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Recensione a “Prima… abbracciami” di Alice Vezzani

Creato il 03 marzo 2015 da Soleeluna
La recensione del Sole e Luna Blog

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Oggi recensiamo un romanzo che potremmo far rientrare nella categoria dei libri rosa, nonostante l’inizio sia movimentato e d’impatto. 

Protagonista del romanzo è Sara, una giovane giornalista free-lance che decide di scrivere un articolo sulla droga e si mette d’accordo con un ragazzo per andare al locale “L’Orsa Maggiore” per scovare degli spacciatori.
L’articolo è molto difficile da scrivere perché per trovare degli spacciatori è necessario, evidentemente, entrare nel loro circolo, o comunque conoscerli. Sara conosce le difficoltà di redigere un articolo simile ma è determinata e forte, ha fatto la giornalista in luoghi anche più difficili di un locale dove ci si sballa, come in Afghanistan, è stata quindi sul terreno di guerra e non ha mai avuto paura né ha mai esitato. Sara è forte. È forte, sì, ma fino a che punto? Cosa succederà all’Orsa Maggiore?

Sara vivrà sulla propria pelle un’esperienza terribile, che metterà a dura prova la sua determinazione e il suo coraggio. Si scoprirà debole, vulnerabile, e verrà soccorsa da un uomo freddo e misterioso: Jacob, il proprietario del locale.

Chi è Jacob? Da dove viene? E perché è così premuroso nei confronti di Sara?

Sara si risveglierà il giorno seguente molto stanca e attanagliata da tanti dubbi e dolori (fisici e mentali). Non ricorderà più nulla della notte trascorsa, percepirà sulla sua pelle un’essenza particolare che non le appartiene, e da qui tenterà di ricostruire, di mettere insieme, pezzo dopo pezzo, i vari tasselli.

Alice Vezzani descrive una lotta interiore. Un dramma che, purtroppo, alcune donne vivono ancora oggi, nonostante parliamo di “incivilimento”.

Lo stile di scrittura è scorrevole, predominano i pensieri dei personaggi, specie di quelli di Sara, alternati a quelli del protagonista maschile, Jacob. Alcune volte il libro rallenta, altre volte si scopre più dinamico.

Le descrizioni s’inseriscono bene nel contesto narrativo, potrebbero comunque essere approfondite di più.
Un piccolo appunto lo facciamo per i dialoghi, introdotti dal trattino (-). Spesso l’autrice chiude i dialoghi con il trattino e il punto, alcune volte con la virgola, altre non inserisce nulla. Nulla di grave, certamente, nessun lettore lo noterà, ma un buon editor correggerebbe anche questo, e visto che noi siamo qui per offrire anche dei consigli agli scrittori per migliorare pure nelle piccolezze, ecco che ci sentiamo di dire che la punteggiatura che introduce e chiude i discorsi diretti dev’essere sempre la stessa. Se si decide di non far seguire punti o virgole al trattino, allora non si mettono mai.

Troviamo interessante l’idea dell’essenza “zenzero e cannella“, che per noi è una soltanto, e non due, perché si unisce come si uniscono i due personaggi, in una maniera totalmente armonica.

Un buon romanzo, adatto ai tempi, consigliato a chi apprezza il genere rosa, romance e simili, ma anche a chi voglia semplicemente leggere un libro romantico e drammatico.
Non ci resta che attendere l’uscita del seguito che, da quanto apprendiamo, dovrebbe approdare online per marzo.

Recensione a cura di Dylan Berro e Laura Bellini


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