La recensione è assolutamente senza spoiler di nessun tipo.
Allegiant di Veronica Roth
| De Agostini 03/2014 | pog. 538 | € 14,90 | divergent #3 |- goodreads - anobii -
La realtà che Tris ha sempre conosciuto ormai non esiste più, cancellata nel modo più violento possibile dalla terrificante scoperta che il "sistema per fazioni" era solo il frutto di un esperimento. Circondata solo da orrore e tradimento, la ragazza non si lascia sfuggire l'opportunità di esplorare il mondo esterno, desiderosa di lasciarsi indietro i ricordi dolorosi e di cominciare una nuova vita insieme a Tobias. Ma ciò che trova è ancora più inquietante di quello che ha lasciato. Verità ancora più esplosive marchieranno per sempre le persone che ama, e ancora una volta Tris dovrà affrontare la complessità della natura umana...Voto:
Male, male, male. Allegiantmi ha fatto male. Ma è un male buono, uno di quei mali che era giusto affrontare e se dopo millecinquecento pagine mi sono ritrovata con gli occhi gonfi di lacrime allora posso dire senza ombra di dubbio che la Roth, con la sua trilogia distopica, ha colpito nel segno.
Di seguito non troverete nessuno spoiler sull'epilogo, chi è arrivato fin qui non ne ha bisogno, ma a chi deve ancora intraprendere questo viaggio voglio dire cos'ha significato per me. Leggere questa trilogia è stato come guardare un film senza colonna sonora, un film in cui le immagini si susseguono veloci, senza primi piani strategici attui a catturare le emozioni o scene al rallentatore per imprimere un pathos maggiore. No. In Divergent, Insurgent e Allegiantnon c'è nessun espediente per far leva sul lettore, tutto scorre in modo inarrestabile come il tempo. E tutto lascia un segno indelebile nel tempo, perché ogni azione ha un ripercussione a cui non ci si può sottrarre. Ma i protagonisti di questa serie sono giovani uomini e giovani donne cresciuti troppo in fretta e non è perché c'è una guerra che si può evitare di innamorarsi. Non è perché si muore che ci si può permettere di arrendersi. Non è perché si combatte che non si ha bisogno di un abbraccio.
Ho amato Divergentperché mi ha fatto conoscere la forza e l'incoscienza di personaggi apparentemente già definiti, ma in realtà il loro cammino verso una piena consapevolezza di sé si scoprirà essere solo all'inizio.
Ho amato Insurgentperché mi ha fatto scoprire una Tris nuova, profondamente umana, quasi autolesionista, totalmente persa in un abisso di incertezze che non le permetteranno di agire con lucidità in più di un'occasione.
E ho amato Allegiant perché ogni cosa trova il suo posto. Ogni personaggio capisce finalmente chi è, chi vuole essere... chi è sempre stato.
Tris in questo romanzo è più forte che mai, la sedicenne minuta e fragile che non sapeva a quale fazione votarsi il giorno della Scelta, ha lasciato il posto a una vera combattente che ha fatto i conti con il peso dei ricordi e ha capito che nemmeno la morte le porterà mai via le persone a cui ha voluto bene. Certi sentimenti sono indelebili.
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