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Rapporto Osmed 2011 : gli italiani ed i farmaci .

Da Farmacia Serra Genova
Rapporto Osmed 2011 : gli italiani ed i farmaci .
Ieri pomeriggio è stato presentato il Rapporto Osmed che è un po' la "Bibbia" del nostro settore .
Oltre 300 pagine che ogni anno spiegano il rapporto degli  italiani  con i farmaci .Nei prossimi giorni ci dedicheremo alla lettura per esteso di questi dati così interessanti .
Oggi vi forniamo la sintesi dei dati come è pubblicata sul rapporto che è già ricca di spunti per approfondire questo mondo molto variegato.
Se volete potete scaricarlo gratuitamente  dal  sito dell'Aifa  .
Buona lettura!
 Sintesi
• Nel 2011 il mercato farmaceutico totale, comprensivo della prescrizione territoriale e di quella erogata attraverso le Strutture Pubbliche (ASL, Aziende Ospedaliere, Policlinici Universitari, ecc.), è stato pari a 26,3 miliardi di euro, di cui i 3/4 rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale. In media, per ogni cittadino italiano, la spesa per farmaci è stata di 434 euro.
• I farmaci del sistema cardiovascolare, con oltre 5 miliardi di euro, sono in assoluto la categoria a maggior utilizzo. Altre categorie terapeutiche di rilievo per spesa sono: i farmaci del sistema nervoso centrale (13% della spesa), i farmaci gastrointestinali (12,9%) e gli antineoplastici (12,1%).
Questi ultimi sono erogati esclusivamente a carico del SSN, prevalentemente attraverso le Strutture Pubbliche. I farmaci dermatologici (per l'88% della spesa), del sistema genito-urinario ed ormoni  sessuali (60%) e dell'apparato muscolo-scheletrico (53%) sono invece le categorie maggiormente a carico dei cittadini.
• La spesa farmaceutica territoriale complessiva, pubblica e privata, è diminuita rispetto al 2010dell'1,6%, ancora più marcata (-4,6%) è la riduzione di quella a carico del SSN, che nel 2011 è stata pari 12,4 miliardi di euro. La Sicilia, con 258 euro pro capite, è la Regione con la spesa di classe A-SSN più elevata, mentre quella con il valore più basso è la Provincia Autonoma di Bolzano (149euro). Va tenuto presente che in questa analisi non è considerato l'effetto della distribuzione diretta per conto, fenomeno rilevante per diverse Regioni italiane.
• La spesa privata, farmaci di classe A acquistati privatamente, classe C con ricetta e per automedicazione, è stata pari a 6.346 milioni di euro, con una variabilità regionale che va dai 64 euro pro capite del Molise ai 129 euro della Val d'Aosta. La spesa privata di farmaci di classe A, con oltre 1miliardo di euro, cresce del 21% rispetto al 2010, più contenuto è l'aumento dei farmaci di classeC e di quelli di automedicazione. Il ticket, derivante sia dalla quota di compartecipazione pagata dal cittadino sui farmaci equivalenti sia dal ticket fisso per ricetta, è stato pari a 1.337 milioni di euro (+34% rispetto al 2010).
• Il consumo farmaceutico territoriale di classe A-SSN aumenta dello 0,7% rispetto all'anno precedente: ogni mille abitanti sono state prescritte 963 dosi di farmaco al giorno, nel 2000 erano 580.
L'acquisto totale (pubblico e privato) di farmaci attraverso le farmacie è stato di 1,8 miliardi di confezioni: 30 per ogni cittadino italiano.
• La prescrizione di farmaci equivalenti, che all'inizio dell'anno 2002 rappresentava il 13% delleDDD/1000 abitanti die, costituisce nel 2011 oltre metà delle dosi. Circa un terzo della prescrizione è relativa a farmaci generici equivalenti, una quota tra le più basse osservate a livello internazionale. I primi venti principi attivi rappresentano metà della spesa e delle dosi dei farmaci a brevetto scaduto. Nell'ultimo anno hanno perso il brevetto il valsartan, da solo e in associazione con diuretici, l'esomeprazolo e l'olanzapina.
• I farmaci con nota AIFA continuano a rappresentare meno di un terzo della spesa e circa un quinto delle dosi, con una certa disomogeneità tra le Regioni dovuta a differenti comportamenti pre-scrittivi e all'adozione di politiche diverse sulla distribuzione diretta e per conto dei medicinali.
