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Recensione "Blacklands" di Belinda Bauer

Creato il 19 dicembre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Cari Lettori, aderendo all’iniziativa avviata dalla Marsilio editore “blogger a voi la parola”, ho avuto la possibilità di leggere questo coinvolgente libro dell’esordiente Belinda Bauer. Vi posso assicurare che è stata una piacevole scoperta.  Recensione Titolo: Blacklands Autore: Belinda Bauer Casa editrice: Marsilio Genere: Thriller Pagine: 295 Costo: 17,00 euro Data di pubblicazione: 12/10/2011 
Trama Sono passati quasi vent'anni da quando il piccolo Billy, allora undicenne, è scomparso, probabilmente vittima del serial killer Arnold Avery, ora in carcere. Eppure, la nonna materna di Steven lo sta ancora aspettando, mentre la famiglia intorno a lei va in pezzi, incapace di superare una perdita così crudele. Per chiudere finalmente i conti con il passato, Steven decide di scrivere ad Avery una lettera anonima, chiedendo indicazioni sul luogo in cui ha sepolto Billy. Ma quando Avery capisce che ha di fronte un bambino, in lui ritorna prepotente l'istinto del killer. 
RECENSIONE Quando si parla di Thriller o di Polizieschi ormai ogni lettore è abituato a determinati stereotipi narrativi, più o meno avvincenti, che compongono l’ossatura e il plot del libro. Nel caso di Blacklands molti di questi elementi sono assenti, poiché l'autrice utilizza il genere Thriller come espediente narrativo per parlare di famiglia, perdite e dolore mai del tutto superatoCon vigore e una profonda espressività narrativa, Belinda Bauer trasporta il lettore nella desolata brughiera inglese e nella vita del giovane Steven Lamb, un undicenne che porta con se una profonda inquietudine. Da sempre la sua vita, come quella della famiglia, è stata segnata dalla scomparsa del piccolo Billy, lo zio di Steven. La nonna attende alla finestra che il figlio prediletto ritorni, il suo dolore e rancore è così grande da segnare irrevocabilmente la figlia rimasta. 
Recensione Nella famiglia Lamb l’amore è mascherato, nascosto e spesso dimenticato; le ferite emotive inferte dalla tragica scomparsa del piccolo Billy sono talmente profonde che l’intera famiglia è sprofondata in una melmosa insana e fredda quotidianità, dove l’affetto e i sorrisi sono sporadici eventi ricacciati nella profondità della loro anima. Steven cerca con tutto se stesso una normalità mai conosciuta e vista solo attraverso gli occhi del migliore amico e dei suoi coetanei. Pian piano nasce il lui il germoglio di una speranza per  cambiare le cose: trovare il corpo dello zio e ridare alla sua famiglia una felicità ormai persa da tempo. Dopo mesi di ricerche infruttuose il giovane undicenne fa una scelta ardita: avvicina personalmente l'uomo che potrebbe essere il responsabile della scomparsa dello zio. Steven non sa che la sua ingenua richiesta di aiuto risveglierà il serial killer dall’apatica routine in cui è sprofondato dall’incarcerazione. La sua lettera ricorderà ad Avery gli ormai sbiaditi ricordi delle sue vittime e soprattutto il sapore e il desiderio della caccia ad una nuova vittima. 

In un crescendo avvincente di tensione, il lettore viene trasportato nell’anomala quotidianità del giovane Steven e nella claustrofobica mente del serial killer, totalmente intrigato dalle lettere del giovane e dai ricordi che innesca nella sua mente malata. In questo romanzo d’esordio Belinda Bauer dimostra non solo il suo talento e la sua maturità stilistica, ma soprattutto una sensibilità narrativa estremamente incisiva. Le dettagliate descrizioni dei luoghi diventano metafora di un modo di (soprav)vivere al dolore; con lucida delicatezza, quasi disincantata, l’autrice esterna il desiderio di Steven di vivere una vita normale. Delinea con realismo e empatia i meccanismi psicologici dei vari personaggi e il lettore non può fare ameno di sentirsi trascinare in quel mondo, in quelle atmosfere fredde e dolorose nel quale la famiglia Lamb vive dalla tragedia.

Blacklands è un libro potente che trascina inesorabilmente il lettore all’epilogo finale, in un susseguirsi ritmico di momenti distensivi e di suspenseUna lettura inaspettatamente intensa e malinconica, intessuta di dolore e tristezza. Una storia di vita, un thriller atipico e profondo. Decisamente consigliato. Recensione L’AUTORE Belinda Bauer nata in Gran Bretagna, ha vissuto in Sudafrica e negli Stati Uniti, prima di stabilirsi nel Galles. Ha lavorato come giornalista e sceneggiatrice per cinema e tv. Blacklands (pubblicato in Italia da Marsilio nel 2011) è il suo primo romanzo, venduto in 22 paesi, vincitore del Gold Dagger 2010, selezionato come Exceptional Debut da Publisher’s Weekly e Bookseller, tra i 10 titoli imperdibili di tv Book Club nel 2010.

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