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Recensione "Fai bei sogni" di Massimo Gramellini (Longanesi)
Creato il 13 marzo 2012 da Maila TrittoTitolo: Fai bei sogni
Autore: Massimo Gramellini
Editore: LonganesiData di pubblicazione: 01/03/2012Prezzo: 14,90 Euro
Pagine: 209 pp.ISBN: 978-8830429154
Sinossi: Fai bei sogni è la storia di un segreto celato in una busta per quarant'anni. La storia di un bambino, e poi di un adulto, che imparerà ad affrontare il dolore più grande, la perdita della mamma, e il mostro più insidioso: il timore di vivere. "Fai bei sogni" è dedicato a quelli che nella vita hanno perso qualcosa. Un amore, un lavoro, un tesoro. E rifiutandosi di accettare la realtà, finiscono per smarrire se stessi. Come il protagonista di questo romanzo. Uno che cammina sulle punte dei piedi e a testa bassa perché il cielo lo spaventa, e anche la terra. "Fai bei sogni" è soprattutto un libro sulla verità e sulla paura di conoscerla. Immergendosi nella sofferenza e superandola, ci ricorda come sia sempre possibile buttarsi alle spalle la sfiducia per andare al di là dei nostri limiti. Massimo Gramellini ha raccolto gli slanci e le ferite di una vita priva del suo appiglio più solido. Una lotta incessante contro la solitudine, l'inadeguatezza e il senso di abbandono, raccontata con passione e delicata ironia. Il sofferto traguardo sarà la conquista dell'amore e di un'esistenza piena e autentica, che consentirà finalmente al protagonista di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo.
Recensione: "Da grande racconterò tutto in un libro che si intitolerà Io bambino. Il titolo era migliorabile, ma il libro sarebbe stato una bomba" (Massimo Gramellini).Sin da bambino, Massimo Gramellini dimostra di avere una particolare inclinazione per la letteratura, in particolare per la scrittura. Si sente portato, ama il mondo letterario e desidera farne parte. Ho ripreso alcune parole che, a mio avviso, risultano "profetiche" poiché dimostrano quanto quel "sogno di bambino" sia diventato così "reale". Parole, queste, presenti nel libro Fai bei sogni: romanzo autobiografico in cui l'autore racconta la storia – difficile, quanto affascinante – della sua vita. Un viaggio che inizierà dall'età di nove anni, fino all'età adulta. Fino ad oggi, per intenderci, in cui Gramellini ha fortunatamente (e anche per bravura) realizzato il suo sogno. Infatti, scrive sul quotidiano La Stampa, di cui è uno dei vicedirettori.Sarà, quello di Gramellini, un percorso di crescita personale e, conseguentemente, professionale.In Fai bei sogni l'autore racconta, al suo lettore, i suoi pensieri pià intimi e complessi. In particolare, l'obiettivo primario dell'autore è quello di affidarsi – e confidarsi – alle pagine che, man mano, scrive e da cui trapelano notizie e informazioni della sua vita determinata dal dolore più grande: la perdita della mamma. Essa genererà, inevitabilmente, il timore di vivere una vita tranquilla dettata dalla fiducia in se stesso.Infatti, a seguito di questa perdita, Massimo vivrà con difficoltà i rapporti interpersonali, soprattutto con le donne. In questo viaggio, che è la vita, l'autore avrà modo di mettersi in gioco e di impegnarsi per le cose in cui crede e, forse, riuscirà ad avere più fiducia in sé.Certo, il dolore per la perdita della mamma resterà sempre, ma sarà affrontato in modo diverso. Massimo – anche grazie alle sue esperienze di vita – avrà una maturità tale per cui i rapporti con l'altro sesso saranno vissuti con maggiore consapevolezza e, soprattutto, serenità.Personalmente, ho trovato questo romanzo: profondo. Un'autobiografia particolare – perché, appunto, romanzata – in cui emergono i tratti di una piccola realtà – la vita dell'autore – in cui alcune persone potrebbero identificarsi e, molte, immedesimarsi. Uno degli elementi che ho particolarmente gradito è il modo in cui il "Massimo bambino" – solo per distinguerlo dalla voce narrante dell'adulto – si identifica in uno dei personaggi più conosciuti della letteratura internazionale: il "David Copperfield" di Charles Dickens.Invero, proprio come il personaggio nato dalla penna – e dalla fantasia – di Dickens, Massimo conoscerà il dolore per la morte di un genitore. E se per David tale perdita sarà caratterizzata dalla morte del padre, per Massimo da quella della madre, donna che l'ha messo al mondo: "il suo appiglio più solido".In effetti, non è un caso se Massimo Gramellini abbia citato il romanzo di Dickens, che pure è un'autobiografia romanzata.
Da qui si comprende come e quanto l'autore sia legato alla letteratura (di sicuro le citazioni letterarie non mancano) e come questa sia, in realtà, la sua più grande passione. Anche a dispetto di un'eventuale carriera da avvocato che, indubbiamente, avrebbe potuto svolgere dal momento che si è laureato in legge. Una carriera che, però, non sente come "sua" e che lo porterà a coltivare la passione per la scrittura e a dedicarsi anche al giornalismo.
Da un punto di vista stilistico, Fai bei sogni è scritto con uno stile a tratti descrittivo ma che, comunque, scorre velocemente e in cui si ritrovano le passioni e gli intimi pensieri dell'autore. Le tematiche, presenti nel libro, sono affrontate con quell'eleganza che affascina il lettore e lo coinvolgono, quasi al punto di immedesimarsi nelle parole di Gramellini.
La narrazione, in prima persona, contribuisce a far emergere anche la complessità dei pensieri di un bambino, e poi di un adulto, che non ha avuto la possibilità – o fortuna (?) – di vivere nel migliore dei modi il suo rapporto con la madre.
Il romanzo va letto, se il lettore è interessato a conoscere le storie di vita vera e non disdegna di una scrittura attenta ai temi importanti.
A cura di Maila Tritto
L'AUTORE: Massimo Gramellini scrive sul quotidiano La Stampa, di cui è uno dei vicedirettori. Osipite fisso della trasmissione di Raitre Che tempo che fa. Con Longanesi ha pubblicato Ci salveranno gli ingenui (2007), Cuori allo specchio (2008), e il romanzo L'ultima riga delle favole (2010).
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