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Recensione | Arrow 3×10 “Left Behind”

Creato il 22 gennaio 2015 da Parolepelate

Arrow is back! Il Natale è andato e Arrow torna sui nostri schermi. E con un gran bell’episodio!
[OMG, era ora! <- Fangirl che non ne poteva più]
Quante volte ci siamo fermati a pensare cosa sarebbe successo “dopo” quello è successo? Tantissime!
E finalmente ora abbiamo avuto la nostra risposta.

Prima di tutto: cosa ci aspettavamo? Il lutto dei nostri personaggi. E lo abbiamo avuto, anche se diverso e migliore di quello che credevo.
Ero assolutamente convinta che Arrow avrebbe rispettato lo scorrere del tempo e quindi nello show fosse già trascorso un mese, invece no, al contrario, sono passati solo pochi giorni, pertanto Felicity, Diggle e tutti gli altri non avevano ancora la certezza che Oliver fosse morto, erano ancora aggrappati alla speranza che avesse avuto solo qualche problema con il viaggio di ritorno (di soldi, magari. Oliver, ma quanti soldi hai da parte davvero? <- il mistero più grande di Arrow dalla 3×01 ad oggi).
Gli autori hanno deciso di non risparmiarsi nulla, quindi ci hanno dato tutte e cinque le fasi del lutto.

1. Negazione/Rifiuto

Recensione | Arrow 3×10 “Left Behind”
Recensione | Arrow 3×10 “Left Behind”

A Starling City va tutto come al solito.
Una parte dei cattivoni di questa settimana sparano ad un poliziotto, Arrow Diggle e Arsenal li inseguono sotto la guida di Felicity e dei suoi computer. Il risultato non è… fenomenale come al solito, ma ci si arrangia. Infine, i suddetti cattivoni finiscono nelle mani della polizia e Laurel riesce a farli sbattere in cella senza neanche scomporsi la messa in piega.

Eppure… non è tutto bello come sembra, perché questi cattivoni sotto davvero tanti e pericolosi, in particolare uno, Brick (l’avete riconosciuto? È Gareth, la guardia del corpo del Re Richard in Galavant), che riesce a pestare a morte qualcuno anche se quel qualcuno ha in mano una pistola e lui è disarmato. Armadio, è il termine che gli calza meglio.
Brick ha il solito piano del cattivone di turno: conquistare il mondo una parte di Starling City (guardate che Starling è più in recessione dell’Italia, che volete fare, qui?) e fare un mucchio di quattrini, aiutato da un gruppo di delinquenti tenuti sotto scacco dalle prove che li incastrebbero che ha su di loro.

[Anche se il suddetto cattivo è un po’… patetico, posso dire che: finalmente un cattivo che dura per più di un episodio? Niente cattivi idioti tipo Cupid, tutto fumo e niente arrosto.]

Recensione | Arrow 3×10 “Left Behind”
Recensione | Arrow 3×10 “Left Behind”

E mentre quello che rimane del team Arrow combatte il crimine, c’è anche un po’ di tempo per cominciare a preoccuparsi. Perché Oliver manca da quattro giorni, eppure non si è fatto sentire.
Ma non può essere morto… vero? Vero? Vero?!

2. Rabbia

Per vie traverse (la preoccupazione di Thea, che come al solito è tenuta all’oscuro di tutto), Malcolm viene a sapere che Oliver non è ancora tornato, né ha dato sue notizie, trae le sue conclusioni e pensa bene di avvertire il Team Arrow che Oliver, molto probabilmente, è defunto.

