Bene, perché state per leggerla!
Beautiful Bastard
| Leggereditore, 11/2013 | pag. 256 | € 12,00 | Beautiful Bastard #1 |
Ambiziosa, efficiente, una gran lavoratrice, Chloe Mills ha un solo problema: Bennett Ryan, il suo capo. Esigente, prepotente, senza riguardi e irresistibile: un affascinante bastardo. Bennett è appena tornato dalla Francia. Non si sarebbe mai aspettato che la voce di chi lo ha aiutato mentre era all'estero appartenesse a una creatura così spettacolare e provocante (con quella sua aria così innocente!). Non sarà professionale, ma starle lontano è impossibile...
Voto:
Recensione V.M. 18
Esiste il romance/erotico/comico? No, perché se esiste io non lo sapevo, e se non esiste bisogna assolutamente fondare una nuova categoria e dare a Beautiful Bastard una menzione ad honorem. Giuro che leggendolo a me veniva solo da ridere (non è vero mi veniva anche da piangere ) e non è una cosa positiva quando si ha tra le mani una lettura pseudo romantica e pseudo hot... che poi si riveli tutt'altro è un altro paio di mutande. La storia è sempre la stessa. Un'avvincente ménage in stile 50 sfumature & C.
Lui è bellissimo, arrogante, ricco e stronzo. Lei lavora per lui e gli sbava dietro anche se pensa di odiarlo.
Dopo dieci pagine di frecciatine e battutine di dubbio gusto, che datore di lavoro e tirocinante non si scambierebbero mai nella vita reale, i due fanno sesso nell'ufficio di Bennett Ryan, il nostro bello e per niente impossibile protagonista.
Le battute che si susseguono, perché entrambi non riescono a stare zitti nemmeno in momenti del genere, sono del tipo:
«Cazzo» mugugnò. «Sei bagnata.»
«Non sei mai stata scopata così, vero? Non faresti così tanto la smorfiosetta se fossi stata scopata come si deve.»
«Dillo. Vuoi venire, Miss Mills? Rispondimi, altrimenti mi fermo e ti faccio fare un pompino»
«Ti farò venire così tanto da farti dimenticare di essere la persona più stronza al mondo»
E quando lei fa per un attimo marcia indietro ecco con che meravigliose parole lui la incita: «Che cazzo pensi di fare?» disse con voce roca. «Inginocchiati e apri la bocca.»
Allora, credo che a questo punto non ci sia altro da dire, ma io stavo messa così:
Ridevo per non piangere. Mai letto tanto squallore in vita mia...» continua a leggere sul sito
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