Fame è l’arida descrizione della giornata tipo del solito gruppo di ragazzi che ha, come unico scopo nella vita, quello di raggiungere la fama, ma dovrà contrastare anche la propria famiglia per poterla vedere anche solo come un bagliore lontano, quasi fosse un miraggio, tanto piccolo ed incerto da spegnersi molto prima di poterlo sfiorare.
Il film, nonostante il contenuto dei temi trattati, è totalmente privo di emozioni, non facendo altro che descrivere, in maniera distaccata, tutto quello che accade nella scuola, senza far mai trasparire i sentimenti che animano lo spirito di un gruppo di ragazzi che, per la prima volta nella loro vita, si ritrova a sperare che possa realmente esistere una possibilità di affermazione.
L’unico momento degno di nota in tutto il film si ha nel momento in cui ad uno dei ballerini viene comunicato che non potrà mai diventare un professionista, quindi tenta il suicidio, ma neanche questo va in porto e si perde quel breve istante di drammaticità che per pochi attimi aveva fatto sperare finalmente in una svolta.
Un film assolutamente tedioso, molto peggio di tanti altri film del genere. Non soffermando l’attenzione su alcuno dei protagonisti, il film pare non raccontare nulla.