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Recensione della mostra “eclettismo di un genio” di pablo picasso

Creato il 04 giugno 2014 da Dan76

 

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DI DANIELA MEROLA

Come dice il titolo della mostra “ECLETTISMO DI UN GENIO” questa mostra aperta a VILLA FIORENTINO a SORRENTO celebra l’eclettismo di PABLO PICASSO, la sua poliedrica arte espressa in tantissime forme diverse e questa mostra appunto svela con 240 incisioni grafiche, 24 ceramiche policrome ed alcune rarità tutto il suo talento, tutto il suo genio, tutta la sua visione dell’arte espressa su vari materiali. Una mostra così ricca riguardo PICASSO di opere grafiche, illustrazioni su tavola, ceramiche disegnate ed inediti non si era mai vista, un PABLO PICASSO nuovo si potrebbe dire, uno scoprire di nuovo la sua immensa opera, una riscoperta che crea ancora stupore e meraviglia. La mostra è curata da Mariastella Margozzi direttrice del MUSEO BONCOMPAGNI LUDOVISI di Roma, da Claudia Casali direttrice del MIC di FAENZA e da Gino Fienga e raccoglie opere dai musei e da collezioni private e pubbliche; si snoda in 10 sale nello scenario suggestivo della FONDAZIONE SORRENTO- VILLA FIORENTINO, uno spazio enorme dove l’arte di Picasso viene disposta in ordine cronologico, uno spazio per mostrare queste rarità che si suddividono tra illustrazioni su tavola, illustrazioni per libri dove Picasso accompagnava l’opera con versi di poeti e scrittori, illustrazioni per opere teatrali, costumi nello specifico, una sua grande passione. Le collezioni grafiche furono realizzate tra il 1904 e il 1968, uno spazio di tempo enorme dove tutta la sua visione artistica si evolve e si trasforma, le illustrazioni grafiche erano per lui una fonte di continua scoperta, lui che era un autodidatta della grafica e il che rende il tutto ancora più sorprendente; spiccano quindi in questa mostra le 14 tavole illustrate de “LE SUITE DES SALTIMBANQUES” eseguite tra il 1904 e il 1906; “IL TRICORNO”, altra serie di tavole illustrate del 1920 dove PICASSO dà sfogo a tutta la sua fantasia riguardo i costumi per le coreografie di balletti russi, fantastiche illustrazioni piene di inventiva; anche le ceramiche in mostra si elevano per bellezza e fantasia, ceramiche che provengono dal museo MIC di FAENZA e realizzate tra il 1948 e il 1964. Una mostra assolutamente unica nel suo genere che esalta ancor di più la figura, l’arte, la evoluzione di un genio dell’arte contemporanea e ne fa riscoprire ulteriori aspetti della sua poliedricità.

DANIELA MEROLA



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