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Recensione "Angelology" di Danielle Trussoni

Creato il 19 maggio 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Cari lettori,
è con vero piacere che oggi condivido con voi gli esiti di una delle letture più intense e spiazzanti che ho fatto nell'ultimo anno! Ringrazio vivamente la Nord per avermi consentito di leggere in anteprima Angelology, indubbiamente un vero e proprio caso letterario: il New York Times lo ha inserito tra i 100 migliori libri del 2010, i diritti di traduzione sono stati venduti in 30 Paesi, e prima ancora che venisse pubblicato la Sony Pictures ne aveva acquistato i diritti per una trasposizione cinematografica, che vedrà Will Smith alla produzione e Marc Foster alla regia.
Siamo anche liete di potervi annunciare che a breve avremo Danielle Trussoni ospite del blog per un'intervista che, siamo sicure, anche voi dopo la lettura reputerete imperdibile! Vi lascio quindi alla lunga recensione (assolutamente priva di spoiler)  ^_^
Recensione Titolo originale: Angelology
Autrice: Danielle Trussoni
Editore: Nord
Pagine: 520
Prezzo: 19,60
Data di uscita: 26 maggio 2011Trama:
Evangeline aveva soltanto sette anni il giorno in cui il padre l’ha affidata alle suore del convento di Saint Rose, vicino a New York, lasciandole come unico ricordo un ciondolo a forma di Lira. Da allora il convento è stata la sua casa, il luogo dove è cresciuta, dove ha preso i voti, dove è diventata una suora, e dove ha fatto una scoperta sconvolgente: una lettera, spedita nel 1944 dall’ereditiera Abigail Rockefeller alla Madre Superiora, in cui viene citata una misteriosa spedizione nella Gola del Diavolo, in Bulgaria, e il ritrovamento di un cadavere perfettamente conservato. Il cadavere di un angelo. Per Evangeline quella lettera è il primo tassello per svelare una storia che risale alla notte dei tempi: la storia degli angeli che tradirono Dio e del Male che scese sulla terra con un battito d’ali; la storia dei Nefilim, creature generate dall’unione tra gli angeli ribelli e i mortali, che da sempre vivono in mezzo agli uomini con lo scopo di dominarli; la storia degli Angelologi, un gruppo di studiosi e religiosi che, da generazioni, si tramandano il segreto dell’esistenza dei Nefilim e combattono una guerra secolare. E, soprattutto, la storia di uno strumento di origine divina dal potere straordinario. Uno strumento andato perduto e che, adesso, Evangeline ha il compito di recuperare. Prima che lo facciano i Nefilim. Perché la storia degli Angelologi è anche la sua storia, e la loro missione è la sua missione. Evangeline infatti ha un destino da compiere: salvare l’umanità.
 RECENSIONEAngelology è un romanzo ambizioso, immaginifico, di contenuti epici, e talmente denso di trame, points of views, rivelazioni, interpretazioni e reinterpretazioni di fatti storici, citazioni bibliche e miti greci, da turbare con la sua ricchezza e stordire nell’impatto…
Di fatto può essere classificato come thriller religioso, ma forse sarebbe più puntuale parlare di thriller biblico, viste le basi da cui prende forma, i continui riferimenti a brani veterotestamentari, apocrifi o deuterocanonici, l’imponenza epica e minacciosa delle realtà messe in gioco dalle riletture di tali brani.
