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Recensione "Alera" di Cayla Kluver

Creato il 14 maggio 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Cari lettori,
oggi vi parlerò del sequel di Legacy, romanzo d'esordio di Cayla Kluver. Un bellissimo romanzo che mi ha commossa e appassionata e che consiglio assolutamente. Legacy è stato anche recentemente pubblicato da Sperling & Kupfer in edizione economica.
Il sito italiano dedicato a Legacy: QUI

Titolo Originale: Allegiance
Genere: Fantasy
Pagine: 480 
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 29 Marzo
Trama:
Al proprio destino non si sfugge, e Narian sa che su di lui incombe una terribile maledizione che lo condanna a distruggere il regno di Hytanica per sempre. Ecco perché ha rinunciato all'amore della principessa Alera, permettendo così che lei sposasse Steldor. Quando il Gran Signore di Cokyri rapisce la sorella di Alera come ricatto per costringerlo a condurre l'esercito contro Hytanica, Narian capisce che la profezia sta per compiersi, ma non ha scelta: può solo ubbidire. Presto la guerra divampa cruenta, lasciando Hytanica in fiamme e il cuore di Alera in pezzi. Ma la principessa non è pronta ad arrendersi al destino. Nemmeno al più crudele.
RECENSIONEE' approdato nelle librerie italiane a fine marzo, in contemporanea con molti altri paesi europei, il secondo capitolo della Legacy Series, Alera, della giovanissima scrittrice Cayla Kluver, il cui romanzo d'esordio era diventato un clamoroso caso editoriale pubblicato in moltissimi paesi esteri. Un nuovo romanzo che riesce ad affascinare anche i lettori adulti e ad intrappolarli nel suo universo immaginario durante l'imperversare del conflitto tra Hytanica e Cokyri.
Nel finale di Legacy, Alera ha dovuto a malincuore acconsentire a sposare l'arrogante e bellissimo Steldor, figlio del capitano della guardia reale, scegliendo il dovere verso il proprio popolo all'amore appena sbocciato per Narian, l'enigmatico figlio del barone Koranis, Hytanico per nascita ma cresciuto a Cokyri, lo spietato regno aldilà delle montagne che da oltre un secolo era rivale di Hytanica. Improvvisamente il giovane scompare, senza lasciare alcuna traccia, per sfuggire alle mire del Gran Signore, che tenta con qualunque mezzo di riportarlo nel suo regno, affinchè possa compiersi l'antica profezia della luna insanguinata, che recitava che la fine di Hytanica sarebbe stata per mano di Narian. La sua fuga, però giunge presto a termine quando il sovrano di Cokyri rapisce la giovanissima sorella di Alera per ricattarlo e costringerlo a guidare l'imponente esercito contro quella terra che ama profondamente, ma che ancora non l'ha accettato come suo figlio.

Al suo improvviso ritorno ad Hytanica l'anno precedente, infatti, dopo essere fuggito dal controllo del Gran Signore, i dubbi sulla sua fedeltà si erano insinuati tra il popolo e la corte di Hytanica, ma lo sguardo di Alera era stato l'unico a non lasciarsi condizionare dall'odio e dall'intolleranza verso questo straniero venuto dalla terra nemica. Era riuscita a vederlo senza la maschera di freddezza e distacco che portava abitualmente e dietro di essa vi aveva scorto un ragazzo coraggioso e insipendente, costretto a pagare troppe colpe, che sfuggivano al suo controllo. Lui era stato l'unico che era riuscito a scalfire l'armatura che le ricopriva il cuore e a farle scoprire cosa significhi davvero amare qualcuno incondizionatamente a dispetto dell'estrazione sociale, delle convenzioni, della diffidenza e dei dubbi che molti nutrivano verso questo misterioso giovane ritornato nella sua terra natia. Quando la notizia della sua unione con il nemico circola tra le stanze reali, inevitabilmente tutti lo vedono sotto la luce del tradimento e dell'inganno, senza soffermarsi ad approfondire le motivazioni che protrebbero averlo spinto a questo gesto sconsiderato, e solo Alera spera che Narian non l'abbia dimenticata e che conservi nel suo cuore le gioie dei loro momenti segreti, rubati agli sguardi indiscreti degli uomini di corte. La nuova regina di Hytanica non vuole credere che il dolce ragazzo che aveva conosciuto potesse essere capace di tale meschinità e doppiezza. La frase Narian è il nemico riecheggia continuamente nella sua testa e la consapevolezza di essere l'unica a volerlo veder ritornare a Hytanica per il puro desiderio di stare con lui l'ha devasta. Non riesce a conciliare i suoi sentimenti con la cruda realtà, che le si scaglia contro con violenza.  Quando l'invasione e la guerra hanno inizio, non c'è più alcun dubbio sulla realtà: Narian non può che essersi schierato dalla parte di colui che l'ha forziato sin dall'infanzia. Non c'è più spazio per i sentimenti, ma l'unica cosa rimasta è la cieca determinazione a salvare il suo popolo dalla distruzione e dall'annientamento totali. Ama la sua terra, i suoi amici, i suoi genitori e Alera non riuscirebbe a sopportare di vedere il loro sangue bagnare il terreno di Hytanica, di sapere che migliaia di uomini sono caduti sul campo di battaglia per una maledizione che incombe e che sembra non solo devastare il suo regno, ma anche rendere arido il suo cuore. Divisa tra due opposti sentimenti, due opposte passione che lacerano il suo animo, Alera dovrà abbadonare il suo giovanile amore per rivestire con coraggio e potenza il suo ruolo di regina. Ma riuscirà a sopportare il peso della corona? Riuscirà a resistere a quella convivenza forzata con Steldor, quello sposo che non riesce a ricambiare nei sentimenti? 