Recensione | Arrow 3×10 “Left Behind”

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Prevedibilmente, Felicity non prende bene questa conferma (in cuor suo, già lo sapeva), ma la sua reazione è stata anche migliore di quella che mi aspettavo. Ho adorato come si sia fatta avanti (e sapete bene quanto abbia apprezzato il commento di Malcolm riguardo i sentimenti di Felicity) e si sia confrontata con Malcolm, incolpandolo di tutto quando. Ha ragione, effettivamente Oliver è morto (vabbè… quasi) per le macchinazioni di Malcolm, che ha fatto tutto ciò, usando la sua stessa figlia e mettendola in pericolo, per salvarsi la pelle. Un comportamento davvero basso, che ha tirato fuori tutto l’odio di Felicity per lui.
Felicity è una persona pura, la luce nell’oscurità di Arrow, eppure probabilmente il suo “bene”, ad una possibile morte di Malcolm, è quello che pensa al momento, perché quel mostro che ha davanti le ha fatto perdere una persona cara e per i motivi più ignobili.

3. Negoziazione

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Per una volta nella sua vita, Malcolm sta dicendo la verità (o almeno quella che crede la presunta tale), pertanto si spinge fino al luogo dove si è svolto il duello per avere conferma dei suoi sospetti.
E cosa trova? La spada lasciata lì da Ra’s Al Ghul come… lapide.
In realtà… non mi spiego questo accanimento di Malcolm a far sapere a Felicity, Diggle e Roy (ma non Thea! Che strano! <- sarcasmo) che Oliver è morto. A lui non cambia niente se loro lo sanno o meno, tanto il team Arrow non si metterebbe di certo a proteggerlo da Ra’s Al Ghul, ora, quindi ho trovato la cosa un’enorme forzatura per stupide esigente di trama.

Comunque sia, l’arma viene portata ai diretti interessati e sospetti o meno, ecco a loro la conferma: Oliver giace sul fondo del burrone, ormai irrecuperabile (ancora una volta… quasi).

4. Depressione

Intanto, un nuovo eroe tenta di farsi strada a Starling City: Ray Palmer, il quale sta ora mettendo a punto un’armatura per poter sconfiggere il crimine (perlomeno non decide di usare un arco con le frecce. Finalmente una novità!).
Felicity, poverina, distrutta per la perdita di Oliver, se la prende con Ray, cercando di fargli capire per il suo bene quanto sia pericolo il lavoro dell’eroe. Ray non poteva sapere perché Felicity sta così male, comunque lei ha assolutamente ragione, al di là che questa presa di coscienza sia arrivata per la morte di Oliver.

5. Accettazione

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Oliver è morto, ma ora iniziano i problemi, perché senza Oliver, il team Arrow non esiste, non secondo Felicity, la quale decide di mollare capra e cavoli, con la ferma intenzione di non aiutare mai più un eroe in vita sua.
La domanda che sorge spontanea è: cosa farà Felicity quando Oliver tornerà sano e salvo? Dopo la gioia per poter riabbracciare (e possibilmente baciare) qualcuno che si è creduto perso, tornerà tutto come prima e basta? Oppure Felicity sarà ancora portato ad allontanarsi dalla vita sottocopertura perché Oliver potrebbe morire davvero un’altra volta, oppure Diggle o Roy o qualcun altro? Il dolore, la paura, scomparirà tutto solo perché Oliver ha più vite di un gatto? Secondo me… no, non così facilmente almeno.

Oliver è morto, pertanto Malcolm pensa sia bene fare le valigie e portare se stesso e sua figlia lontano da Starling City, visto che Ra’s Al Ghul potrebbe presentarsi a chiedere la sua testa in qualsiasi momento.

Oliver è morto, quindi è tempo di Laurel Lance, che rubacchia qualche oggettino dal covo abbandonato e si mette a cercare i cattivoni guidati da Brick. Diciamolo: qualcuno deve pur farlo.
A parte gli scherzi… Laurel mi è piaciuta in questo episodio e anche se credo che il suo attacco verso i cattivoni sia ancora parecchio maldestro, voglio proprio vedere cosa combinerà.

