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[Recensione] 100SDL28 Wolfopolis – Teresa Angelico

Creato il 06 dicembre 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] 100SDL28 Wolfopolis – Teresa AngelicoTitolo: 100SDL28 Wolfopolis
Autore: Teresa Angelico
POD:  Amazon
Lunghezza stampa: 71
Prezzo: 1,99€
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Voto: [Recensione] 100SDL28 Wolfopolis – Teresa Angelico

Trama:
Daine Taylor ha una missione importante da eseguire. Si è introdotta illegalmente a Wolfopolis, la città governata dagli uomini lupo, per compiere giustizia. Non può fallire. Ha calcolato tutte le variabili tranne una: la velocità del suo metabolismo di vampiro.
Valent Dammon è l’uomo lupo più potente sul pianeta, ma un torbido segreto di famiglia può mettere in discussione il suo posto di comando. La situazione si complica quando deve giudicare i crimini di Daine: la desidera al primo incontro, ma non può lasciarsi andare alla passione. Deve dimostrare di essere lui il capo.
Valent è disposto a tutto pur di difendere il suo prestigio. Daine ha come unico obiettivo la vendetta. Ma è impossibile resistere alla passione. Daine e Valent cedono ai loro illeciti desideri.
Vampiri e uomini lupo sono da sempre nemici giurati. Può esserci un futuro per loro due?

[Recensione] 100SDL28 Wolfopolis – Teresa Angelico

Recensione:
Negli ultimi anni si è registrato un successo inimmaginabile che vede protagonisti vampiri e licantropi in tutte le salse, saghe (e sEghe) come quelle de I diari del Vampiro e Twilight, oppure telefilm come True Blood e Teen Wolf, per non parlare poi dei sottoprodotti derivati il cui numero ormai si perde tra gli scaffali impolverati delle librerie o i titoli allucinanti nei vari store digitali. Quindi perché privarci di un harmony pseudo-fantasy come quello che mi appresto a recensire ora?
Andiamo con ordine. Daine è a Wolfopolis per portare a termine una missione: vendicare un’amica che ha subito una tremenda violenza da parte di un licantropo che potrebbe essere facilmente scambiato per uno dei tanti magnacci pelosi che girano per il Billionaire. Naturalmente qualcosa va storto, combina un piccolo casino e viene catturata, e portata al cospetto di Valent, colui che in pratica tiene in mano le redini della città.

Sapeva che i vampiri erano belli, ma questa era stupenda, sottile, agile, veloce e incredibilmente sexy.

Andiamo bene, la protagonista femminile gnokka che causa un’erezione al boss, che è un lupo mannaro e pertanto in teoria dovrebbe essere abbastanza refrattario ai succhiasangue, nemici atavici della sua razza. Ma dettagli, lei è fAiga e tanto basta.
Purtroppo partiamo già con le pecche.
Sia Valent che i poliziotti riguardano il video (?) della cattura di Daine e non si risparmiano in complimenti e apprezzamenti sia sulla sua avvenente persona che sulla sua incommensurabile forza fisica che ha dato del filo da torcere prima che venisse ammanettata. Ora, io ho letto attentamente la scena, ma di filo da torcere mi pare che ne abbia dato poco, si è limitata a fuggire prima che l’acchiappassero al volo, quindi non l’ho trovata molto eroica. Ma magari sbaglio io, eh.
Viene portata in una stanza piena di stoffe, tessuti e tappeti. Sapete per cosa? Per essere interrogata. Nella stanza dei bottoni che probabilmente somiglia alla camera da letto della Regina di Cuori. Perché? Perché Valent vuole fare il fAigo e far colpo su di lei per farle capire che si trova al cospetto di creature evolute e civili. Seh, va beh, se il mio acerrimo nemico scavalcasse senza permesso i miei confini lo chiuderei in una cella buia e piccolina, ma in effetti ho meno baffi di lui quindi forse non ragioniamo alla stessa maniera.
A ogni modo, altri piccoli plot hole: Daine prima di quel momento non aveva neanche pensato all’eventualità di fallire e di venire arrestata – lei sì che è sicura di sé – peccato però che Valent sia la stessa persona che siglò un patto di pace coi vampiri. È quantomeno automatico avere il timore di mandare all’aria un trattato di pace raggiunto con estrema difficoltà dopo secoli di guerre, ma Daine sembra cascare dal pero. Lei in fondo è lì per vendetta, mica fa la terrorista, è ovvio!
Il romanzo è costellato di piccole incongruenze che rivelano l’eccessiva leggerezza della trama e quanto i caratteri dei protagonisti siano scarsamente coerenti con le parole o con la narrazione stessa; in due giorni appena i due protagonisti perdono la testa l’uno per l’altro e a nessuno frega niente che lei sia un vampiro, per di più clandestino.
Già al 30% di lettura la logica dell’intreccio era andata a donnine allegre.
Segue un deludente tentativo di creare tensione sessuale e conseguente scena di sesso che dura l’intera notte, e solo dopo la nostra bella decide di potersi finalmente fidare di Valent (dopo due giorni e un innamoramento, che storia!) e di raccontargli ciò che è successo all’amica e del perché abbia deciso di introdursi a Wolfopolis.
Non vi sto a spoilerare ulteriormente ma immagino che il finale non sarà poi quella gran sorpresa, permeato di una mastodontica dose di buonismo dove la giustizia trionfa su tutto.
100SDL28 Wolfopolis è, come ho già detto, un racconto harmony pseudo-fantasy. Superficiale e automatico, un po’ ovvio e moralistico con numerosi buchi nella trama. L’editing non è malaccio anche se avrebbe potuto essere migliore, e i dialoghi non sono esattamente il massimo, un po’ meccanici ed esageratamente enfatici, e la copertina… Beh, quella è trash, c’è poco da fare.
In conclusione: una favoletta leggera da leggere mentre aspettate che si smaltisca la fila dal dentista.


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