Cover edizione tedesca

 Un nuovo romanzo più maturo e di un livello decisamente superiore rispetto a Legacy, le cui vicende si sviluppavano solamente all'interno della sfera intima della protagonista. In Alera vediamo la protagonista crescere e prendere coscienza della sua posizione di regina di Hytanica. Abbandona per sempre il suo atteggiamento egoista e viziato, per privilegiare una condotta degna di una regnante, che deve sostenere con il proprio coraggio e la propria forza interiore il suo popolo in lotta per la sopravvivenza. Nonostante l'ambientazione medievale, Alera è un personaggio incredibilmente moderno che deride,lmeno in parte, le convenzioni sociali riservate alle donne e che riesce a cogliere il frutto proibito dell'indipendenza. Sfrutta la sua posizione per far valere le proprie posizioni, per far risuonare finalmente la sua voce, in particolar modo, nel suo acceso dialogo con il padre in cui la consapevolezza della sua posizione la riempie e la cambia radicalmente. E' in quel preciso punto del testo in cui Alera diventa la vera regina.
La narrazione è sapientemente divisa tra la descrizione dell'oscillazione tormentosa dei sentimenti della protagonista e la rappresentazione cruda e realistica della guerra che disgrega la società, un preludio della fine di Hytanica.
Assistiamo al proggressivo cambiamento di Alera, che dovrà caricarsi del peso di un regno, che grava sulle sue giovani spalle, ma per farlo dovrà anche imparare a vivere con il rimpianto di non aver potuto scegliere l'amore al dovere. Narian a Steldor. Ha dovuto farlo ma le parole di Narian le rimbombano nella mente: si ha sempre una scelta. Anche lei avrebbe potuto agire diversamente?
Una domanda che non troverà mai risposta perchè ora è la consorte ufficiale di Steldor, nuovo re di Hytanica. Un giovane uomo che l'ama, ma che non è ricambiato, che cerca di convivere con questa consapevolezza impossibile per lui da accettare. Il personaggio di Steldor, in Alera, tocca l'apice della sua caratterizzazione e spicca tra il numeroso cast di personaggi del romanzo per la sua personalità carismatica e affascinante che, nonostante i numerosi difetti, sa conquistare il lettore per il suo coraggio nell'affrontare le situazioni difficili, per l'amore e l'affetto che prova per Alera e per la sfrontatezza e il sarcasmo con cui si pone agli altri.
Steldor all'inizio del romanzo (come lo era stato in Legacy) può apparire come un personaggio negativo, un antagonista della bella neo-regina, ma si scopriranno presto nuove sfacettature del suo carattere ribelle e a tratti infantile. La sua convivenza forzata e la guerra con Cokyri lo cambieranno profondamente; egli rivaluterà le sue scelte e il suo atteggiamento a discapito della sua felicità e del suo benessere, ma questo lo porterà anche ad una nuova consapevolezza del suo ruolo e di sè stesso. Un uomo dal temperamento impetuoso, appassionato, che non riesce a concepire come Alera non possa ricambiare i suoi sentimenti e anzi rifiutarlo, nonostante sia palesemente attratta da lui. Una coppia controversa e conflittuale che non riuscirà mai a trovare un punto di unione dove incontrarsi per comprendersi ed iniziare una vera e pacifica convivenza insieme.
Alera è un romanzo che mi ha coinvolto profondamente, mi ha tenuta avvinghiata alle 433 pagine scritte fitte, senza mai concedermi respiro o pause. L'ho divorato in un giorno e mezzo, pienamente soddisfatta della storia e del grande miglioramento rispetto al precedente romanzo. Alera comunque non è esente da difetti, come l'eccessivo dettaglio descrittivo che a volte si riscontra oppure alcuni tratti ancora infantili che si ritrovano nell'intreccio della storia, ma complessivamente il romanzo mi ha fatto respirare le atmosfere del medioevo, la crudezza e il dramma della guerra e il dolore e la gioia di un amore ritrovato. Mi ha commossa in più parti del testo la meravigliosa narrazione dell'autrice, che con semplicità e immediatezza rievoca dalle pagine personaggi e situazioni.
Se Legacy si era presentato come una dolce e spensierata favola, popolata da re e regine, principi e principesse circondati da un' ambientazione medievale elegantemente descritta nei particoli, Alera abbandona queste atmosfere dal respiro adolescenziale e a tratti infantile, per tingersi della colorazione scarlatta del sangue e per far risuonare le note malinconiche della rassegnazione e della disperazione, ma anche quelle della speranza per un nuovo futuro inatteso ma oppresso dalle responsabilità.
L'AUTRICE:Cayla Kluver è nata nel 1992 nel Wisconsin, dove vive tuttora con la famiglia e la gatta Nina, la sua musa. A soli quattordici anni finisce di scrivere Legacy, primo di una serie di tre titoli. Ma per un’esordiente così giovane, senza particolari credenziali, riuscire ad attirare l’attenzione del mondo editoriale non è facile, perciò Cayla, con l’aiuto della madre, decide di autopubblicarsi. Ben presto il romanzo inizia a circolare nelle scuole e nelle biblioteche americane, aggiudicandosi diversi riconoscimenti prestigiosi e trasformandosi in un clamoroso caso editoriale. 

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