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Recensione #189: Hobo with a Shotgun

Creato il 07 dicembre 2015 da 365 Film
Recensione #189: Hobo with a ShotgunIeri sera, quando siamo usciti dal cinema e ci siamo messi a parlare, il cugino Emiliano mi ha chiesto perchè io e Gloria non vedevamo qualche film della sua lista. In effetti ha ragione, è un po' che abbiamo sdirazzato, quindi gli ho detto che la sera seguente (questa), avremmo provveduto alla grande. E lo abbiamo fatto, nel più trash dei modi... ci siamo visti Hobo with a Shotgun. “Cazzo è sta roba?” si chiederanno i più; sta roba è un film decisamente assurdo! Datata 2011, la pellicola ci racconta di un vagabondo che decide di saltare da un vagone di un treno merci e di stanziarsi in una nuova città nel tentativo di cambiare vita. La nuova città è però una terra infernale, gestita dalle attività criminali e omicide del boss Drake e dei suoi due figli assassini, Ivan e Slick. Come può il vagabondo riportare la pace e trasformare quella città? La risposta gli arriva all'interno di un negozio, dove sono esposti un tosaerba e un fucile. Il vagabondo sceglie il fucile... Chi è il regista di questo film! Cazzo, dobbiamo stringergli la fottuta mano! Hobo with a shotgun ha lo stesso passato del più fortunato e famoso Machete, ovvero, è nato da uno dei fake trailer presenti in qualche versione del film Grindhouse. Per lo spettatore nulla di più semplice da capire, città popolata di sadici assassini, dove un barbone per bene si disgusta di fronte a tanto male, quindi prende un fucile ed inizia a freddare tutti. Niente giri di parole, niente messaggi subliminari, HWAS (Hobo with a shotgun) è puro intrattenimento e, soprattutto, puro divertimento per chi, come noi, non sviene alla visione di un po' di sangue. Si, dobbiamo ammettere che la componente splatter si fa sentire sin dai primi minuti, quando viene sradicata la testa di un uomo con un cavo di filo spinato attaccato ad un macchina.

Recensione #189: Hobo with a Shotgun

Il preludio che questo film non sarà tranquillo...

Recensione #189: Hobo with a Shotgun

Non è l'unica scena quella,  HWAS è pieno zeppo di scene estreme, ma allo stesso tempo grottesche per il modo in cui maturano. Un bel film anche dal punto di vista umano, infatti il vagabondo stringerà amicizia con una prostituta a cui salverà la vita e da li in poi le strade dei due s'incroceranno diverse volte. Il loro diventerà un rapporto di amicizia molto profondo, intuiamo infatti che lei ha bisogno di una figura paterna, mentre lui ha bisogno di sentirsi padre e prendersi cura di qualcuno. Atmosfere assolutamente improbabili, dove tutta la popolazione è succube di Drake, un signore della droga impaccato di soldi che controlla anche tutta la polizia. Se lui da un ordine, tutti eseguono, eccetto lui, il vagabondo, che mastica vetro per una manciata di dollari con cui vuole comprare un tosaerba, il tosaerba che gli servirà per avviare la sua attività: “Voi lo fate crescere, io lo taglio” (visto che sto cercando lavoro quasi quasi...). Finalmente con i soldi in mano va al negozio per comprarlo, ma il solito gruppo di delinquenti è in agguato ed entra per una rapina. Il vagabondo deve scegliere: Far finta di niente e prendersi il suo tosaerba, o prendere il fucile e iniziare a mietere vittime invece di prati. Geniale! Il filtro fotografico giallastro e la fotografia “old style” contribuiscono a confezionare un film estremo, ma decisamente ganzo, divertente e fuori dalle righe. La sequenza finale del film, l'epilogo diciamo, è forse leggermente prevedibile, come la tradizione vuole, ma è anche l'apoteosi del trash più puro. 

Recensione #189: Hobo with a Shotgun

"Un orso va al bar e chiede un caffè macchiato... al che il cameriere
risponde: "mi dispiace signore, ma questo è un bar pulito
"
"Dai, a letto che hai bevuto troppo, senti le cazzate...


Il cast di HWAS può contare sulla “bravezza” di Rutger Hauer (Blade Runner, Lady Hawk, Furia cieca, Il rito...) un attore che fin dagli anni '80 è stato al centro delle scene, un'autentica icona del cinema. Insieme a lui troviamo l'attrice Molly Dunsworth che interpreta Abbey, la prostituta, Brian Downey è il signore della droga Drake, Gregory Smith e Nick Bateman sono i figli del boss, Slick e Ivan. Pur non andando matta per questo genere (e neanche per i sottotitoli...) Gloria si è divertita molto a guardare questo filmetto, e anche io sono rimasto molto soddisfatto! Un prodotto strano, semplice, profondo, cattivo e divertente allo stesso tempo... una roba rara gente, anche se in finale.. è solo la storia d'amicizia fra un barbone e una puttana in una città di sadici! 
AZIONE: x3COMMEDIA: x2 DRAMMATICO: x1ROMANTICO: x1HORROR: x2 (scene splatter...)FANTASCIENZA: -FANTASY: -

Questo qui sotto invece, è il FAKE TRAILER da cui è nata l'idea:

Il voto di 365film:
Recensione #189: Hobo with a Shotgun

Recensione #189: Hobo with a Shotgun


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