato di non creare attriti fra di noi, che ho provato ad andare incontro ad ogni sua esigenza e desiderio.Io che ho cresciuto Pulcetta praticamente da sola, senza poter contare più di tanto sul suo aiuto, e l’ ho fatto senza lamentarmi e anzi, cercando di sollevarlo da quante più incombenze possibili.Sono io che ancora adesso parlo solo bene di lui a nostra figlia (e sempre lo farò), che cerco di non incazzarmi a morte anche di fronte a certe sue risposte che farebbero cadere il latte alle ginocchia a chiunque.Sono sempre io che gli consento di andare e venire a suo piacimento, perché il suo lavoro non gli consente regolarità, pur di non impedirgli di vedere la Pulcetta e privare lei del piacere che le regala la sua compagnia.Se io non fossi così accomodante, probabilmente i nostri rapporti sarebbero talmente tesi che ci parleremmo solo tramite avvocati.
Ma in tutto questo non posso fare a meno di chiedermi: faccio bene a comportarmi così?Cerco di essere conciliante per un giusta causa: mia figlia. Ma la linea che separa la mia accondiscendenza dalla coglionaggine è sottile e mi chiedo: dove finisce una e inizia l’altra?

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