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Rappresaglia

Creato il 23 maggio 2012 da Tnepd

Rappresaglia

Il signor tagliaspese Bondi

La finanza globale si sta comportando esattamente come il cancro. Un tessuto neoplastico che invade, soffoca e distrugge quello sano, ovverosia l’economia reale. Tutte le azioni dei governi del mondo, che siano guidati dai politicanti acquisiti un tanto al chilo alla causa, che dai maggiordomi inglesi tanto ammodino promossi statisti sul campo, mirano a sabotare e far cadere le ultime roccaforti di resistenza rimaste all’avanzata del Cancro Finanziario. Sono le sue metastasi.  Noi siamo il paziente che, invece di reagire e curarsi, tentando almeno di farsi estirpare il male chirurgicamente, si deprime e attende solo la cachessia finale e l’exitus. Succhiando, nell’attesa, lecca lecca al plutonio per facilitare il compito alla malattia. E tutto ciò solo perché siamo vittime della trappola mentale nella quale ci ha costretto il Cancro: l‘idea cioè che se crepa lui crepiamo anche noi. Invece, solo se lo estirpiamo avremo qualche speranza di sopravvivere. Uscire dalla trappola, riconoscere ed infrangere l’incantesimo è l’unico modo per salvarsi. I popoli dei paesi europei rigettano con il voto democratico le politiche di esproprio forzoso dettate dalla speculazione finanziaria internazionale di Goldman Sucks & Co. e loro reagiscono bombardando i paesi ribelli con le loro testate caricate a spread e scatenando contro i cittadini i loro governi fantoccio?  Una cura si potrebbe tentare, come extrema ratio. Una di quelle idee folli che si escogitano per salvare qualcuno che ci è troppo caro per perderlo. Di quel tipo di follia che a volte illumina la disperazione. Ci vuole una rappresaglia in piena regola. 1) Chiudere immediatamente per minimo una settimana le borse europee. E’ stato fatto dopo l’11 settembre 2001 per Wall Street, si può fare a maggior ragione adesso che l’attacco è concentrico su tutto un continente ed  interi paesi stanno andando a rotoli. 2) In quella settimana ristabilire immediatamente la separazione tra banche d’affari e banche d’investimento. Chi si rifiuta verrà nazionalizzato. 3) Abolizione per legge, con effetto immediato, di stock options, derivati, e ogni tipo di titolo “tossico” e divieto assoluto di emetterne in futuro. 4) Dichiarazione di nullità del debito derivante dalla speculazione sullo spread e i derivati. Oppure, a titolo di risarcimento, per i danni materiali e morali prodotti dalla speculazione, la richiesta a Goldman Sucks e compagni di merende di un prestito di una decina di miliardi di euro, giusto per l’argent de poche, a garanzia dei quali noi offriremo proprio il nostro debito nei loro confronti. Vorrei vederli avere il coraggio di dichiarare quei titoli carta straccia e sostenere che non possono accettarli come contropartita.   Follia, certo. Ma non peggiore della loro. Rendere illegali le banche d’investimento e chiudere le Borse a data da destinarsi fintanto che il mercato non sarà stato ripulito da tutti i titoli tossici e rimarrà solo l’economia reale e magari l’oro come indice di ricchezza delle nazioni. Sarebbe proprio così terribile? E per chi? Il debito? In fondo parliamo di denaro virtuale, inesistente, puramente teorico, di gas di scoreggia generata dal culo di maghi criminali in pieno delirio d’onnipotenza. Non si deve aver paura di cancellare ciò che non esiste. E’ solo un incantesimo. Il loro delirio è di distruzione, ormai hanno premuto il pulsante, non possono più tornare indietro. Stanno sfidando Dio illudendosi di superarlo a destra per furia distruttiva. Possiamo provare a saltare dall’auto in corsa. Non abbiamo nulla da perdere ma tutto da guadagnare. (Questo lo diceva Marx e non Keynes, vabbé.)

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