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Recensione Film Pacific Rim

Creato il 11 luglio 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

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Ci voleva Guillermo Del Toro per illuminare questa piatta (sinora) estate cinematografica. Il suo Pacific Rim non è un semplice prodotto d’intrattenimento, il solito blockbuster costruito su futili plot, tanta azione e grandiosi effetti visivi. Tutt’altro. La nuova fatica del regista messicano è la dimostrazione concreta che il grande spettacolo hollywoodiano può possedere un’anima artistica, uno spirito creativo capace di far confluire realismo e mirabolante immaginazione, e di divertire sfuggendo l’omologazione delle regole del cinema mainstream americano.
Dopo aver impressionato i fan dei fumetti con la serie di Hellboy, incantato il mondo con Il labirinto del fauno e dopo aver perso la possibilità di girare la nuova trilogia “tolkeniana” de Lo Hobbit, Del Toro ci lascia senza fiato con un’opera che mescola sapientemente tradizione occidentale e orientale, quella dei manga, degli anime, dei videogame, dei disaster movie e della pura fantascienza apocalittica. Già dal sorprendente prologo si intuisce che ci troviamo di fronte a uno spettacolo che non ci lascerà indifferenti. E fortunatamente le premesse non vengono in alcun modo disattese dallo svolgimento del film. Seduti sulla poltrona del cinema risulta impossibile non lasciarsi coinvolgere nel racconto futuristico della lotta tra gli Jaegers, enormi robot comandati dagli umani, e i Kaiju, mostruose creature aliene provenienti da una falda apertasi sul fondo dell’Oceano Pacifico. L’autore di Mimic crea un universo visivo come non se ne vedevano da anni, ricco di continue trovate ed invenzioni, animato sullo schermo da un ritmo narrativo in grado di non allentare mai l’attenzione dello spettatore. Nella mente passano, accompagnati da un filo di nostalgia infantile, Goldrake, Mazinga, Godzilla, mentre i vari Transformers degli ultimi anni vengono letteralmente schiacciati e cancellati. I veri protagonisti non sono gli umani, con i lori classici dissidi interiori, ma, sebbene quest’ultimi non siano in alcun modo messi da parte, a farla da padrone nella storia sono i mostri e i robot, resi con estremo realismo da Del Toro tanto da risultare alla fine più ricchi di umanità degli umani stessi.
Grazie anche ad un uso straordinario degli effetti speciali, mai fini a loro stessi ma messi a disposizione della geniale visionareità del regista, e ad una efficacissima conversione in 3D, Pacific Rim col passare dei minuti diventa sempre più una vera e propria gioia per gli occhi, un vortice di azione ed adrenalina che non perde un colpo, che non manca di complessità e trasuda originalità in ogni suo segmento. Un film che abbaglia, affascina, conquista. Come da sempre il cinema di Guillermo Del Toro.

di Antonio Valerio Spera


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