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[Recensione] Certi bambini di Diego de Silva

Creato il 01 settembre 2012 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] Certi bambini di Diego de SilvaTitolo: Certi bambini
Autore: Diego de Silva
Editore:Einaudi
Prezzo: 10,00€
Pagine: 148
ISBN: 88-06-15755-8
Voto: [Recensione] Certi bambini di Diego de Silva

Trama:
Una mattina, in una città mai nominata ma perfettamente riconoscibile, un bambino di undici anni si alza, prepara la colazione alla nonna, si affaccia alla finestra. Per un po’ guarda vivere i suoi vicini, oscillando tra indifferenza e rabbia. Poi prenda la borsa degli allenamenti, si veste da piccolo calciatore ed esce di casa per compiere il suo primo omicidio, la testa piena di ordini e istruzioni.

Recensione:
Libro intenso, che racconta in modo diretto e senza moralismi la storia apparentemente spietata ma che in realtà è piena di senso di pietà verso quei bambini a cui viene negata l’infanzia, che purtroppo soprattutto in Italia sono ancora troppi.
La storia è incentrata su Rosario, un bambino di 11 anni che vive nei sobborghi di una città che non viene mai specificata, ma che si può ricollegare a Napoli, tra giovani spacciatori, clan, volontariato, piccoli e grandi reati in una periferia squallida e degradata, quasi soffocante, dove ogni gesto, sguardo o porta aperta è un atto di sfida, un pretesto per l’affermazione della legge del più forte, anche se si ha 11 anni.
Rosario è anche un bambino con le sue insicurezze, con le sue paure che l’infanzia porta con sé e il suo amore per una ragazzina; prigioniero di un luogo dove non ci sono alternative Rosario dovrà accettare il suo destino e lottare per sopravvivere.
La trama è lineare e semplice, l’autore fa risaltare i pensieri del protagonista verso il mondo che lo circonda senza mai cadere nel banale o nell’ovvietà. In alcuni passaggi può risultare un pò frettoloso nelle descrizioni. Diego de Silva in questo romanzo riesce a fare a pezzi il Sud, fatto di luoghi comuni, fatto a pezzi e rimontato, impastato in una lingua ricca, ipnotica, sintatticamente sghemba a furia di correre dietro alla vita.


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