L'Umbria ha il consumo a livello territoriale più basso dei farmaci con nota AIFA, mentre la Sicilia
è quella con il dato più elevato.
 • Dall'analisi condotta nella popolazione a disposizione dell'OsMed si rileva nel complesso una prevalenza d'uso del 75%, con una differenza tra i generi: 70% negli uomini e 80% nelle donne. Le maggiori differenze riguardano, in particolare, i farmaci del sistema nervoso centrale (in misura più elevata negli antidepressivi), i farmaci del sangue (soprattutto gli antianemici) e i farmaci del sistema muscolo-scheletrico (i bifosfonati). Alti livelli di esposizione si osservano nei bambini e negli anziani: 8 bambini su 10 ricevono in un anno almeno una prescrizione (in particolare di antibiotici e antiasmatici); negli anziani, in corrispondenza di una maggiore prevalenza di patologie croniche (quali per esempio l'ipertensione e il diabete), si raggiungono livelli di uso e di esposizione vicini al 100%.
• L'analisi della prescrizione farmaceutica nella popolazione conferma come l'età sia il principale fattore predittivo dell'uso dei farmaci: infatti la spesa media di un assistibile di età superiore a 75 anni è di circa 13 volte maggiore a quella di una persona di età compresa fra 25 e 34 anni, questa differenza diventa di 17 volte in termini di dosi. La popolazione con più di 65 anni assorbe il 60%della spesa e delle DDD, al contrario, nella popolazione fino a 14 anni, a fronte di elevati livelli di prevalenza (tra il 50% e l'80%), si consuma circa il 3% delle dosi e della spesa.
• La quasi totalità delle categorie terapeutiche fa registrare una diminuzione della spesa, legata a una riduzione del 6,1% dei prezzi, mentre incrementi nella prescrizione si osservano in particolare per i farmaci gastrointestinali (+2,7%), del sistema nervoso centrale (+1,1%) e del sistema cardiovascolare (+0,4%).
• Le statine continuano a essere il sottogruppo a maggior spesa (16,4 euro pro capite) con un aumento del 7,7% delle dosi e una riduzione del 7,1% della spesa, seguite dagli inibitori di pompa con 14,8 euro (+9% delle dosi). Importanti aumenti nel consumo si osservano per l'ezetimibe da sola o in associazione (+15%), i farmaci incretino-mimetici da soli o in associazione (+76%) e gli oppioidi maggiori (+9%).
• La sostanza più prescritta è, come nei due anni precedenti, il ramipril (54,4 DDD/1000 abitanti die). Altre sostanze rilevanti per consumo sono l'acido acetilsalicilico usato come antiaggregante piastrinico (43 DDD) e l'amlodipina (28 DDD). Alti livelli di esposizione nella popolazione si osservano per l'associazione amoxicillina+acido clavulanico, l'acido acetilsalicilico e il lansoprazolo con una prevalenza d'uso rispettivamente del 17%, 8% e 7%.
• La spesa relativa ai farmaci erogati attraverso le Strutture Pubbliche (ospedali, ASL, IRCCS, ecc.),pari a 7,5 miliardi di euro, rappresenta oltre un quarto della spesa complessiva per farmaci in Italia nel 2011. La variabilità regionale della quota di spesa per questi farmaci è compresa tra il 26% della Sicilia e il 36% di Toscana e Basilicata. Questo dato riflette anche diverse possibili scelte nelle modalità di distribuzione di alcuni farmaci (distribuzione diretta).
• Il maggior livello di spesa riguarda i farmaci antineoplastici e immunomodulatori (45,9 euro pro capite; -1% rispetto al 2010), gli antimicrobici per uso sistemico (24,1 euro; +7,9%) e gli ematologici (20,1 euro; +11,7%). Gli immunosoppressori biologici (compresi anti TNF alfa e inibitori del
l'interleuchina) costituiscono la categoria terapeutica con la spesa più elevata con 10,4 euro pro
capite, seguiti dagli anticorpi monoclonali ad uso prevalentemente onco-ematologico (9,6 euro),dagli antivirali anti HIV (9,1 euro) e dalle epoetine (6,2 euro).

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