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Questo libro è un efficace affresco di un secolo particolarmente tormentato per la storia inglese. Nel ‘400 la dinastia dei Plantageneti, dopo una lunga e sanguinosa guerra, la cosiddetta guerra delle due Rose, cede il posto alla dinastia di origine gallese dei Tudor. Questo libro segue il passaggio della corona da Edoardo IV a Riccardo III a Enrico VII.
Questo periodo così difficile mette in crisi le grandi famiglie inglesi che si dividono tra yorkisti e lancasteriani. La nostra protagonista, Lady Isabella Ashley, è una fedele yorkista e verrà drammaticamente coinvolta in vicende politiche. Lei e il fratello, Lord Giles, sono rimasti orfani da piccoli e sono stati affidati a un perfido tutore finché Riccardo, allora solo duca di Gloucester, li ha posti sotto la sua ala protettrice, prendendo Giles con sé e liberando Isabella dalle grinfie del suo tutore. Alla morte, non accidentale, di quest’ultimo, però, il re affida i due ragazzi e la loro proprietà alla tutela del gallese Lord Warrick di Tremayne conte di Hawkhurst, con l’obbligo per quest’ultimo di sposare la ragazza.
All’inizio le nozze tra i due sembrano alquanto improbabili, visto che Isabella si dichiara innamorata di un altro (Lyonel, amico del fratello ma già promesso sposo) e Warrick è stato scottato da un precedente amore e non ha nessuna fiducia nelle donne. Isabella, però, gli piace fisicamente e decide di ubbidire all’ordine del re. La stessa Isabella si ritrova attratta dal fascino del suo promesso sposo e non può fare a meno che rispondere alla passione fisica dell’uomo. Pian piano questo matrimonio diventerà un’unione d’amore ma ci sono tanti che cospirano contro. Primo di tutti Lionel che non accetta il matrimonio della ragazza, nonostante anche lui, a sua volta, si sia sposato e cerca in ogni modo di separare i due facendo leva sulla gelosia di Warrick, e poi ci sarà l’ambasciatore italiano Lord Dante da Forenza che colpirà Isabella per vendicarsi su suo marito. Infine anche la guerra delle due Rose e la fedeltà di Isabella a Riccardo III divideranno la coppia. Ma l’amore resisterà nonostante tutto.
Questo libro mi è piaciuto molto innanzitutto per l’ambientazione che non è frequentissima e non sempre viene realizzata in maniera affascinante. In questo caso, la Brandewyne ci è perfettamente riuscita cercando di dare anche degli sprazzi di vita privata dei personaggi storici come Riccardo III e la moglie Anna ed Enrico VII Tudor. La vicenda personale e quella politica dei personaggi storici si intrecciano molto bene a quella dei protagonisti. Mi è piaciuta la caratterizzazione di Isabella, personaggio complesso, tormentato, perseguitato dalle ombre del suo passato difficoltoso, una donna che ha superato moltissime prove ma che non si è comportata come una superdonna, ma ha affrontato, con difficoltà e debolezze tutti gli ostacoli che la vita le ha posto davanti. E ci sono tante e tante perdite che l’hanno particolarmente ferita.
Rispetto a lei Warrick è poco sviluppato perché di lui si sa solo che una precedente ferita d’amore lo trattiene dal lasciarsi andare ai sentimenti. Questo però rimane molto superficiale e si risolve anche abbastanza facilmente, visto che comunque confesserà per tempo alla donna i suoi sentimenti. La sua problematicità si realizza con una gelosia che non è neanche troppo cieca e violenta. Forse questo personaggio maschile aveva bisogno di maggiore attenzione.
In generale, mi sento di consigliare questo libro perché l’ho trovato una lettura di ampio respiro che mette bene insieme passione, sentimenti, storia politica e la ricostruzione di un periodo storico molto avvincente.
sussurrato da: millecuori alle ore 17:26 | Permalink | commenti Commenti:
categoria:rebecca brandewyne, sonzogno, recensioni
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