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Recensione di "Tutte noi abbiamo un Mister Big, Oriana De Iulio, 0111 edizioni

Creato il 21 maggio 2012 da Simona Giorgino

In “Tutte noi abbiamo un Mister Big”, scritto da Oriana De Iulio e edito dalla 0111 edizioni, la vita è presentata in tutte le sue sfumature possibili, attraverso un linguaggio fluente e conciso. Giulia, una ragazza molto in gamba, è alla ricerca della sua dimensione ideale. Che non è nulla di diverso da quello che può desiderare una giovane neolaureata come lei: un lavoro che abbia almeno lontanamente a che fare con i suoi studi appena conclusi, e possibilmente retribuito. In tempi di crisi, tuttavia, non c’è tempo da dedicare alla meritocrazia, specialmente in una città come Napoli, racchiusa entro i limiti del meridione oltre che del suo splendido mare. Una città di odio-amore, che non ti dona esattamente quello che vorresti ma che non te la senti di abbandonare mai. Quello di Giulia finisce così per essere un continuo rincorrere l’equilibrio. Una ricerca incalzante e senza tregua, che si riflette perfettamente anche nello stile di scrittura, concreto, rapido e consapevole, dove il passaggio da una fase di vita a un’altra diventa percepibile solo per mezzo di brevi indicazioni. Anche perché, c’è da dire, le fasi di vita, seppur dopo mesi o anni, non cambiamo molto l’una dall’altra. Il tempo passa, ma ci si ritrova sempre e incredibilmente in balìa di quell’andazzo un po’ incerto della vita, che oggi ti dona un po’ di serenità e domani te la toglie, senza alcun motivo apparente. Accanto alle delusioni sul campo lavorativo, non possono mancare quelle amorose. Che per Giulia non sono esattamente delle delusioni, ma finiscono per essere delle mature prese di coscienza. E così ci ritroviamo sempre di fronte a una ragazza consapevole, decisa, determinata, che non si lascia facilmente travolgere, sebbene la sua vita finisca spesso e volentieri nel vortice del nobile sentimento, specie quando alla porta bussa il suo Lorenzo, il suo Mister Big, l’uomo irraggiungibile che fa la sua comparsa un po’ nella vita di tutte, quell’uomo che oggi è qui ed è in grado di esprimere amore, e domani invece è già via, forse su un treno che lo porterà lontano, chissà dove. Ma mai per sempre. Perché un Mister Big che si rispetti torna, e torna più volte, forse anche più determinato di prima, per poi fuggire ancora quando l’amore tende a imprigionarlo nella sua trappola, privandolo di ogni libertà. “Non voglio né definizioni né legami, e ultimamente ho detto e fatto cose che non avrei mai pensato di fare con una donna”. E’ così che Mister Big fugge dall’amore, sistematicamente, come si sentisse peccatore, colpevole d’amare la sua donna. Ma tra una fuga e un’altra, per Giulia c’è sempre il modo di riaprire, sebbene con difficoltà e scetticismo iniziali, la porta a un nuovo amore. Sono amori diversi quelli che si alternano. Amori passeggeri e senza identità, e amori che le lasciano qualche utile lezione. Amori che però si ridimensionano subito in paragone con quello di Lorenzo, il quale non ha nulla da invidiare, in fondo, ai mariti sempre presenti. Perché sì, fisicamente sarà fuggito qualche volta (di troppo), ma spiritualmente è sempre lì, come una costante nella sua vita. 
Recensione a cura diSimona Giorgino
 

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