Magazine Cultura

Recensione "Buon compleanno Malcolm" di David Whitehouse

Creato il 04 novembre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Romanzo d’esordio di David Whitehouse, Buon compleanno Malcolm è valso all’autore il premio letterario To Hell with Prizes Award. Accolto dalla critica letteraria, dal Guardian al New York Times, fra i migliori esordi, è stato tradotto in 16 Paesi e i produttori di This is England e Submarine ne hanno da poco acquistato i diritti per l’adattamento cinematografico.
Titolo: Buon compleanno Malcolm
Autore: David Whitehouse Casa Editrice: Isbn Edizioni Genere: Narrativa Pag: 386 Costo: 15,90 euro Uscita: 1/09/2011 Trama Malcolm è un bambino vivace e intelligente, e la sua famiglia si aspetta grandi cose da lui. Ma il giorno del suo venticinquesimo compleanno Mal va a letto, deciso a non alzarsi mai più. Il suo corpo si trasforma in una massa informe di carne e pieghe, imbottito dei pasti infiniti che la madre gli serve senza sosta. Attorno a lui cresce la curiosità morbosa dei mass media, mentre l’ex fidanzata, i genitori e il fratello cercano, in un modo o nell’altro, di dare un senso alla loro vita e alla folle ostinazione di lui.
RECENSIONE Buon compleanno Malcolm è un libro decisamente originale, a volte sfuggente e decisamente intenso per le tematiche che tratta. Non si parla solo di disagio ma anche di amore, questo strano sentimento opera nelle più strane maniere. Buon Compleanno Malcolm sembra il racconto di una generazione: giovani che arrivati all’età adulta e costretti a sceglie che vita percorre decidono di non fare una scelta ma aspettare che la vita scelga per loro. Ma è realmente così? Se di primo acchito il libro si sviluppa su questo percorso, creando un forte disagio e fastidio nel lettore, man mano che la storia si dipana questa prima teoria viene decisamente meno per far spazio ad altre e ben più profonde tematiche. David Whitehouse costruisce un percorso narrativo decisamente spiazzante: la vicenda inizia dalla fine della storia e l’io narrante non verrà mai chiamato per nome, verrà sempre e solo conosciuto come “il fratello di Malcolm Ede", inserendo quest’ultimo come centro e protagonista della storia e delle vicende familiare che narrerà il fratello.
Malcom Ede si mostra subito come una persona ingombrante, non solo fisicamente, visti i suoi seicento chili, ma anche metaforicamente. Sin dall’infanzia Mal dimostra di essere un bambino vivace, intelligente dinamico, una persona che ragiona fuori dagli schemi. La sua presenza, i suoi colpi di testa, i suoi capricci, le sue manie sono il centro focale attorno al quale da sempre la famiglia ruota e il fratello minore (l’io narrante) si sente oscurato ma anche calamitato dalla forza ed esuberanza del fratello maggiore. Quando Malcolm il giorno del suo venticinquesimo compleanno decide di mettersi a letto per non rialzarsi più si crea una morbosa quanto estenuante curiosità nei suoi confronti, soprattutto per l’intrinseca domanda che un gesto del genere porta con sè: “perché l’ha fatto?”. La sua scelta coglierà di sorpresa i genitori, che da lui si aspettavano molto, e i curiosi. Solo il nostro Io narrante, sebbene non comprenda a pieno questo gesto, lo ritiene tipico del fratello. Malcolm vivrà i suoi successivi 20 anni disteso nel letto ingrassando a dismisura e diventando un vero e proprio caso di morbosità mediatica, scegliendo di non conformarsi agli stereotipi in cui è vissuto fin a quel momento. Questa sua decisione avrà una profonda serie di ripercussioni non solo sulla sua famiglia ma anche sulla sua ex ragazza Lou, di cui l'io narrante è innamorato.
David Whitehouse con questo suo romanzo d’esordio non solo colpisce ma carpisce con profondità e genialità i meccanismi che si creano ed evolvono all’interno di una famiglia. Senza banalità tratteggia sapientemente ogni personaggio, i loro caratteri, i loro pregi e difetti, le loro insicurezze. Sebbene la famiglia da lui descritta appai decisamente disfunzionale (il padre è un solitario poco loquace, la madre vive con il complesso della crocerossina, l’io narrante per gran parte del libro non riesce a venire a patti con se stesso e con la vita), non è poi così difficile per il lettore immedesimarsi in alcune dinamiche familiari e della vita quotidiana.
Il personaggio di Malcolm su tutti sembra ben rappresentare, anche se estremizzato, il senso di apatia e disillusione in cui molti giovani vivono nella realtà di oggi. La vita sembra correre dritta su binari obbligati: studiare, cercare un lavoro, trovare una compagna, risparmiare, pagare le bollette, fare un figlio. Malcolm non accetta questa vita e per paradosso decide di non scegliere di vivere. Ma questo libro è anche un libro che parla di amore, amore silenzioso, violento, totalizzante verso le persone che fanno parte della nostra esistenza. Forse la scelta di Malcolm, che appare così fastidiosamente surreale e contro ogni logica, in realtà ha una valenza decisamente superiore che esprime il suo valore solo nelle pagine finali del romanzo.
Lo scrittore sviluppa la vicenda attraverso continui flashback che disorientano il lettore, ma che sviluppano nel contempo l’intera vicenda. La forza del suo scritto è riscontrabile anche nella scelta di creare capitoli brevi quasi fossero fermi immagini, fotografie di ricordi ormai passati che accompagnano il lettore sino alle intense rivelazioni finali del libro. Unica pecca probabilmente è la scelta dell’autore di eccedere nelle metafore e le similitudini che spesso risultano ridondanti e rischiano di diminuire l’efficacia finale David Whitehouse, è decisamente uno scrittore da seguire: Buon Compleanno Malcolm non solo presenta una trama decisamente originale, ma il suo stile si discosta dai classici canoni letterari a cui siamo abituati. Un libro quello di Whitehouse che fa riflettere non solo a lettura ultimata ma anche a giorni di distanza.
L’AUTORE: David Whitehouse è nato nel 1981 e vive a Londra. I suoi articoli sono apparsi su The Guardian, The Independent, Esquire e Time Out. Il suo cortometraggio The Archivist è stato prodotto dalla BBC. Buon compleanno Malcolm è il suo romanzo d’esordio e ha vinto la prima edizione del To Hell with Prizes per la narrativa inedita

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :