Magazine Cultura
Trama MacKayla Lane si trova nuda sul freddo pavimento di pietra di una chiesa, in balia del Signore Domine che un tempo ha giurato di uccidere. Lontana da casa, incapace di controllare i suoi appetiti sessuali, MacKayla è ora completamente irretita dall’incantesimo del Signore Domine... Lui le ha rubato il passato, ma lei non permetterà mai che l’assassino di sua sorella possa rubarle anche il futuro. Eppure, neanche il più potente tra i veggenti può competere con il Signore Domine, che ha scatenato in Mac un insaziabile desiderio sessuale che la consuma. Solo le parole misteriose del diario di Alina possono salvarla. Mentre i suoi nuovi genitori sono scomparsi e la vita dei suoi cari è sotto assedio, Mac sta per trovarsi faccia a faccia con una sconvolgente verità su sé stessa... e sul mondo che pensava di conoscere.
Recensione
(attenzione, possibili spoiler!)
Finalmente ho letto anch'io il quarto volume della serie Fever! Non ce la facevo più ad aspettare, tanta era la mia curiosità di sapere come sarebbe proseguita la storia, ma ho pazientato fino adesso perchè volevo leggerlo vicino al quinto, pubblicato solo di recente (preparatevi perchè a breve arriverà la recensione anche di quello). Questa saga dà dipendenza, fidatevi, se iniziate a leggerla non potrete più staccarvene! KMM ha creato una delle più belle e intriganti serie urban fantasy degli ultimi tempi - e non credo di esagerare a definirla così - grazie ad ambientazioni suggestive, come la magica Dublino, e a personaggi forti e indimenticabili, uno su tutti il misterioso e conturbante Jericho Barrons (mi rifiuto di chiamarlo "Gerico" con la oscena e assurda grafia italiana u_u). Jericho *sospiro*. Per quanto mi riguarda sono affetta da "Barronsite acuta" e non voglio essere curata! Ma basta con i miei deliri su Barrons, anche se non mi stancherei mai di parlare di lui, e passiamo al libro di cui vi voglio parlare in questa recensione, Alla ricerca dell'ultima verità. Il romanzo inizia esattamente dal punto in cui si era interrotto il terzo libro della serie, con i muri tra il nostro mondo e quello fatato inesorabilmente crollati, gli Unseelie che si riversano nelle strade di Dublino portando morte e distruzione, e la nostra veggente Sidhe, Mac, in balia di quattro principi Unseelie che in pratica usano violenza su di lei e la trasformano in una Pri-ya, ovvero una sorta di drogata di sesso fatato (e non solo fatato). Mac viene salvata da Dani, una ragazzina di soli tredici anni, anche lei veggente Sidhe e dotata di poteri speciali, che la porta all'Abbazia, cioè il rifugio delle veggenti guidato da quella bisbetica di Rowena (la ricordate dai libri precedenti?). Lì, Mac viene rinchiusa con degli incantesimi anti-esseri fatati in un sotterraneo, ma a quanto pare questa prigione è sì a prova di Seelie e Unseelie, ma non a prova di Barrons, il quale, insieme a un gruppo di misteriosi uomini, va a salvarla e la porta con sè in un luogo segreto. Barrons, per far risavire Mac, che è ormai completamente andata, priva di raziocinio e solamente preda dell'istinto, come un animale selvaggio, mette in atto una sua speciale e particolare "terapia"... e vi lascio solo immaginare di cosa si tratti! Grazie alle premure di Barrons, Mac ritorna in sè, più forte e più determinata che mai, e ricomincia la sua instancabile caccia al libro maledetto, il Sinsar Dubh, mentre nuove e sconvolgenti rivelazioni su sè stessa la scuotono nel profondo. Nel frattempo Mac deve anche fare i conti con i suoi sentimenti nei confronti di Barrons, perchè il periodo che ha passato con lui quando era Pri-ya non è esente da conseguenze, ed è evidente che anche a Barrons la ragazza non è indifferente... Ancora una volta sono rimasta conquistata dalla lettura di questo quarto volume della serie Fever, che ho letto, anzi divorato in pochissimi giorni, incapace com'ero di staccarmi dalle sue pagine! KMM ha creato un mix perfetto tra azione, mistero, sensualità, che diventa sempre più esplosivo di libro in libro! Come nei libri precendenti, l'autrice dissemina indizi, aggiunge elementi, ne svela qualcuno ma, allo stesso tempo, getta ancora più scompiglio nella mente del lettore, con le sue continue e inaspettate rivelazioni; ma attenzione, se pensate che in Alla ricerca dell'ultima verità troverete risposte alle migliaia di domande e dubbi che affollano la vostra testolina, beh vi sbagliate! Lo so, la Moning è una sadica, credo che se la spassi parecchio a mettere in difficoltà i lettori! A proposito del sadismo dell'autrice, devo dire che raggiunge il suo apice nel finale del libro, dove ci lascia con un cliffhanger pazzesco, che ti fa gelare il sangue nelle vene e dire "No, non è possibile!" e ovviamente ti spinge immediatamente a voler leggere il quinto libro per sapere se i tuoi terribili sospetti sono fondati! Non dico di più, ma il finale è davvero da cardiopalma! Una cosa che apprezzo particolarmente di questa autrice è la sua costruzione dei personaggi che sono tutti, dal primo all'ultimo, caratterizzati in modo ottimale, hanno personalità e "tridimensionalità", non sono delle figurette piatte inserite nell'ambiente, sono vividi e realistici. Mac e Barrons sono certamente i personaggi che spiccano tra gli altri, quelli a cui l'autrice dedica più attenzioni, è evidente, ma anche altri personaggi, come ad esempio Dani o Ryodan (un misterioso collaboratore di Barrons) trovano sempre più spazio e acquistano sempre più spessore all'interno del romanzo. In particolare, Dani ha dei capitoli completamente scritti dal suo punto di vista quando Mac è nello stato di Pri-ya, che ci permettono di conosere meglio questo personaggio, e l'autrice è stata davvero brava a immedesimarsi in una tredicenne e ad adeguare di conseguenza lo stile di scrittura. Le mie parti preferite comunque, sono state, neanche a dirlo, le scene Mac-Barrons! Se nei libri precedenti già si intuiva che qualcosa prima o poi sarebbe successo, e la tensione tra loro stava diventando sempre più intensa, qui finalmente vedremo un'evoluzione, o meglio un'accelerazione improvvisa e dirompente nel loro rapporto! Come sempre non mancano i loro dialoghi silenziosi fatti di sguardi che esprimono più di mille parole, dialoghi che personalmente adoro perchè davvero lasciano con il fiato sospeso in attesa di vedere volare i fuochi di artificio tra i due! Unico difetto di questo libro, che non dipende assolutamente dalla trama o dall'autrice, è la pessima traduzione in italiano, piena zeppa di errori nella concordanza dei verbi e altre parole tradotte in modo sbagliato, che sono davvero insopportabili e rovinano la lettura! Concludendo, ancora una volta ribadisco il mio consiglio di leggere questa serie, in particolar modo se siete amanti del genere urban fantasy e volete leggere qualcosa di originale e super appassionante!
Il mio voto:
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