Magazine Cultura

Recensione a “I pretoriani bianchi”, ultimo capitolo della saga fantasy di Andrea Zanotti

Creato il 23 dicembre 2013 da Soleeluna

zanottiE dopo aver trascorso la serata a vedere, per la prima volta, Masterpiece, un talent dedicato agli scrittori esordienti in onda su Rai 3, veniamo ai nostri autori, se così li possiamo definire. Possiamo di certo parlare come di un “nostro affezionato autore” di Andrea Zanotti, che dopo Forze ancestrali e La regina nulla torna a farci compagnia nel nostro blog con il terzo e ultimo capitolo della sua saga fantasy. Prima di iniziare con la recensione a questo capitolo conclusivo della saga vogliamo spendere due parole di ringraziamento per Andrea che ci ha mostrato fiducia, libro dopo libro, affidando al nostro blog tutte le recensioni delle sue opere. Questo è uno dei motivi per cui continuiamo con passione a leggere e promuovere gli autori esordienti.

Ma veniamo al romanzo…
In questa recensione cercheremo un po’ di trarre una buona conclusione a questa magica saga che Andrea Zanotti ci ha presentato ormai un anno e mezzo fa!
Quando abbiamo recensito il prequel, avevamo detto che La regina nulla superava vari difetti riscontrati nei libri precedenti: la scrittura di Andrea si era fatta più fluida e le descrizioni molto meno pesanti. 
Lo stile di scrittura di Zanotti ha subìto difatti un grosso cambiamento dal primo al terzo libro di questa saga: se in Forze ancestrali, primo capitolo della saga, la scrittura appariva un po’ ridondante appesantendo la lettura, e scendendo più a fondo nel contenuto avevamo notato alcune similitudini del romanzo con altri libri già sul mercato, ne La regina nulla i personaggi non risultavano possedere empatia con il lettore, (difetti che abbiamo voluto sottolineare per dare sprint all’autore, ma che non influiscono sul lavoro di Andrea!)
Ora In I pretoriani bianchi assistiamo non solo all’evolversi delle vicende, ma anche alla crescita di Zanotti come scrittore fantasy.

Le descrizioni di fanno più fluide e vivide. Bastano poche righe scritte con parole ben calibrate per catapultare il lettore nell’intricato mondo descritto. Lo stile si alleggerisce pur restando ricercato e i personaggi acquistano spessore, riga dopo riga.

Non è facile iniziare e proseguire in maniera adeguata una saga come Andrea l’ha costruita. Ci chiedevamo dopo la lettura del primo romanzo se sarebbe stato in grado di mantenere vive le attese del lettore e di completare la sua trilogia senza scadere nel deux ex machina. Ebbene, possiamo affermare che la prova è stata brillantemente superata.

Accompagniamo per l’ultima volta Corvo Rosso e i gli altri personaggi nelle loro vicende, impossibile rimanere estranei alle nuove peripezie cui sono sottoposti, impossibile non rimanere impressionati dalla furia impetuosa del Generale Marcos e dal crescente desiderio di vendetta di Isyl; altrettanto difficile non sorridere leggendo l’epilogo di questo romanzo che riassume alla perfezione tutta l’opera di Zanotti “svelando” una verità cui noi tutti dimentichiamo spesso di pensare.

regina-nulla02-def_alta-definiz
Vale la pena affacciarsi a quest’opera nel suo complesso. Andrea Zanotti entra a pieno titolo, e di diritto, fra gli scrittori fantasy più promettenti del panorama italiano ed è un peccato non vederlo negli scaffali delle libreria perché il suo lavoro merita davvero di essere scoperto.

Per concludere, poniamo una domanda ad Andrea: a quando la prossima saga?

forze
Recensione a cura di Dylan Berro e Laura Bellini
Sole e Luna Blog


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :