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Recensione: Flamefrost. L'ultimo respiro

Creato il 17 novembre 2014 da Miriam Mastrovito @miriammas
Recensione: Flamefrost. L'ultimo respiro Titolo: Flamefrost. L'ultimo respiro Autrice: Virginia Rainbow Editore: youcanprint Pagine: 414 Prezzo: 17,90

Descrizione: Gered e Sarah si trovano in una situazione drammatica e nessuno può aiutarli. Rinchiusi nelle segrete dell’astronave madre con un peso enorme sul cuore, sembra che per loro sia perduta ogni speranza.  Il Principe Nero affronta con coraggio ciò che il destino pare avergli riservato e non si dà per vinto, mentre Sarah si affida con fiducia a lui.

Nel frattempo alcuni personaggi inquietanti tramano nell’ombra per preparare una vendetta da tempo bramata e altri si svelano pian piano per ciò che sono davvero.
Le scene si spostano nello spazio, concentrandosi all’interno della Ghindar nei suoi corridoi bui così come nelle sale enormi e lussuose. Il crudele Nardos, l’ambigua principessa Christin, il saggio maestro Fouler e l’amico Rain assumeranno un ruolo decisivo all’interno della storia, determinando con le loro azioni le sorti dei protagonisti.
Capitolo conclusivo della trilogia Flamefrost,  “L’ultimo respiro” contiene tutti gli ingredienti per una lettura irresistibile e avvincente, svelando finalmente i molti segreti contenuti nei precedenti volumi. Il lettore sarà portato a sorprendersi, a commuoversi, a vivere assieme ai personaggi le loro incredibili vicende momento per momento fino all’epilogo tragico e bellissimo.
L'autrice: Virginia Rainbow è un’autrice che scrive fin da bambina, creando storie piene di immaginazione e sentimento. Ora divide il suo tempo tra il lavoro e la sua passione per la scrittura. Adora leggere, fare passeggiate in montagna e guardare i cartoni della Walt Disney. Il suo romanzo di esordio è “The black mask”; seguono “Flamefrost Due cuori in gioco” e “Flamefrost Insieme controcorrente”, primo e secondo capitolo della trilogia Flamefrost.
La mia recensione:
Capitolo conclusivo della saga Flamefrost, L’ultimo respiro rappresenta l’atteso momento in cui tutti i fili intessuti negli episodi precedenti vengono annodati a sugellare l’ordito finale.
I numerosi interrogativi maturati in corso di lettura, gradualmente ottengono risposta, delineando l’accidentato sentiero che condurrà i protagonisti all’epilogo.
Il diabolico piano orchestrato dal re Thor per conquistare la Terra viene svelato, mentre Gered, con l’appoggio dei suoi alleati tenta di sabotarlo, anche al fine di salvaguardare il suo legame con Sarah.
È il momento in cui misteri, complotti, tradimenti vengono a galla e ciascun attore, di quello che si rivela essere un gioco molto pericoloso, si ritrova a dover mettere giù la maschera mostrando il suo vero volto.
La società dei luxoriani, travolta dallo tsunami di un  colpo di stato, dovrà affrontare una vera  e propria guerra intestina, nella quale Gered e Sarah saranno chiamati a svolgere la loro parte.
La trama, ricchissima di colpi di scena, ci pone continuamente di fronte e a nuove scoperte e svolte repentine, alcune prevedibili altre meno, che ci inducono a vedere alcuni personaggi sotto una nuova luce e a considerare lati nascosti di quelli che credevamo di conoscere ormai a fondo.
Mentre gli eventi precipitano a ritmo serrato verso un futuro punto di arrivo, il passato torna a galla, gravido di segreti pronti a essere svelati. Gered apprenderà verità inimmaginabili sulla sua famiglia e Sarah, finalmente, ritroverà le proprie origini e farà chiarezza sulla sua nebulosa infanzia, riuscendo così a conquistare le tessere le mancavano per completare il complesso puzzle della propria vita.
In uno scenario che diviene sempre più avventuroso,  anche la storia d’amore tra il Principe Nero e la giovane terrestre si evolve. Il loro amore sarà messo a dura prova più di una volta, rischiando di essere compromesso, non solo da tristi vicissitudini ma anche dalle differenze culturali che i due ragazzi dovranno imparare ad appianare.
Nel contempo, anche altri sentimenti, troveranno la loro giusta collocazione nel quadro d’insieme. Personaggi come il maestro Fouler, il giovane Rain, l’enigmatico frate Domik, che avevano lasciato intendere le loro potenzialità rimanendo ai margini nei primi due volumi, conquistano adesso il centro della scena, narrandoci attraverso le loro gesta, storie di lealtà, di amori tormentati, di vecchi rancori o di speranze ormai dimenticate.
Con grande facilità ci affezioneremo a loro, al punto di condividerne le gioie e piangere, quando il destino non si rivelerà particolarmente magnanimo nei loro confronti.
In questo, come nei capitoli precedenti della saga, Virginia Rainbow  coniuga con sorprendente abilità azione e passione, mantenendo il romanzo in perfetto equilibrio tra fantascienza e romance. Ci regala il brivido dell’avventura e, nello stesso tempo, una bellissima storia d’amore, una storia che ha il sapore di una favola proiettata nel futuro, ma che nondimeno richiama alla mente emozioni, timori e batticuori familiari  a chiunque si sia innamorato, almeno una volta nella vita. I momenti di tenerezza fra Gered e Sarah, le carezze, i baci, la progressiva conquista dell’intimità si aprono, con frequenza, come piccole finestre intrise di dolcezza in un contesto che sembra voler schiacciare i buoni sentimenti in nome di scopi più abietti, come la sete di potere, l’egoismo, l’odio. 
Come ho scritto in una delle mie recensioni precedenti, viste le premesse, mi aspettavo un finale esplosivo per questa saga che si sviluppa in crescendo; ebbene la mia attesa non è state delusa e, se avete amato Flamefrost fin qui, sono certa che non deluderà neanche voi.
Di sicuro, l’ipotesi che esistano gli alieni non vi sembrerà più così temibile dopo aver conosciuto un principe venuto dalla spazio come Gered e aver combattuto idealmente con la sua gente. Dopotutto Flamefrost, è anche questo: il sogno di due mondi distanti anni luce che si avvicinano e riescono a tendersi la mano per costruire un domani migliore.
E per saperne di più... Leggi la mia recensione di Flamesfrost. Due cuori in gioco Leggi la mia recensione di Flamefrost. Insieme controcorrente


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