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Recensione #206: Double Dragon

Creato il 28 dicembre 2015 da 365 Film

Recensione #206: Double DragonBene bene, si è sparsa la voce quindi che noi siamo in grado di scovare anche i film caduti nel dimenticatoio! Il nostro follower Mike ci ha chiesto la recensione di un film che ne io ne Gloria avevamo mai visto, seppur datato 1994: Double Dragon. Devo dire che quando abbiamo aperto la mail e l'abbiamo letta io ho strabuzzato gli occhi, Double Dragon è un celebre videogame anni '90 e io l'ho consumato da bambino! Dopo un po' di cerca e ricerca... eccolo qui! La trama di questo film ci porta nella Los Angeles del 2027 distrutta da un maremoto e parzialmente sommersa dalle acque, ribatezzata New Angeles, in balìa di bande criminali. Il potente Koga Shuko, vuole conquistare il potere assoluto  e deve recuperare parte di un medaglione, proprietà di Satori. Quest'ultima è la protettrice di Billy e di Jimmy Lee, campioni di arti marziali, gli unici in grado di contrastare il progetto. Atmosfere post-apocalittiche mescolate alle arti marziali e a un po' di sano spirito vintage tipico dei '90... questi erano i film che mi piaceva guardare da bambino! C'è da dire subito però, che a differenza di molte pellicole action dell'epoca, questa manca un po' di carattere. E dire che il regista aveva una solidissima base di partenza, il videogame Double Dragon era uno dei più conosciuti, capace di creare un bacino d'utenza impressionante per l'epoca. Purtroppo però, secondo noi, non si è riuscito a dare il giusto peso al film. Ci si aspetterebbe che la coppia di fratelli facciano a pezzi intere bande di teppisti con le loro super mosse, invece i fan delle arti marziali rimarranno un po' a bocca asciutta perchè Double Dragon non usa a dovere la componente “calci rotanti”, anzi.

Recensione #206: Double Dragon

Troppi urli alla Kevin McCallister e poche botte...

Recensione #206: Double Dragon

Di combattimenti degni di nota non ce ne sono neanche uno, i due fratelli sono sempre in difficoltà quando si tratta di menare le mani, ma alla fine, in un modo o nell'altro, se la cavano sempre con qualche stronzatella. In genere in film come questo, i combattimenti sono un crescendo che porta, fotogramma dopo fotogramma, al combattimento finale, il più importante e cazzuto del film. E' una cazzo di regola porca puttana, chiunque abbia visto gli action degli anni '90 lo sa e se lo aspetta. Qui il combattimento finale inizia bene, per poi culminare, pochissimi minuti dopo in un nulla di fatto. Sembra quasi che questo film sia per bambini, mentre il target doveva essere comunque adolescenziale. Molto buonista e politicamente corretto, tra morali e perbenismi, si arriva ai titoli di coda. Gloria è rimasta abbastanza indifferente non essendo una fan accanita, io invece sono rimasto male. Si, il contesto mi ha suscitato l'effetto nostalgia, quindi da una parte sono stato anche contento di vederlo, ma per quanto riguarda il lato tecnico, ahimè... non ci siamo proprio. Il regista aveva a disposizione anche un cast abbastanza buono, a cominciare dai fratelli, interpretati da Mark Dacascos (Solo la forza, Kickboxer 5...) e Scott Wolf, sulla cresta dell'onda dato il recente (all'epoca) Due vite al massimo; Robert Patrick reduce da Terminator 2 aveva la parte del cattivissimo Koga Shuko e l'attrice Alyssa Milano, la bambina di Schwarzenegger in Commando, era Marian Delario. 

Recensione #206: Double Dragon

avrebbero avuto del potenziale... e invece...

Parlando di “errori” potremmo anche citare il fatto che nel videogame i fratelli siano gemelli, mentre qui no, ma di fronte a cotanta pochezza questo è un dettaglio. Bello per l'effetto nostalgia, godibile per il cast, ma deludente per tutto il resto. Peccato, un'occasione persa! 
AZIONE: x3COMMEDIA: x2DRAMMATICO: - ROMANTICO: x1HORROR: -FANTASCIENZA: x1FANTASY: x1
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Il voto di 365film:
Recensione #206: Double Dragon

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