Titolo: Esclusi Serie: A Land Fit For Heroes
Editore: Gargoyle Pagine: 571
Prezzo: € 19.00
Data pubblicazione: 18 Aprile 2013 Trama: Ringil Eskiath, l'eroe dal volto deturpato che brandisce l'Amica dei Corvi forgiata dai Kiriath, è in fuga dal passato e da una famiglia che lo ha rinnegato, dai mercanti di schiavi di Trelayne che lo vogliono morto e, a quanto pare, anche dagli oscuri dèi che cospirano in modi sempre più misteriosi. Esiliato dalla sua dimora nel Nord, Ringil ha un solo luogo in cui vagare liberamente: Yhelteth, cuore dell'Impero del Sud, dove forse troverà asilo presso una vecchia compagna d'armi, la mezzosangue kiriath Archeth Indamaninarmal, alta consigliera dell'Imperatore Jhiral Khimran II. Ma anche Archeth ha i suoi guai, così come Egar Rovina del Drago, suo ospite e guardia del corpo, un tempo nomade della steppa. Ben lungi dall'ottenere il riposo tanto agognato, Ringil si ritroverà invece legato a discutibili giuramenti, inaffidabili quasi come quelli di un tempo.
RECENSIONE La Gargoyle sta dedicando una certa attenzione al genere Fantasy, con una ricerca di nuovi titoli ed autori che ci ha permesso di poter leggere e apprezzare nuovi romanzi dal taglio moderno e fuori dagli schemi. Rientra in questa categoria le serie di Morgan, A Land Fit For Heroes: toni duri e rudi e protagonisti tormentati, preda dei propri vizi e debolezze, il tutto condito da un linguaggio forte e colorito.
Il capitolo precedente, Sopravvissuti, si era concluso con la vittoria dei “buoni”, affiancata da una scelta difficile ed una grave perdita per l’eroe Ringil. Questo nuovo romanzo, Esclusi, riprende le fila della storia a breve distanza da quando si era interrotta: ritroviamo Ringil – ormai ombra di se stesso –, Archeth, Rovina del Drago e tutti i personaggi che abbiamo imparato a conoscere alle prese con le conseguenze della battaglia con cui si è concluso Sopravvissuti, in una sorta di fase di stallo in cui tutto sembra immobile e monotono, quando invece grandi cambiamenti stanno avvenendo senza attirare l’attenzione. I Dwenda non hanno ancora rinunciato all’idea di tornare a regnare sugli esseri umani. I vecchi dei non vogliono più rimanere nell’ombra. Qualcosa di terribile ed oscuro si sta per abbattere sul mondo conosciuto e gli equilibri stanno per cambiare…
Sfruttando bene gli elementi introdotti nel primo capitolo della saga, Morgan riesce in questo romanzo ad avviare un nuovo ciclo: partendo da un libro quasi autoconclusivo come Sopravvissuti, intreccia nuovi intrighi e nuove alleanze. Magia e tecnologia si mischiano, gli dei influiscono pesantemente sugli eventi e tutto sembra nebuloso e incerto: non si ha ancora idea di quale possa essere la minaccia in arrivo, né tantomeno si intuisce da che parte si schiereranno i protagonisti. Una grande battaglia sembra profilarsi all’orizzonte: una lotta per fede, per la sopravvivenza o per la supremazia, o per tutto ciò insieme. Un romanzo che apre molte strade e lascia parecchi quesiti irrisolti, che si spera verranno adeguatamente approfonditi nel capitolo successivo.
Sopravvissuti si contraddistingue dal suo predecessore per una sorta di maturazione dell’autore: nonostante permangano le caratteristiche fondamentali del suo stile, si può notare una maggiore armonia, un certo smussamento delle spigolosità che emergevano fortemente nel romanzo precedente. Nonostante i toni rimangano coloriti, senza fronzoli e mezzi termini, nel complesso il linguaggio è meno scurrile, anche se permangono intermezzi piuttosto rozzi e paragoni volgari. Questa piccola evoluzione dona maggiore omogeneità alla narrazione, che ne guadagna in fluidità ed equilibrio, senza però snaturare o smarrire ciò che contraddistingue Morgan dai colleghi.
La narrazione alterna fasi concitate e coinvolgenti ad altre piuttosto nebulose: a fianco di scene d’azione molto movimentate e ben descritte, mancano solide basi che caratterizzino e chiariscano i fondamenti delle diverse culture e religioni che si scontrano, lasciando la profonda sensazione che manchi qualcosa. È impossibile non cogliere le similitudini con religioni a noi note – gli antichi dei potrebbero ad esempio essere assimilabili agli dei greco-romani –, ma il continuo citare nomi e fornire accenni molto superficiali alla loro origine e natura crea un vero e proprio buco nel worldbuilding, che non permette di apprezzare a pieno le potenzialità del mondo in cui Morgan ha deciso di ambientare le sue vicende. Rispetto a Sopravvissuti è stato aggiunto qualche tassello, ma molto deve ancora essere fatto per rendere il tutto veramente completo e ben delineato.
Ciò che emerge terminata la lettura di Esclusi è che l’intera serie A Land Fit For Heores continua a non concretizzarsi pienamente: ci sono delle potenzialità, che però l’autore non è ancora riuscito a sfruttare ed indirizzare in modo costruttivo. Ci sono le idee, ma ne manca un’adeguata evoluzione.
L’AUTORE Richard K. Morgan è nato a Londra nel 1965. Ha insegnato inglese fino alla pubblicazione di Bay City (Nord, 2006), suo formidabile esordio nel cyberpunk. Il romanzo si rivela un tale successo che viene opzionato per il cinema dai produttori di Matrix e conquista il prestigioso “Philip K. Dick Award”. Seguono Angeli spezzati (Nord, 2005), e Il ritorno delle furie (Nord, 2008). Degno di nota è il thriller Black Man del 2007, vincitore dell’“Arthur C. Clark Award”. Esclusi è il secondo episodio della saga fantasy A Land Fit For Heroes.