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Recensione #134: The Wolf of Wall Street

Creato il 15 ottobre 2015 da 365 Film
Recensione #134: The Wolf of Wall StreetEra da un po' che volevo proporre a Gloria la visione del film The Wolf of Wall Street, del 2013. Io lo vidi tempo fa, quando Sky iniziò a trasmetterlo e devo dire che da quando è iniziato il sodalizio Scorsese-DiCaprio, Leo ha subito una notevole mutazione ai miei occhi, diventando uno dei più bravi attori del 21° secolo. Anche mia moglie è daccordo nel ritenere il Leo un bravo attore, quindi l'idea della visione l'ha entusiasmata! Passato dal vendere gelati ad essere il capo di un ufficio di stockbroker, Jordan è avido, ama il potere e ogni forma di eccesso. Mentre conduce la sua attività con metodi alquanto discutibili, vive una burrascosa relazione con la moglie da cui ha due figli fino a quando, negli anni Novanta, il suo appetito insaziabile, la dissolutezza e la partnership con il designer di scarpe Steve Madden gettano il suo nome nel fango. Trama non semplice, anche  perchè il film si ispira all'autobiografia del vero Jordan Belfort, che effettivamente era uno spregiudicato broker newyorkese. Partiamo subito col dire che l'aspetto “effemminato” di DiCaprio poteva essere un problema per interpretare certi ruoli, ma ormai, arrivato alla soglia dei 40 anni appare credibilissimo nella parte assegnatagli, funzionando molto bene sia nei momenti di up, come i discorsi ai dipendenti della Stratton, sia nei momenti più stoner, come la quasi overdose da quaalude. Lui è il punto forte del film, ma quelli che ha intorno però non sono da meno, come il camaleontico Jonah Hill che qui si ritaglia il ruolo da co protagonista, risultando divertente e spesso e volentieri il punto focale degli eccessi della pellicola. Come avrete capito, lo straordinario cast è un buon 70% della riuscita del film, altri volti illustri che appaiono sono quelli Rob Reiner a Jon Favreau, ma primo su tutti resta senza dubbio Matthew McConaughey, sorretto da battute azzeccate e da una maturazione attoriale definitivamente raggiunta.

Recensione #134: The Wolf of Wall Street

Negli uffici della Stratton si lavora sodo, come potete vedere...


Dal punto di vista tecnico... che cazzo gli vuoi dire? The Wolf of Wall Street è girato a regola d'arte, nonostante non sia un film d'azione le riprese e le inquadrature sono veloci e frenetiche, probabilmente per far immedesimare lo spettatore nello stato emotivo del protagonista che, sempre sotto effetto di qualche droga, va a mille per tutto il film. Eh già, il signor Scorsese, ha fatto decisamente un ottimo lavoro. Libero dalle castrazioni delle major, il regista italo-americano si auto-produce (con DiCaprio) e dà fondo al visceralismo febbrile che lo ha contraddistinto da sempre, sfornando questo prodotto graffiante che fa letteralmente vibrare lo schermo. In definitiva, è un film eccessivo, che parla di soldi e potere, non è adatto a tutti, ma i più curiosi o i fan di DiCaprio devono assolutamente vederlo. Per quanto ci riguarda, se noi avessimo qualche euro in più sul conto andremo di corsa a quotarlo in borsa!
AZIONE: x1COMMEDIA: x1 DRAMMATICO: x2ROMANTICO: x1HORROR: -FANTASCIENZA: -FANTASY: -

Il voto di 365film:
Recensione #134: The Wolf of Wall Street


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