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Recensione film Dark skies – Oscure presenze

Creato il 21 ottobre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

21 ottobre 2013 • Recensioni Film, Vetrina Cinema

Recensione film Dark skies – Oscure presenze

“Esistono due possibilità: o siamo soli nell’Universo o non lo siamo.
E sono entrambe ugualmente terrificanti. ” – Arthur C. Clarke

Daniel e Lacy sono sposati, vivono in una bellissima casa di periferia con i loro due figli Sammy e Jesse (Dakota Goyo; Real Steel): la più classica delle “famiglie normali”. La vita dei Barrett è talmente normale che la loro situazione economica vacilla, le continue liti fanno temere per un divorzio, il figlio più piccolo è ossessionato dai mostri e quello più grande sta sperimentando le prime “gioie” dell’adolescenza. E’ in questo contesto assolutamente reale che qualcosa di inspiegabile si fa strada all’interno della loro casa perfetta.

Dark Skies – Oscure Presenze è un thriller sovrannaturale che sconfina nell’horror. Un film psicologico sulla famiglia in cui qualcosa di incomprensibile complica il già precario equilibrio. Ogni personaggio deve così affrontare non solo le paure di tutti i giorni, ma anche la paura di una terribile (tanto più perchè intangibile) minaccia esterna. Esiste sensazione peggiore di non sentirsi al sicuro nella propria casa?

Dark Skies è un film sugli alieni che richiama fortemente gli elementi tipici della casa infestata. Una commistione che funziona molto bene e che ci mostra gli extraterrestri con occhi decisamente diversi. Gli alieni non sono teneri cuccioli da salvare o mostri cattivi e superiori che ci vogliono annientare. Sono qualcosa che non si riesce a vedere, che ci vuole far del male, ma con discrezione, senza che il vicino della porta accanto possa accorgersene. In Dark Skies ciò che fa più paura è quello che non si riesce a comprendere. Ed ecco crearsi un’ulteriore terrore: il disperato desiderio di scoprire ciò che sta succedendo per proteggere i propri cari entra in conflitto con il bisogno, quasi maggiore, di mantenere intatte le apparenze da “famiglia normale”.

Film Dark skies - Oscure presenze

Ho pensato che se il pubblico avesse percepito i Barrett come realistici e si fosse immedesimato in loro, sarebbe stato molto più terrorizzato quando alla famiglia iniziano ad accadere strani ed inquietanti avvenimenti. In precedenza avevo realizzato due film dalla forte connotazione stilistica (Legion, Priest) mentre per Dark Skies ho abbandonato quel tipo di caratterizzazione a favore di un realismo incentrato sui personaggi e di un approccio narrativo più lineare.” Così spiega Scott Steward, autore e regista del film. I Barrett sono una vera famiglia americana. Daniel, il padre di famiglia, (Josh Hamilton; J. Edgar, Scalciando e Urlando) è un buon genitore e marito, ma è anche incredibilmente pieno di quei difetti da persona normale che gridano all’antieroe. E’ Lacy (Keri Russel; Felicity, La musica nel cuore) che tenta di capire. Lei non si arrende, sa che c’è qualcosa di sbagliato. “Non sono un’amante del genere perché sono una fifona, mi spavento così facilmente che ho dovuto smettere di leggere lo script per continuare a farlo alla luce del giorno. Ma poi mi è subito piaciuto, ho capito che la storia funzionava, soprattutto per quanto riguarda la psicologia della famiglia. Credo sia un film in cui ci si possa facilmente immedesimare.”

Il realismo è stato fondamentale anche per quanto riguarda le riprese: “A livello visivo volevo che il film apparisse e venisse percepito come verosimile, per questo ho voluto David Boyd come direttore della fotografia. David è noto per aver girato gli episodi pilota delle acclamate serie TV Friday Night Lights, Deadwood e The Walking Dead. E’ un cameraman molto apprezzato dagli attori; possiede il dono di saper catturare la poesia e i dettagli della vita quotidiana. Anche la scenografia è stata influenzata da questo: abbiamo infatti girato interamente in location reali.

Scott Steward è un esperto di effetti speciali ed ha lavorato per parecchi anni in moltissimi prestigiosi film occupandosene. Nella pellicola la sua esperienza in questo campo viene rielaborata per creare degli effetti davvero realistici, ma che trovano la loro forza proprio, forse, nella loro semplicità.

Un thriller soprannaturale che fa stare sulle spine, saltare sulla poltrona e anche rabbrividire. Non tutti gli alieni vengono per nuocere, ma non è questo il caso.
Dal 24 ottobre al cinema.

di Mara Telandro per Oggialcinema.net

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