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Recensione di "Tenebre e Ghiaccio" - Leigh Bardugo

Creato il 11 gennaio 2014 da Annie_caffeine @annie_caffeine
Cari visitatori della Tana,
eccomi qui con la prima recensione di questo 2014!
Il libro che vi recensisco oggi è Tenebre e Ghiaccio (Shadow and Bone) di Leigh Bardugo, primo volume della trilogia The Grisha.
L'ho divorato in pochissimi giorni a cavallo tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014 e mi è piaciuto davvero tanto.
Ma prima della recensione, come al solito, ecco i dati del libro: Uscito nel 2013 per Piemme Freeway, il libro conta 283 pagine e costa €17,00 nella versione rilegata con sovracopertina.


TRAMA
Circondata da nemici, quella che un tempo era la potente nazione di Ravka è ora un regno diviso dai conflitti e letteralmente tagliato in due dalla Distesa, un deserto di impenetrabile oscurità, brulicante di mostri feroci e affamati. Alina Starkov è sempre stata una buona a nulla, un'orfana il cui unico conforto è l'amicizia dell'amico Malyen, detto Mal. Eppure, quando il loro reggimento viene attaccato dai mostri e lui resta ferito, in Alina si risveglia un potere enorme, l'unico in grado di sconfiggere il grande buio e riportare al paese pace e prosperità. Immediatamente viene arruolata dai Grisha, l'élite di maghi che, di fatto, manovra l'intera corte, capeggiata dall'affascinante mago Oscuro. Ma al sontuoso palazzo, dove gli intrighi e il lusso dei balli è tale da stordire e confondere, niente è ciò che sembra, e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le tenebre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore.



LA MIA OPINIONE
Come vi ho già anticipato nell'introduzione, questo libro mi è piaciuto moltissimo.
La storia che ci racconta Leigh Bardugo è ambientata in Russia, ma non la nazione che conosciamo noi oggi. Una terra diversa, chiamata Ravka e divisa in due dalla Distesa, una zona oscura abitata da mostri chiamati volcra.
Alina e Mal sono due orfani, che conosciamo nel momento in cui vengono esaminati per verificare se siano o meno Grisha, ossia maghi, ma nessuno dei due risulta esserlo. Ormai adolescenti, ritroviamo poi i due nell'Esercito, Alina come Cartografa e Mal come cercatore di piste. I due sono molto legati, ma sarà proprio la Distesa a separarli: mentre Mal sta per essere attaccato da un volcra durante la traversata, Alina risveglia un potere che aveva sempre represso, e così scopre di essere capace di convocare il Sole. Questo è un potere unico e straordinario, che però la porterà lontano da Mal. La ragazza infatti viene subito condotta nella capitale per essere istruita come Grisha, sotto la supervisione dell'Oscuro, l'ambiguo quanto affascinante capo dei maghi. E' proprio nel Palazzo che Alina viene istruita e impara ad usare il suo potere, ma dall'altra parte è proprio lì che scopre molte verità, non solo su sé stessa, ma anche sul suo destino.
Leggere questo romanzo è stato davvero una bellissima esperienza.
Mi sono ritrovata completamente immersa nel mondo descritto dall'autrice dopo
poco meno di un paio di capitoli. All'inizio è un po' difficile fare mente locale e capire cosa sta succedendo, ma bastano davvero poche pagine per ritrovarsi completamente catturati dall'azione.
Il mondo che ci descrive Leigh Bardugo è parecchio diverso da quello che conosciamo: in una Russia cupa e oscura a capo della quale c'è un Re, esistono dei maghi con grandi poteri, i Grisha. Questi però non hanno poteri generici, ma ciascuno ha un potere speciale, e proprio per questo sono divisi in "classi", che la stessa autrice provvede ad elencare all'inizio del libro: ci sono i Convocatori, capaci di governare gli elementi, i Fabrikator, talentuosi costruttori, i Guaritori ed altri ancora. A capo di tutti i Grisha c'è l'Oscuro, un potentissimo mago capace di grandi cose. Il suo obiettivo primario è distruggere la Distesa, creata da un suo predecessore l' Eretico Nero, ma non c'è ancora riuscito perché nemmeno i suoi poteri possono arrivare a tanto. E' con la scoperta dei poteri di Alina che le speranze però si riaccendono: una Convocatrice del Sole  potrebbe davvero porre fine all'esistenza di una zona così pericolosa.
Alina mi è piaciuta moltissimo come protagonista. All'inizio sembra un'adolescente anonima e senza alcuna particolarità, ma nel corso del libro, e non solo data la scoperta del suo potere, diventa molto più cosciente di sé e delle sue possibilità e molto coraggiosa.
La sua debolezza sta nel fatto che per tutta la vita ha sempre desiderato far parte di qualcosa, trovare qualcosa che veramente facesse per lei, e proprio per questo più volte si ritrova in difficoltà, ma devo dire che nonostante qualche scivolone ogni tanto, riesce ad uscirne abbastanza bene.
Mal, dall'altra parte, all'inizio non lo trovavo particolarmente simpatico, ma devo dire che nel corso del romanzo si è guadagnato la mia stima. E' un ragazzo un po' troppo impulsivo a volte, ma molto protettivo nei confronti di Alina e che ho trovato alla fine davvero adorabile.
A farmi trovare Mal un po' antipatico e distaccato è stato un trucchetto dell'autrice, che raccontando la storia dal punto di vista di Alina, ci fa vivere anche la sua infatuazione per l'Oscuro, al cui fascino è difficile resistere, ancora di più per la protagonista, che ha sempre cercato qualcuno che la apprezzasse e al quale importasse davvero di lei. Per un po' ci si dimentica di Mal, ma poi lui ritorna, all'improvviso, ed il suo ritorno è come un risveglio improvviso.
Vivere la storia dal punto di vista di Alina è molto interessante e consente di immergersi completamente nella lettura, tanto che è facile immedesimarsi in lei. E poi la storia è così belle, emozionante ed originale che non si può fare a meno di rimanere incollati alle pagine! E' un libro che si legge davvero in poco tempo, uno di quelli che ti tiene sveglio la notte e che si scava un posticino nel cuore.
Sto penando di leggere il seguito in lingua originale, perché sono davvero troppo curiosa di scoprire cosa succederà!
Il mio voto per questo romanzo è cinque riccetti!Questa recensione partecipa alla Series 2014 Reading Challenge indetta da Ancella.

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