Titolo: Crune d'aghi per cammelli Editore: Fazi Collana: Le Meraviglie Pagine: 253 Prezzo: € 14,50
Data di Pubblicazione: 2 Maggio 2013 Trama: Edgarda Solfanelli crede di essere una grande scrittrice. Peccato che il mondo editoriale non glielo riconosca e lei finora sia riuscita a pubblicare solamente un libretto per le edizioni Zumpatrilla dall'imbarazzante titolo "Winny, coniglio cagone"; ma Edgarda non demorde e, con l'aiuto di Facebook e della propria intraprendenza, cercherà di conoscere chiunque possa darle i contatti giusti. Frequenterà molte feste, si ubriacherà, e sedurrà personaggi improbabili (purché minimamente connessi con l'ambiente dell'editoria) cercando di farsi notare dai nomi che contano nel vano tentativo di emergere e finalmente sfondare. Un romanzo picaresco, brillante, dal piglio disinvolto e ironico e una scrittura che cattura fino all'ultima pagina attraverso peripezie e disavventure davvero esilaranti. Un'eroina dei nostri giorni alle prese con agenti, critici letterari, editori sullo sfondo di affollate quanto rutilanti fiere librarie ma anche una ragazza "normale" che si troverà a dover compiere l'impresa più grande: accettare se stessa e i propri limiti, con semplicità e autoironia.
RECENSIONE Gli italiani non sono, notoriamente, un popolo di lettori ma, nonostante questo, la maggioranza di noi ha scritto (o almeno pensato di farlo) un romanzo spesso autobiografico, spesso ritenuto (dallo stesso autore e solo da lui) troppo d'avanguardia per essere pubblicato. Basta vedere quanti sedicenti scrittori cadono nella trappola dell'editoria a pagamento o tentano fortuna con l'auto-pubblicazione. A questo popolo di potenziali (ma nemmeno tanto) Hemingway è dedicato Crune d'aghi per cammelli, nuovo romanzo di Maria Silvia Avanzato, pubblicato a maggio da Fazi.
Fin dalla prime pagine il lettore viene colpito dallo stile ironico, tagliente e irriverente dell'autrice bolognese, che diverte e coinvolge. La narrazione è affidata alla prima persona della protagonista, Edgarda Solfanelli, giovane ragazza ossessionata dal desiderio di diventare scrittrice. Attraverso le sue parole e i suoi pensieri, il lettore entra a contatto con lo stravagante mondo dell'editoria. Crune d'aghi per cammelli non è però un romanzo critico sugli editori o su tutti gli altri aspetti del pubblicare libri, ma è invece una finestra sulle vite di molti aspiranti autori. Un ritratto esagerato, a volte caricaturale, che rappresenta tuttavia un ottimo spaccato sui giovani letterati (o presunti tali) italiani, quelli che su Facebook mettono "scrittore" accanto al nome, e che non vedono l'ora di poter scrivere sulla carta d'identità "Professione: scrittore".
Accanto a questi elevati pregi, Crune d'aghi per cammelli ha però il difetto di avere poca omogeneità tra i capitoli (quasi tutti brevi e dotati di ottimo ritmo). Alcuni eventi narrati appaiono troppo staccati dalla trama principale, quasi fossero stati aggiunti per aumentare la lunghezza del romanzo, e il tono ironico dello stile sembra in alcuni punti un po' forzato, come se l'autrice si sia impegnata a far ridere il lettore a discapito della storia stessa.
Nonostante ciò, è bene specificare che il romanzo di Maria Silvia Avanzato è una lettura spassosa, che diverte ma fa anche riflettere, soprattutto se si condivide la stessa passione/ossessione di Edgarda Solfanelli verso la scrittura. Consigliato a tutti.
L'AUTRICE Maria Silvia Avanzato nata a Bologna nel 1985, ha vinto numerosi concorsi letterari con racconti e romanzi scritti dall’età di cinque anni tra cui Ratafià per l’assassino, Granturco su foglia di the, L’età dei lupi, Cipria Vaniglia e Il morso degli angeli. Scrive articoli per il web, soggetti teatrali e testi musicali. Le piace oscillare fra ironia e noir e convive con un editor inflessibile dai ferrei giudizi: sua nonna.