Recensione di Dogville. Amaro ma coinvolgente
RECENSIONE Dogville è uno di quei film, che per quanto siano forti e pesanti da seguire, riescono ad affascinare fino all’ultimo minuto. Una storia dura, che lascia dell’amaro in bocca, e che Lars von Trier è riuscito a rendere particolarmente agro. Un film particolare, a partire dalle scenografie, inesistenti. Tutto è delimitato dalle semplici linee che vanno a delimitare le varie case e le varie zone del paesino. A terra poi ci sono delle scritte ad indicare i vari luoghi. Nonostante questo, è come se le pareti ci fossero e come. E’ straordinaria questa cosa, che mi ha particolarmente coinvolto. Le interpretazioni sono eccezionali, e Nicole Kidman è stata fenomenale. Un personaggio come il suo, non è per niente semplice da interpretare. Insomma, sembra di trovarsi al teatro, a vedere un dramma che sa come affascinare. Un film assolutamente da vedere.
TRAMA Sfuggita all’inseguimento di due killer, la bella Grace arriva nella sperduta cittadina di Dogville. Grazie all’aiuto di Tom, portavoce della comunità, Grace riesce ad ottenere protezione a patto che sia disposta a lavorare per la comunità. Ma quando si viene a sapere che la donna è una grossa ricercata, gli abitanti di Dogville avanzano nei confronti di Grace sempre maggiori pretese. Ma Grace nasconde un segreto che farà pentire tutta Dogville di aver mostrato i denti contro di lei…
NAZIONE Danimarca, Francia, Svezia, Norvegia
ANNO 2003
GENERE Drammatico
REGIA Lars von Trier
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