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Recensione: "Charlotte" di Antonella Iuliano

Creato il 12 agosto 2013 da Lalenene @Irene_Marziali
Prima di cominciare di nuovo a postare - più o meno regolarmente - desidero ringraziarvi, lettori e lettrici di Cipria e Merletti, per aver accolto con tanto affetto ed interesse il nostro ritorno. Qualcuna di voi ha detto che i cambiamento fanno bene: spero che questo valga anche per il salottino di cui siete ora ospiti.  Torniamo in pista, dopo tanto...troppo tempo, con una recensione. Partenza morbida, potremmo chiamarla. Titolo: Charlotte Autrice: Antonella Iuliano Edizione-Collana: La Caravella Editrice collana "Il porto" Anno di Pubblicazione: 2013 Prezzo: 11 euro Pagine: 240 SINOSSI  "Charlotte sa di non essere una ragazza comune e spesso si domanda perché preferisce alla realtà il mondo immaginario racchiuso dentro di sé. Qualcosa le bussa dentro anche se non sa cosa. Quando però per la prima volta i suoi occhi si posano sulle pagine scritte da una delle famose sorelle Brontë, quel qualcosa improvvisamente esce allo scoperto. Charlotte avverte finalmente un senso di appartenenza e una sete di sapere che la porterà a conoscere una donna, la signora Cloe, il cui passato riposa tra pagine dimenticate e grazie alla quale scoprirà l'immenso valore della letteratura. Conoscerà donne che amavano leggere, donne che amavano scrivere, le cui parole hanno attraversato i secoli. E così "come Charlotte Brontë" diventerà il motto della sua vita."
TRAMA "Charlotte è una ragazza semplice, dolce, acqua e sapone, che non riesce a trovare qualcosa che la appaghi davvero. Così, per sfuggire alla noia delle giornate che trascorre nella sua piccola cittadina situata nella contea di Suffolk, passa gran parte del suo tempo a fantasticare, inconsapevole che presto qualcosa di straordinario avrebbe incrociato il suo monotono cammino. Infatti, un giorno, Charlotte fa uno strano incontro: s’imbatte in un libro e, ignara che quelle pagine le cambieranno la vita per sempre, inizia a leggerlo, per scoprirsi sempre più rapita e affascinata da esso. Il libro in questione è il famoso romanzo di Emily Brontë, Cime tempestose. Da quel momento tutto cambia nella vita della giovane, non ha più bisogno di rifugiarsi nelle sue fantasticherie, può fare di meglio, può leggere, ma dove trovare libri tanto belli come quello della Brontë? Nella sua ricerca di pagine emozionanti, inizieranno così una serie di nuovi incontri. La dolce e affascinante signora Cloe Adams vede in lei un potenziale, così tra le due protagoniste nasce una profonda e sana amicizia, come due sorelle, come madre e figlia, come maestra e allieva, inizia per loro un viaggio fatto innanzitutto di parole. Charlotte incontrerà anche l’amore, ma sarà messo a dura prova proprio da pagine dimenticate che riguardano il passato della sua amata signora Cloe. Charlotte è una storia di incontri: con un libro, con una donna, con un amore, con una passione, con la letteratura, ma soprattutto con una scrittrice. Si, perché Charlotte, nella sua avventura letteraria, scoprirà un’affinità letteraria con la sua omonima e celebre autrice Charlotte Brontë, autrice di Jane Eyre. Dai romanzi della Brontë, Charlotte attingerà come a una fonte per la sua personale produzione letteraria, perché tramite lei Charlotte Brontë provi a rivivere ancora. " RECENSIONE DI C&M La copertina mi ha subito attratta dallo scaffale di narrativa della Feltrinelli fiorentina dove capito - praticamente sempre - in attesa del treno di ritorno. E' una copertina elegante, raffinata presagio di un contenuto altrettanto pregevole...che invece non ho trovato sfogliandolo. Nonostante mi sia avvicinata alla lettura di questo romanzo senza alcun pregiudizio, ed anzi con curiosità e benevolenza...fin dalle prime pagine mi ha infastidita lo spreco operato dall'autrice di un'idea che forse, altrimenti sviluppata, sarebbe potuta essere interessante o quanto meno efficace. Invece il plot è stato concepito in modo banale, la scrittura non solo è scialba e priva di stile - sembrano le pagine sputacchiate dalla penna di una ragazzina delle medie la cui massima cultura è l'anime di Lady Oscar - ma è anche piena di sgrammaticature ed errori di sintassi. Per non parlare poi degli anacronismi, dei dialoghi banali e pensati con i piedi nonché della caratterizzazione insulsa dei personaggi.  Ed è un vero peccato...perché il solo fatto che sia ispirato alla figura di Charlotte Brontë gli avrebbe dato qualche punto in più se fosse stato quanto meno leggibile! IL MIO VOTO:
Fatemi sapere le vostre opinioni, se qualcuno di voi lo avesse letto e vi avesse riscontrato pregi che io non ho colto.
Con affetto, I.

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