L’autrice infatti ha dato forma e sostanza ad Angelology partendo da un breve brano biblico, uno tra i più controversi nell’esegesi veterotestamentaria, perché di difficile interpretazione:

“Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. Allora il Signore disse: <<Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni>>. C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uominie queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi.”Genesi 6, 1-4
Seguendo quella che è stata una delle interpretazioni esegetiche più antiche, la Trussoni ha identificato i “figli di Dio” con gli angeli ribelli (chiamati anche angeli caduti o Vigilanti), i quali unendosi in matrimoni contro natura e contro volere divino con le “figlie degli uomini”, generarono i “giganti” (in ebraico Nefilim). L’episodio è riportato nel testo biblico come esempio della perversità e della corruzione crescenti sulla terra, che motivarono il diluvio universale raccontato infatti nel brano successivo. Angelology ricostruisce la storia biblica seguente: Dio punì severamente i Vigilanti per la loro disubbidienza e impudicizia rinchiudendoli nelle profondità della terra (come raccontato nell’apocrifo Libro di Enoch), ma il diluvio che avrebbe dovuto estirpare il male sulla terra portando via con sé i Nefilim, non riuscì nell’intento. Uno dei Nefilim infatti prese il posto di Iafet, il figlio più debole di Noè, scampando al diluvio e dando poi così vita a una numerosa stirpe di Nefilim che, con il susseguirsi delle epoche, ottenne per sé potere, ricchezze e segretezza e “con il passare del tempo, il progetto dei Nefilim si è affermato: come vi accennavo, sono stati loro i promotori dell’ateismo, del darwinismo e degli eccessi del materialismo. Hanno elaborato l’idea del progresso e creato una nuova religione delle masse: la scienza.” Per quanto il loro retaggio angelico li renda bellissimi, affascinanti, luminescenti e dotati di ali meravigliose ed eteree, i Nefilim hanno una natura violenta, egoista e crudele. A causa dei continui incroci con gli esseri umani però, il loro sangue angelico si sta diluendo, le qualità angeliche trasformando in inutili tratti recessivi, e i nuovi nati sono sempre più deboli, più sensibili al dolore, alle malattie e alla mortalità, e anche i più potenti a volte vengono colti da una strana malattia contro la quale ogni intervento pare inefficace…
Dal X secolo a contrastare il potere e l’influenza sul mondo occidentale dei Nefilim si è raccolto e organizzato un gruppo di studiosi che da generazioni si tramanda ogni sorta di conoscenza sugli angeli, sulla loro caduta, sulle genealogie angeliche di Nefilim, e soprattutto il compito di conquistare sempre maggiori informazioni per poterli contrastare e infine sconfiggere. Gli Angelologi sono profondi conoscitori di teologia, frequenze trascendentali, musicologia etera, angelomorfismo teorico e angelomorfismo biblico, tassonomia angelica, geologia antidiluviana, esegesi biblica… Negli anni ’80 una delle maggiori menti angelologhe ha teorizzato gli effetti della musica sulle strutture molecolari, e scoperto in particolare che la musica prodotta dagli strumenti musicali celestiali (rinvenuti durante i secoli dagli angelologi) ha il potere di alterare la struttura genetica dei tessuti nefilim, di diminuire la loro forza oppure di aumentarla. La scienziata ha quindi in realtà teorizzato la possibilità di contrastare la loro degenerazione biologica con la musica della Lira dei Vigilanti (lo strumento che l’arcangelo Gabriele lasciò per compassione ai Vigilanti appena rinchiusi nel sottosuolo), nota nell’era moderna come Lira d’Orfeo, che diventa così il punto focale della ricerca di Neflim e Angelologi!
È un fenomeno che, nei nostri seminari di musicologia etera, viene insegnato solamente agli studenti migliori. Come l’universo è stato creato dalla vibrazione della voce di Dio – dalla musica del suo Verbo – così lo stesso universo può essere alterato, perfezionato o addirittura annientato dalla musica dei Suoi messaggeri, gli angeli.”
Questo impianto, che risulta di per sé già ricco e complesso, rappresenta solo le fondamenta sulle quali è costruito il notevole edificio, epico e potente, che è Angelology. E queste informazioni basilari non vengono fornite al lettore a inizio libro, ma devono essere quasi da lui conquistate e acquisite e infine riorganizzate, attraverso i quattro grandi capitoli in cui è diviso i libro (che prendono nome dalla struttura del Coro Angelico: La prima Sera, La seconda Sfera, La terza Sfera, Il Coro Celestiale).L’autrice infatti crea una trama ad incastro i cui pezzi vengono consegnati senza continuità cronologica o “didattica”, eppure in un modo che risulta estremamente efficace nel dare forma e nel donare sostanza vitale alla storia!