Recensione | Arrow 3×10 “Left Behind”
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Ops… in realtà Oliver è ancora vivo

E mentre la parte importante di Starling City soffre, Oliver viene recuperato da Maseo (scontato, in realtà. Lo avevamo pensato più o meno tutti che non fosse esattamente un caso che fosse proprio lì ad assistere al duello) che decide di portarlo in una casetta sperduta in mezzo alla neve, da sua moglie Tatsu.
Ecco, questo era un po’ meno scontato. Quando la porta si è aperta, ho avuto l’intuizione, però fino ad oggi era convintissima che Tatsu fosse morta ad Hong Kong, cinque anni prima (il figlio che fine ha fatto, però?) e a maggior ragione non mi spiego perché ora Maseo lavori per Ra’s Al Ghul.
La coppietta Mulino Bianco, non si sa ancora come, riporta in vita Oliver e noi ringraziamo per questo.

Hong Kong

Recensione | Arrow 3×10 “Left Behind”
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Intanto, cinque anni prima, Maseo e Oliver vanno in missione per recuperare una fiala (e, in teoria, Tatsu, la moglie rapita di Maseo).
Finalmente un po’ di movimento! Questa trama flashback un po’ noiosa di questa stagione inizia a muoversi e ad aver un senso. Siamo ancora lontani anni luce dall’anno scorso o dall’anno prima ancora (uno dei problemi, secondo me, è anche la mancanza di personaggi carismatici che facciano da spalla a Oliver sull’isola, cattivi compresi. Maseo e Tatsu mi faranno anche simpatia, ma che noia! E Amanda non è nulla di più di un sassolino nella scarpa).
La cosa che mi ha colpito maggiormente è il motivo per cui Oliver risparmia il tipo. Infatti, la cosa mi aveva sorpresa soprattutto perché i flashback sono il viaggio di Oliver verso la perdita dell’umanità e, a questo punto della storia, avrebbe dovuto infilzare il nemico senza persarci troppo su.
Invece, Oliver ci ha giocato tutti e ho sicuramente fatto un salto sulla sedia quando spiega di aver messo una cimice addosso al nemico, in modo da poter aiutare Maseo a ritrovare la moglie.
E come dice Maseo: ora gli è debitore.
[E possiamo ben dire che stia riscuotendo il suo debito nel presente. Potrebbe anche essere una buona spiegazione perché stia rischiando tutto – voglio dire, se Ra’s Al Ghul scopre che Maseo ha aiutato Oliver, non dovrebbe esserne felice.]

Varie ed eventuali:

- Fino a prima di Natale, la timeline Arrow-The Flash è stata precisa e i due show scorrevano praticamente uno di fianco all’altro o, eventualmente, a pochi giorni di distanza. Non è più così, almeno non per questo episodio. Non so se chi segue entrambi gli show lo ha notato, ma mentre è passato un mese dalla 1×09 di The Flash, dalla 3×09 di Arrow sono trascorsi solo quattro giorni.
Barry saprà cos’è successo a Oliver (mentre vedevo The Flash, ieri, mi aspettavo qualche accenno, invece nulla; inoltre mi aspettavo che fosse trascorso un mese anche qui in Arrow, invece no), oppure per quando i due show torneranno alla pari (per forza, altrimenti sarebbe un by Browser App"> by Browser App"> by Browser App"> by Browser App"> by Browser App"> by Browser App"> by Browser App">casino

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con i futuri crossover) Oliver sarà già tornato e non sarà più importante riferirglielo?
[Sono l’unica che si è fatta la stessa domanda?]

- Il covo di Arrow ormai è come una piazza pubblica. La gente entra ed esce come se fosse a casa propria! Altro che sostituire la serratura, se trovassimo direttamente un altro posto?

- Roy che cerca ancora di proteggere Thea dalla verità mi ha fatto un po’ pena e un po’ arrabbiare. Pena, perché ovviamente anche lui soffre per la perdita di un amico e capisco che volesse proteggere i sentimenti di Thea; rabbia, perché Thea non ha bisogno di essere protetta, ma che le si dia una chance di mostrare quello che vale.

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