Lo Zahir “è un pensiero che all’inizio ti sfiora appena e finisce per essere la sola cosa a cui riesci a pensare.”
Questo quanto descrive nel retro copertina Paulo Coelho, lo Zahir racconta la storia di uno scrittore famoso
questo scopre che la moglie corrispondente di guerra, lo ha abbandonato senza lasciare traccia e senza alcuna
spiegazione plausibile. Nonostante il successo e un nuovo amore, il pensiero dell’assenza della donna continua a
tormentarlo e gli invade la mente fino a gettarlo in un totale smarrimento. E stata rapita, ricattata, o semplicemente si è stancata del matrimonio?
L’inquietudine che gli deriva è tanto forte quanto l’attrazione che
lei continua a esercitare su di lui. La ricerca di lei - e del significato della propria vita - porta lo scrittore dalla Francia alla Spagna e alla Croazia, sino a raggiungere gli affascinanti paesaggi desolati
dell’Asia Centrale. E ancora di più, lo allontana dalla sicurezza del suo mondo verso un cammino completamente
sconosciuto, alla ricerca di un nuovo modo di intendere la natura dell’amore e il potere ineludibile del destino.
Punti a favore:
Sicuramente l’autore si rispecchia molto nel personaggio del libro è un opera autobiografica in un certo senso,
racconta la storia di uno scrittore dalla personalità molto combattuta, alla ricerca perenne di un proprio
equilibrio che sostiene di trovare nella moglie ma per via di una serie d’incomprensioni e motivazioni
varie, porta a trascurare la sua compagna, questa scompare dalla scena per via del suo lavoro come giornalista
di guerra e lo scrittore si mette alla ricerca di se stesso che altro non è che la ricerca della moglie, poichè
nel suo rapporto di coppia trova il suo punto fermo.
Paulo Coelho non è riuscito a stupirmi come sempre mischia elementi di sacro e profano, il lettore è curioso di
sapere se alla fine lo scrittore protagonista del libro ritroverà la moglie e lascerà perdere l’attrice Francese
innamorata di lui, come sempre ci sono dei richiami a riti spirituali simili alle pratiche d’iniziazione delle
Valchirie altro libro di Coelho, appaiono richiami all’alchimista e al cammino di Santiago, come se in questo
libro mettesse in pratica le sue teorie e l’esperienze precedenti, un amante del genere di Coelho apprezza
indubbiamente, ottime le frasi profonde e di riflessione che fanno di lui più un profeta in quanto è stato
definito anche tale dalla critica (così narra nel libro) anziché uno scrittore di una love story con
l’irraggiungibile musa Esther, il punto focale del libro è la ricerca dell’amore come punto fermo per se stessi.
Punti a sfavore:
Da parte sua Coelho nella categoria del tipo o l’ami o l’odi!!
Secondo un mio modesto parere il romanzo appare troppo elaborato, lo scrittore si perde dietro la storia di Hans
e Fritz e del padre di Mikhail, i giri di parole non mancano come i discorsi intrecciati, per descrivere dei
concetti, riflessioni e osservazioni come se prima gira attorno al problema e poi gli attribuisce la sua
interpretazione per inserirlo nel discorso, ma stringendo il contenuto alle parti essenziali ci rendiamo conto
di quanto sia dispersivo lo Zahir, con i suoi riferimenti biblici e alla madonna di Lourdes e a Giovanna
D’arco, tutto ciò per evidenziare la fede come la forza che spinge le persone a ricercare l’amore anche nei
momenti più bui.
Non ho apprezzato perché dispersivo, la storia del padre di Mikhail (la guida che lo porterà dalla moglie
in Kazakistan) e la vita di quest’ultimo prima che andasse a vivere a Parigi per esibirsi in uno spettacolo che
coinvolge le persone con le loro esperienze, anzi appare più come una terapia di gruppo per depressi!!!
Conclusioni finali:
Se non avete acquistato questo titolo di Coelho non vi siete persi assolutamente nulla del resto, alcuni suoi
libri precedenti e futuri della vostra libreria confermano il suo pensiero a livello concettuale sull’amore,
delle componenti mistiche e religiose tipiche dei suoi racconti, il mio consiglio è di immergervi nella lettura
dello Zahir solo se apprezzate Paulo Coelho oppure acquistate un quotidiano, dal punto di vista culturale vi
offre sicuramente di più.
Magazine Cultura
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