Bene. Ci siamo. Oggi è uscito Windows 8 in via ufficiale. Ed ecco qui la tanto promessa recensione di Windows 8.
Se n’è parlato in tutti i modi, la mossa più azzardata di Microsoft, l’ennesimo flop, il mioglior OS dopo Windows 95 e XP ecc. ecc, ma com’è questo Windows 8? In una semplice parola, SPETTACOLARE. Il mio vecchio Acre Aspire 5536 è letteralmente rinato.
Procediamo con ordine.
Interfaccia Metro
Sicuramente questo è il punto più difficile da spiegare, ma anche la fase più peggiore da affrontare non appena lo si installa.
L’ambiente di lavoro per eccellenza è questo. Non ci sono mezzi termini, è vero, l’inizio è un pochettino difficile, ma già dopo una settimana, l’odio infondato che si ha, un pò per pregiudizio, un pò per altri motivi, svanisce e si finisce per amare l’interfaccia, non si avverte più la mancanza del pulsante Start, si finisce per usare l’interfaccia Metro come predefinita ed abbandonare la Desktop.
Bisogna innanzitutto capire che non tutto ciò che è diverso è sbagliato, bisogna capire come funziona. L’interfaccia sviluppata da Microsoft ed adottata sia su Windows 8 che su Windows Phone, con live titles, è matematicamente perfetta. Si può organizzare tutto tenendo in ordine ogni singola applicazione. Non c’è bisogno di Widget, bastano i live titles. E poi parliamoci chiaro, l’interfaccia è graficamente accattivante. Oltre ciò, a differenza di Aero non spreca molte risorse quindi tutta la potenza è concentrata su altro.
Windows Store e Cloud
Quel che salta subito all’occhio, non appena installato il nuovo OS, è la richiesta di inserire un proprio ID Live per accedere allo Store, con migliaia di applicazioni sviluppate tramite un SDK che funziona (a differenza di Android ed alle volte iOS) come deve, ed avere i propri file disponibili su ogni computer equipaggiato con Windows 8 (tramite un semplice login) grazie a SkyDrive.
Il tutto non è obbligatorio, ma è una gran bella comodità.
E l’ambiente Desktop?
Ed il buon vecchio Desktop che fine fà? Io direi che rimane liddovè (l’errore grammaticale da enfasi
) per i fedelissimi o per alcune cose che la nuova interfaccia non può fare per forza di cose.