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E’ accaduto nel 1991 all’epoca della Prima Guerra del Golfo. Il Ministro della Difesa Roland Dumas stava visitando le truppe francesi in Irak. “Com’è il rancio?” chiedeva a un militare. “Bleah, una vera ratatouille!” rispondeva l’incauto. Bisogna sapere che a Nizza la ratatouille è praticamente il piatto nazionale. Cosi’ al telegiornale delle 13 la gloria nizzarda veniva usata come sinonimo di “schifezza”! Il giorno seguente Nice-Matin titolava: “Nizza è ancora in Francia?” In tutta la città comparivano banchi dove si raccoglievano firme per la secessione. Qualcuno parlava perfino di noleggiare un Canadair e mollare 10 tonnellate di ratatouille sull’Eliseo.
Questo squisito piatto a base di pomodori, melanzane, peperoni e cipolle è uno dei tanti motivi di attrito fra Nizza e la Francia, insieme con i brogli al referendum per l’annessione e i treni che passano per Marsiglia invece di seguire la Route Napoléon. Apprezzata come un nettare divino fino al Var, il fiume che costituisce l’antica frontiera del Comté de Nice, a partire da St Laurent du Var la ratatouille è considerata una porcheria immangiabile. Potete fare l’esperimento voi stessi. Andate all’aeroporto, che si trova giusto al di qua del Var, e servite un piatto di ratatouille. Tutti diranno “yummm, che delizia!” e domanderanno un’altra porzione. Servite lo stesso piatto 500 metri più a ovest e tutti diranno “aiuto, mi viene da vomitare!” e scapperanno verso la toeletta più vicina.
Ecco qui la ricetta, cosi’ potrete decidere voi stessi chi ha ragione. Ingredienti per 4 persone: 1 melanzana, 3 zucchine, 1 peperone rosso, 1 grossa cipolla, 5 pomodori medi, 2 spicchi d’aglio, sale, pepe, erbe di Provenza (timo, alloro), olio d’oliva. Scaldate l’olio d’oliva in una padella e fate dorare la cipolla, poi aggiungete il peperone tagliato in dadi. Quando la cipolla e il peperone saranno teneri, aggiungete i pomodori tagliati in dadi, il timo, l’alloro e l’aglio tritato. Salate, pepate e cuocete a fuoco moderato per circa 30 minuti. Nel frattempo fate cuocere in un altro recipiente con un po’ di olio d’oliva la melanzana e le zucchine tagliate in rondelle o in dadi, come preferite. Quando sono tenere, dopo circa 15 minuti di cottura, aggiungetele al composto precedente. Fate cuocere ancora per qualche minuto dopo avere ben mescolato. La ratatouille può essere servita calda o fredda.
Forse siete curiosi di sapere perché mi sono messo a parlare di ratatouille a quasi 10.000 chilometri dal suo luogo di origine. C’è una ragione, ma la scoprirete nei prossimi giorni.
Dragor