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Recensione: Colpa delle stelle di John Green

Creato il 20 novembre 2014 da Alessandrapepe @AlessandraPepe

Colpa delle stelle è stato un libro acquistato insieme ad una bella quantità di pregiudizi che riservo spesso (e ingiustamente) ai “casi letterari” di massa. Già il fatto che la copertina riportasse la locandina del film di Josh Boone mi irritava. Mi irritano sempre i libri che si vendono completamente ai film per diventare riconoscibili e appetibi. Poi ho deciso di comprarlo, spinta dall’invito di Sara la quale mi assicurava che ne valeva la pena. E non aveva tutti i torti!

copertine

Colpa delle stelle è un libro di John Green, noto scrittore di bestseller americani che vinse il premio Pritz Award nel 2006 con il suo primo romanzo “Cercando Alaska”. Con il suo ultimo libro Green è tornato sotto i riflettori visto che “Colpa delle stelle” ha avuto un successo mondiale che l’ha portato in poco tempo in cima alle classifiche delle librerie di tutto il mondo.

In questo libro si parla di Hazel Grace e Augustus Waters, due adolescenti accumunati da due cose: la fortissima voglia di vivere e un tumore. Ebbene sì, “Colpa delle stelle” tratta la tematica del cancro giovanile ma, sebbene questa sia una cosa straziante solo da pensare, il racconto e la descrizione della malattia vengono raccontati in maniera schietta e onesta, direi brutalmente onesta.

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Chi parla è Hazel, malata di cancro alla tiroide al quarto stadio con metastasi polmonare. La sua malattia la costringe a dipendere da una bombola d’ossigeno per riuscire a respirare di giorno e ad un macchinario per controllare la sua respirazione di notte. Hazel si definisce una “mina”, poiché potrebbe saltare (leggi: morire) da un momento all’altro e questo porterebbe alla sofferenza di tutte le persone che le stanno accanto, primi fra tutti i suoi genitori.

Per questo motivo Hazel decide di non stringere troppi legami con le persone e l’unica uscita sociale che si concede è quella per recarsi al gruppo di sostegno composto da adolescenti malati di cancro come lei. Ed è proprio lì che Hazel conosce Augustus, Gus.

Tra i membri del gruppo e in particolare tra Hazel e Gus nasce un fortissimo legame che li porterà a condividere gioie e dolori di una vita segnata e destinata ad essere difficile.

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Le considerazioni su questo libro sono state tante, sicuramente più di quanto avrei immaginato per un libro destinato ai ragazzi. Innanzitutto trovo che Green tratti il teme della malattia in una maniera diretta e molto interessante, quasi irritante. Siamo abituati a gente che scrive testamenti sugli stati di Facebook per un’influenza e uno si aspetta che la compassione sia il primo sentimento ricencato da un malato terminale. Qui non è così (per fortuna).

Hazel è forte ed adulta, non si arrende e non combatte strenuamente: Hazel sopravvive ad ogni giorno facendo ciò che le è possibile. Hazel vive per ciò che ritiene più importante, per Gus, per conoscere l’autore del suo libro preferito “Un’imperiale afflizione” (che viene descritto talmente bene che scommetto che il 99% dei lettori abbiano fatto una pausa per ordinarlo su Amazon, ricevendo l’amara sorpresa che questo libro non esiste!).

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È sicuramente un libro coinvolgente e ben scritto e pareri positivi sono stati riservati anche alla sua trasposizione cinematografica (della quale avete visto le foto in questo post).

Vi consiglio di leggere questo libro se state cercando qualcosa di diverso, una storia d’amore, d’amicizia e di coraggio e se avete voglia di scoprire nuove emozioni e sentimenti.


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