Ne La Prima Sfera l’esistenza ordinata di Evangeline, una giovane suora del Convento di Saint Rose, vicino a New York, e quella ordinaria di Verlaine, uno studioso d’arte ingaggiato da uno strano personaggio appartenente all’elite sociale per fare delle ricerche su Abigail Rockfeller, vengono sconvolte dal ritrovamento di una inaspettata corrispondenza tra l’ereditiera e la Madre Superiora del convento, in cui viene citata una misteriosa spedizione nella Gola del Diavolo, in Bulgaria. Ne La Seconda Sfera invece, l’autrice affida a un personaggio (di cui non è possibile svelare l’identità previa lettura) il compito di raccontare i fini e gli esisti tragici di quella che viene chiamata Prima Spedizione Angelologica (oggetto delle lettere), e di quella che l’ha seguita, altrettanto drammatica e sconvolgente; nonché la storia dei Vigilanti, dei Nefilim e infine degli Angelologi. Ne La terza Sfera, le lettere ritrovate da Evangeline e Verlaine aprono loro le porte a una serie di scoperte, che li condurrà a scoprire l’esistenza dei Nefilim e degli Angelologi, e che li porterà nel cuore della battaglia tra i due schieramenti, che ha ora al centro il ritrovamento della Lira di Orfeo! Ne Il Coro Celestiale un finale inaspettato riscriverà il destino di tutti i personaggi, che appartengano allo schieramento del Male o alle forze del Bene. Difficile raccontare altro di questi capitoli, perché ogni dettaglio, anche quello che pare più insignificante al primo incontro durante la lettura, è in realtà una carta del castello che la Trussoni sta sapientemente costruendo, e svelarlo rischierebbe di fare crollare tutto.
L’autrice crea radici solide per la sua storia, facendo riferimento a miti greci di indiscutibile fascino e potenza visiva e semantica (Prometeo da una parte e Orfeo ed Euridice dall’altra), ma soprattutto appellandosi a libri, o a brevi estratti di essi, fondanti della tradizione giudaico-cristiana: a partire dal visionario e controverso apocrifo Libro di Enoch, attraverso il passo già citato di Genesi 6, e sino alle citazioni dai libri di Giobbe, di Daniele, e della Lettera di Giuda. Temo che il mio passato di studentessa di teologia, a conoscenza quindi del background esegetico e teologico delle questioni sollevate e plasmate a piacimento dall’autrice, abbia in qualche modo “complicato” la mia lettura, rendendola più critica e consapevole, piuttosto che agevolarla! Ma sono certa che anche a un lettore meno “preparato” sui temi e sui testi approntati dall’autrice, non potranno che risultare evidenti la ricchezza, la solidità e il fascino dell’idea angelologica e demonologica creata ad hoc per il libro, e forse potrà goderne più e meglio di me!
Se dovessimo individuare dei punti deboli in questo incredibile e oserei dire monumentale romanzo, potremmo ravvisarli innanzitutto in una certa freddezza propria del modo di narrare dell’autrice, che caratterizza con pienezza i personaggi, descrive con meticolosità luoghi e azioni, costruisce con accuratezza resoconti storici e teorie teologiche, ma, se non in due o tre scene particolarmente evocative, trasmette poca emozione e crea poca partecipazione. In secondo luogo in una caratterizzazione dei “cattivi” Nefilim contemporanei poco convincente rispetto a quella che l’autrice è riuscita a donare loro nel passato storico della civiltà occidentale; questi Nefilim alla soglia del 2000 d. C. al di là di una scarsa etica, della ricerca spasmodica dell’agio, di una bizzarra e molto umana forma di narcisismo, e di una poco gradevole relazionalità all’interno del gruppo, sono talmente concentrati su loro stessi da non sembrare interferire in alcun modo sul mondo intorno a loro, mancando così di incisività per ricoprire il ruolo a loro attribuito. Ma si tratta davvero di due punti deboli, se così vogliamo chiamarli, di poco conto e di scarsa entità, di cui forse un altro lettore potrebbe addirittura non prendere neanche nota.
Il finale è davvero inaspettato, ma ancor più lo è l’amarezza che lo accompagna… la speranza è che apra a un secondo capitolo, in cui potranno chiarirsi le incomprensioni, potranno trovare sollievo le delusioni e in cui l’amore avrà un ruolo centrale!
Recensione L'AUTRICE:
Il sogno di DANIELLE TRUSSONI è sempre stato quello di diventare una scrittrice. Angelology, il suo primo romanzo, è entrato subito in classifica, diventando in breve tempo un bestseller. Vive nel sud della Francia con il marito e i due figli.
Sito dell'autrice QUI

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