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Recensione “Finché vita non ci separi” di Julia Crouch

Creato il 12 febbraio 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario

Pubblicato da Laura Benarrivato
“Hai rubato i miei segreti. Hai rubato i miei desideri. Hai rubato i miei sogni. Eri la mia migliore amica.”
Recensione “Finché vita non ci separi” di Julia CrouchTitolo: Finché vita non ci separi Titolo originale: Till death do us part Autore: Julia Crouch Editore: Garzanti Collana: Narratori Moderni Uscita: 26 Gennaio 2012 Pagine: 392 Prezzo: 18,60 Euro Trama: È uno sbaglio, Rose lo sa. Ma non può rifiutare. Lei e Polly sono amiche di sangue, quasi sorelle. Le loro vite sono ormai divise, ma le loro anime sono indissolubilmente unite. Unite per sempre, da un segreto e un silenzio. La telefonata è giunta all'improvviso. Polly, un'ex cantante ribelle, è disperata, ha bisogno di ospitalità. Rose è l'unica in grado di aiutarla. È sempre stato così, fin da piccole. Ma quando si presenta alla porta del cottage, è da subito evidente che Polly non è quello che sembra. Dimostra fin troppo interesse per i vestiti di Rose. Per la sua casa. Le sue figlie. Suo marito. Rose inizia a sospettare che lo scopo di Polly non sia solo quello di essere consolata. Strani incidenti si susseguono. Il vecchio gatto di casa scompare, la figlia piccola di Rose si salva per un soffio da un avvelenamento. Giorno dopo giorno l'inquietudine di Rose cresce, ma nessuno la aiuta, nessuno le crede, nemmeno Gareth, suo marito. Finché una cosa non appare chiara: una volta che Polly è entrata, sarà molto difficile farla andare via. Il castello di certezze di Rose e la sua stessa vita sono in pericolo, ma lei non ha nessuna intenzione di farsele strappare tanto facilmente. Anche a costo di far riemergere la parte più oscura di sé, la parte che da anni nasconde dietro la facciata di madre perfetta e moglie esemplare…
RECENSIONE Rose vive tranquillamente la sua vita, con il marito Gareth e le due figlie Anna e Flossie, nella casa che si sono costruiti da soli in mezzo alla campagna inglese. Dedica le sue giornate a occuparsi della sua famiglia e della casa, e lo fa con amore e dedizione senza remore. Ma l’arrivo della sua vecchia amica Polly sconvolge il delicato equilibrio che Rose e Gareth si sono ricostruiti negli ultimi anni.  “Finché vita non ci separi” è un libro coinvolgente che mostra il lato oscuro dell’amicizia, una storia che mette in primo piano, con le parole e le azioni di Rose, le paure che nascondiamo in ognuno di noi. A raccontare la storia è Rose, che in un atto di generosità accetta di accogliere in casa la migliore amica Polly, che ha da poco perso il marito Christos, migliore amico di Gareth; con lei arrivano anche i due figli, Nico e JannisRose è conscia di come la presenza dell’amica potrebbe spezzare l’equilibrio che lei e il marito hanno ristabilito da poco, dopo diverse tribolazioni, ma vedendola in difficoltà non ci pensa due volte ad aiutarla. Da qui s’inizia a capire che, in fondo, il rapporto tra loro è più complesso di quello che può esistere tra due semplici amiche d’infanzia cresciute insieme: Polly conosce cose che potrebbero distruggere l’immagine di moglie e madre perfetta che Rose, in quegli anni di lontananza, è riuscita a costruire. Rose dimostra di essere ancora dipendente dalla presenza di Polly, non riuscendo a mandarla via neanche quando perde il controllo della situazione.  L’incidente della piccola Flossie danneggia in modo irreparabile l’equilibrio: Rose si aggrappa con tutte le sue forze all’idea di mettere insieme i pezzi della sua famiglia, ma la presenza di Polly non aiuta per niente. Più gli incidenti attorno alla famiglia di Rose si susseguono, più i dubbi s’insinuano in lei, destabilizzando il suo giudizio e facendole compiere gesti che mai si sarebbe sognata di fare. Da quel momento in poi è tutto un susseguirsi di dubbi e incertezze che permettono al lettore di identificarsi in ciò che Rose prova, nelle sue paure.  
Non è difficile capire il successo immediato di questo libro: il lettore è rapito da come la storia si evolve, sempre più intricata e confusa, chiedendosi insieme a Rose se veramente non si tratti di un brutto scherzo partorito dalla sua mente. Le emozioni descritte in modo così reale permettono a chi legge di poter vivere la storia: sembra quasi di stare accanto a Rose mentre assiste la piccola Flossie, o di volerla aiutare quando vede che nessuno, neanche suo marito, le crede. Il personaggio di Polly è descritto così bene da non riuscire a non odiarla, proprio come succede a Rose. Ogni personaggio della storia alla fine ti sorprende con azioni o gesti inaspettati: perfino Christos, presente solo nei discorsi e nei loro ricordi, riesce a emozionare. 
La parte finale ti fa sobbalzare il cuore non riuscendo a smettere di leggere perché, proprio come Rose, vuoi assolutamente sapere la verità, scoprire i segreti del suo passato che tiene gelosamente nascosti, sapere se la vera cattiva è Polly o se, invece, Rose si sia lasciata sommergere dalle sue paure. Pagina dopo pagina il libro ti cattura e ti trascina nella storia, e quando lo finisci hai voglia di leggerlo ancora una volta, anche solo piccoli tralci, solo per provare nuovamente le forti emozioni che le parole di lasciano dentro. In fondo è proprio per questo che amiamo tanto i libri. L'AUTRICE Julia Crouch ha iniziato la carriera come sceneggiatrice e regista teatrale. Finché vita non ci separi, diventato un successo in Inghilterra e in via di pubblicazione nei principali paesi del mondo, è il suo primo romanzo.


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