Recensione de Il tagliaerbe
RECENSIONE Se avessi visto il tagliaerbe ai tempi in cui è uscito, probabilmente ne sarei rimasto completamente affascinato. Ai giorni nostri, con le tecnologie tanto avanzate, mi ha fatto anche ridere in alcuni punti. La storia resta comunque molto interessante, anche se non l’ho trovata particolarmente avvincente. Sarà che il tema usato, ormai in questi tempi è superato, ma non mi ha coinvolto più di tanto. Resta comunque un film da vedere, e che a parte tutto, va visto.
TRAMA Con la somministrazione di droghe chimiche e l’immersione periodica nella realtà virtuale (paesaggio cibernetico a 360 gradi che trasporta in una dimensione semionirica che non esclude la facoltà di libera determinazione), scienziato (Brosnan) trasforma il mite Jobe (Fahey), ritardato mentale, in un individuo di intelligenza e aggressività superiori alla media, con corredo di poteri telepatici, telecinetici e pirotecnici. Jobe, in un furioso sballo mistico, tenta di acquisire il controllo dell’universo.
NAZIONE Stati Uniti
ANNO 1992
GENERE Fantascienza
REGIA Brett Leonard
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