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Recensione #72: O come Otello

Creato il 12 agosto 2015 da 365 Film
Recensione #72: O come OtelloNoi siamo due tipi di parola, ieri sera abbiamo preferito guardarci Jessabelle e lasciare l'altro film che avevamo in programma per questa sera, vale a dire O come Otello. “Ma è un film in costume d'epoca?” mi fa Gloria. “Assolutamente no, è attuale!” le rispondo. “Ah, io m'ero immaginata già l'ambientazione...” “Vabè, ma fidati che probabilmente ti piacerà” la rassicuro io. Quindi fra qualche incertezza inaspettata partiamo con la visione di O come Otello. Questo film è in circolazione da quasi 15 anni, infatti è uscito nel 2001, e in pratica è il riadattamento moderno del dramma di Shakespeare: Otello. Nella trama, per chi non si ricordasse il dramma originale, vediamo Odine (Otello), ragazzo di colore che ha tutto dalla vita, è un giocatore di basket di successo, è felicemente fidanzato, insomma vive la sua vita all'università circondato dagli apprezzamenti di tutti. Hugo (Iago) è un suo compagno di squadra, figlio dell'allenatore, ma è tremendamente geloso del successo del ragazzo. Decide quindi di fare il doppio gioco e di rovinargli la vita. Ennesimo film iperdrammatico targato Shakespeare, come Romeo + Giulietta. Cazzo, io l'avevo visto anni fa, ma non mi ricordavo Hugo così fottutamente diabolico. E' incredibile la facilità con cui riesce, gradualmente, ad insinuare il tarlo del dubbio in Odine. Tecnicamente parlando il film si lascia guardare, tipica pellicola che si svolge al liceo, i dialoghi sono leggeri (non in versi come in Romeo + Giulietta) e di facile comprensione, manovra giusta per non appesantire ulteriormente l'atmosfera. Come in altri film, anche in questo possiamo sentire la bellissima intesa fra Odine e Daisy (Desdemona), la sua ragazza. Lui la vede come un'ancora di salvezza, avendo un passato un po' burrascoso, e quindi è pronto anche a portarle l'acqua con le orecchie! Il ritmo del film è buono, la tensione comincia ad aumentare man mano che Hugo fa crescere i dubbi della testa di Odine, frantumandogli in un sol colpo l'amicizia con Michael e la storia con Daisy. Ovviamente, se conoscete il dramma sapete anche come va a finire il film. “Ma che cazzo! Che macello! Mamma mia che tristezza....” sbraita Gloria quando iniziano i titoli di coda “Ma non conoscevi la storia?” “No cazzo!” Eh, in effetti si, la pellicola si conclude per mancanza di attori, perchè nel giro di 5 minuti fanno quasi tutti una gran finaccia. Nonostante il buon cast, a cominciare dall'allenatore della squadra impersonato da Martin Sheen, continuando con altri nomi di spicco come Josh Hartnett e Julia Stiles (Save the Last Dance) il film non brilla come potrebbe e si colloca praticamente un po' più su della mezza via.
Il voto di 365film:Recensione #72: O come Otello
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