Razzismo : da calci in culo della lega, ai roghi ,agli omicidi

IL gesto individuale del folle neofascista di Firenze che ieri l'altro ha ucciso due  africani e ferito altri tre e la tristissima vicenda di Torino di sabato scorso con l’assalto  al campo rom causato dal falso stupro inventato dalla ragazzina di 16 anni per “paura di essere picchiata” dal fratello e dal papà , sono emblematici di una realtà drammatica.
A Firenze la popolazione ha risposto col lutto cittadino e con la chiusura dei negozi , a Torino
non c'è stato un segnale di presa di distanza dall'episodio inqualificabile . C'è stata la condanna del sindaco Fassino, ed il silenzio del leghista Cota ,presidente della regione abusivo. Se i ragazzi chiamati in causa dalla sua fantasia malata fossero stati di Torino, anziché zingari, sarebbe stata perpetrata la stessa incredibile violenza? La risposta degli esperti è un no categorico. Sia chiaro: a qualcuno può  infastidire  zingari ed extracomunitari ad ogni angolo di strada. Turbano e inquietano (soprattutto gli anziani) quando bussano nelle case. La delinquenza diffusa degli irregolari è una realtà  Ma troppi soffiano sul fuoco e creano un clima pernicioso.
Vi ricordate quando i leghisti ( Borghezio ed altri ) gridano che cacceranno i non Italiani a " casa loro " a calci in culo . A Firenze li hanno superati : li hanno ammazzati .  Il razzismo esiste, ancora poco esteso ma suadente, pervasivo, in fase di espansione.  Qualcuno distingue razzismo da Xenofobia : io le  considero  sottigliezze accademiche e sterili. Cosa fare per bandire l’impulso razzista o per lo meno frenarlo? Prima di tutto riconoscere che c’è, che è dentro la natura umana, che per domarlo occorre la cultura e l’educazione civile. Solo così si potrà combatterlo. Nelle famiglie, nelle scuole, nei partiti (che devono smettere di lisciare questi sentimenti per qualche voto in più), nelle associazioni e attività sportive, negli oratori ormai mezzi vuoti. Senza sorrisini altezzosi e senza alzate di spalle.