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Recensione #41: The Village

Creato il 12 luglio 2015 da 365 Film
Recensione #41: The VillageNel lontano 2004, insieme a mio cugino Emiliano e al nostro amico Nicola, andai al cinema a vedere questo The Village, il trailer mi aveva intrigato ed ero proprio curioso, come loro del resto. Una volta usciti dalla sala, cercavamo ogni scusa possibile per salvare questo film “Beh si, non è proprio horror ma è curioso” oppure “Bravi gli attori comunque” o ancora “Una storia insolita, inaspettata”. Man mano che passeggiavamo verso la macchina diminuivano i complimenti e aumentavano le critiche, con il risultato che una volta arrivati alla mia Opel Corsa il commento con cui ci congedammo fu: “Mah, comunque ha fatto cagare...”. A distanza di 11 anni, la mia dolce metà mi propone di rivedere quel filmetto li, entusiasta della cosa perchè a lei piacque parecchio: “Guardiamoci The Village dai! Cell'hai fra i tuoi film, no?” e io “Ma anche no, non ho perso tempo a reperirlo, l'hard disk può essere usato meglio, per esempio nello stesso spazio ci possono entrare un paio di puntate di MasterChef!”. Dopo un po' di trattative accetto lo scempio ed iniziamo la visione in steaming. La trama vede un villaggio americano del XIX secolo isolato dal resto del mondo circondato da una foresta che, dice, sia infestata da mostruose creature. Al suo interno la vita si svolge serena all'insegna di un patto fatto dagli anziani della comunità con delle misteriose creature chiamate "le creature innominabili": gli anziani promisero a queste strane spinose giganti di non inoltrarsi nei loro boschi a patto che esse non invadessero il villaggio. Un plot interessante in effetti, i personaggi sono curati e anche il cast è buono, essendo formato da elementi come Joaquin Phoenix, Adrien Brody, Sigourney Weaver e William Hurt. Quello che a me non è andato giù, e ce invece Gloria considera una cosa geniale, è che (attenzione spoiler in vista...) il film si trasforma da horror a non so cosa. L'effetto è identico a quello che si avrebbe andando a vedere un film di Fantozzi e trovarsi invece di fronte il ragionier Ugo che tortura giovani turisti nello scenario di Hostel. A ¾ di pellicola il twist che non ti aspetti, si scopre che niente è vero, le creature non sono altri che gli anziani del villaggio che hanno architettato tutto per non contaminare i più giovani col mondo moderno, che poi non è quello del XIX secolo ma quello dei giorni nostri. In un certo senso ho provato anche un certo odio per questi poveri pazzi che volevano prendere per il culo i loro figli. Cioè se a voi non piace la società non è detto che non piaccia neanche ai vostri figli. Per mia moglie invece questo è un vero colpo di genio, far credere una cosa quando invece quella vera è ben diversa. Ci può stare, ma se io me ne vado al cinema perchè mi va di vedermi un horror significa che voglio vedere un horror. Se a voi va una pizza e vi portano un panino col prosciutto siete contenti allo stesso modo?  Rimango sbigottito di fronte a tale scempio, e pensare che Shyamalan ci aveva abituato bene con Il Sesto Senso, Unbreakable e Signs.....
Il voto di 365film:Recensione #41: The Village
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