Don Jon, ovvero:
Joseph Gordon-Levitt si gira il film, si scrive il film, si recita il film e ci mostra una desolante provincia, desolanti uomini, desolanti donne e una desolante quotidianità.
La prima parte sembra quasi chiederti di parteggiare per il protagonista(nonostante sia caratterizzato negativamente quasi prova a trovargli delle giustificazioni), per poi rimangiarselo in una seconda parte redentiva che però sembra un pochino forzata.
E la morale finale non ha nulla di nuovo.
Ci sono buone performance, buona parte dei personaggi convince, il ritmo c’è, una sceneggiatura un po meno superficiale però manca.
Intendiamoci: è ben confezionato e Gordon-Levitt dimostra di saper girare, ma non dice nulla che sia davvero nuovo o interessante al punto da lasciare il segno.
Andrea Spiga