RECENSIONE Un film che è un misto di satira politica e demenzialità. Bella l’idea con cui è strutturato l’intero film, peccato però che dopo la prima parte, l’intelligente satira, finisce col far diventare tutto abbastanza volgare, e poco utile ai fini del film. E’ qui che da satira, diventa solo un demenziale e volgare film di serie b.
TRAMA Irriverente, sovversivo, oltraggioso. Borat Sagdiyev è un reporter kazako in viaggio negli Stati Uniti d’America per girare un documentario che riprenda le usanze e i costumi del nuovo mondo, per poi riportare la preziosa e fedele testimonianza al suo paese. Misogino, antisemita e razzista, semina il panico e lascia il segno a ogni suo passaggio, scardinando di volta in volta le certezze e le ipocrisie di una cultura carica di pregiudizi e oscenità. Su un carrettino di gelati, insieme al suo goffo collega, Borat viaggia in lungo e in largo negli States alla ricerca di qualcuno che gli indichi le buone maniere, lo stare in società, ma soprattutto la strada per raggiungere il suo obiettivo unico e solo: incontrare l’eroina del suo telefilm preferito.
NAZIONE Stati Uniti | ANNO 2006 | GENERE Commedia | REGIA Larry Charles